ASCESA

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SPLEEN
            (Ascesa al Mondo antico)
S'odono canti in lontananza, qualche rada nuvola distanzia la finestra che si para innanzi a loro, separa la disgrazia e l ansia che l'ha accompagnati. La poetessa Sappho per la prima volta dall' inzio del percorso nel purgatorio si gira verso i due ragazzi, mostrando l'incredibile bellezza della corporatura e dei lineamenti: "Mi congratulo con voi... siete finalmente giunti al Paradiso, il regno dei Cieli. La mia presenza non è più necessaria perchè a condurvi ci sarà un altra persona. Prima di lasciarvi desidero parlare da sola con Niar. Violet, ti dispiacerebbe attendere?"
"Assolutamente no, Sappho di Lesbo. Prenditi pure tutto il tempo di cui necessiti"
...
"Niar della pioggia, il regno in cui stai per andare è diverso dai precedenti. La lussuria non esiste, il dolore non esiste, la negatività in generale non esiste. Il paradiso è il regno in cui stanzia la Dea, la creatura creatrice, l'essere superiore, l'arte stessa. Voi avrete l'immenso privilegio di parlarle e di confrontarvi con la sua misteriosa ed eterna figura, quindi, prima di poter conversare con la Dea, dovrete apprendere dagli abitanti del regno e dal vostro accompagnatore Dio il "verbo divino", la lingua parlata dalla Dea stessa. Per finire vorrei dirti una cosa di estrema importanza e di cui Violet non dovrà venire a conoscenza: la Dea prova particolare affetto per Violet, difatti lei non è un'opera d'arte come le altre... in lei risiede l'anima dell'oramai defunta moglie, chiamata Neque. La Dea prova un sentimento per la tua compagna e quindi ci potrebbe essere la remota possibilità che le chieda di restare con lei: nel caso Violet dovrà rimanere con la Dea e tu dovrai accettare senza proteste questa condizione; del resto la finalità di questo viaggio era proprio quella di portarvi alla conoscenza e alla saggezza e questi valori sono rappresentati al meglio proprio dalla Dea stessa. In conclusione vi auguro di concludere questo percorso nel migliore dei modi e devo dire che siete stati dei compagni molto piacevoli. Addio Niar della pioggia"
"Grazie dell'aiuto che ci hai concesso, Sappho di Lesbo, ti sono debitore."

INVOCAZIONE A DIO
Dio,bambino emarginato
paroliere che narra storie d'epica
barzellettiere che intrattiene culture
sperimentatore di mille stili
inventore di tragedie e di commedie
ammiro la tua penna, ricercata e superba
autore di belle figure, poeta distinto
Giudaci nell'esplorazione
del mondo di cui tanto parli
il regno dei cieli, degli angeli
della quiete e della beatitudine
trasformi canzoni in preghiere
l'amabile in divino
la paura in peccato
hai cuore codardo ma mente acuta
gambe trrmanti ma polso fermo
ti celi nei cieli azzurri
più che nei vicoli bui
orfano che s'allevò da solo
nei campi di ingenui contadini
capo d'un pastore fra un gregge di pecore

Inferno, Purgatorio, Paradiso e oltreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora