Voglio Essere Tua //Giordana Angi//

Capitolo 10

Giordana's POV
Alyssa é in lacrime, non so cosa sia successo ma mi sto preoccupando, molto
"Ehi calma, tranquilla"
Dico avvicinandomi e stringendola a me, é così fragile in questo momento e, per la prima volta, non so che fare. La prendo per mano e la ci sediamo sul letto, lei mi abbraccia nuovamente continuando a piangere
"Ehi, dimmi che é successo"
Dico accarezzandole dolcemente i capelli. Lei respira profondamente e inizia a parlare
"Sono andata d.. da mio padre però aveva s.. scritto che v.. voleva vedermi non perché gli m.. mancavo ma perché voleva f.. farmela pagare per aver fatto a.. arrestare Alessandro"
Dice singhiozzando
"Cos'hai fatto alla guancia!?"
Le chiedo appena noto la guancia di un color rosso fuoco, gliela accarezzo dolcemente
"M.. Mi ha tirato uno schiaffo"
Dice abbassando la testa. Con due dita le prendo il mento e lo alzo in modo che lei possa guardarmi negli occhi
"Ascoltami piccola, impara a fottertene di queste persone, cancella il contatto, blocca qualsiasi metodo di contatto con lui... non voglio vederti soffrire a causa sua, va bene?"
Dico dandole subito dopo un bacio, uno di quelli dolci. Quando ci stacchiamo lei mi sorride, poi la vedo pensare
"Piccola?"
Dice subito dopo, mi sono lasciata andare, dovevo contenermi probabilmente
"Se ti da fastidio non lo dico più"
Dico sorridendo un pò tristemente
"Ma no che hai capito! É che nessuno mi aveva mai chiamato così, ho sempre voluto qualcuno che mi chiamasse così"
Dice ridendo subito dopo, inizio a ridere anche io contagiata dalla sua risata. Le lascio un bacio sulla guancia rossa, a quel tocco la sento sorridere

Un mese dopo

Giordana's POV
Ieri ho parlato con Alyssa, questa sera verrà a dormire qui, mi manca da morire visto che é dovuta partire per quasi un mese per motivi di lavoro. Sono le 21:30 e sento suonare il campanello, apro e mi trovo davanti Alyssa, sorrido e la stringo fortissimo a me, anche lei fa lo stesso, quasi non respiro ma non mi interessa, mi é mancata come l'aria. Quando ci stacchiamo chiudo la porta, lei posa il suo telefono e la sua borsa vicino al comodino, mi avvicino da dietro e la abbraccio, successivamente poso le mani sui suoi fianchi e inizio a lasciarle baci umidi sul collo
"Giordana"
Mi chiama Alyssa
"Dimmi Aly"
Le rispondo
"Voglio essere tua"
Risponde girando il collo e guardandomi negli occhi