Capitolo 5

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Giordana's POV
Alyssa é una ragazza così piena di insicurezze, così pieni di dubbi, paure e ricordi del passato. Le sorrido e lei fa lo stesso... ancora quel sorriso stupendo, credo proprio di essermi innamorata, il cosidetto colpo di fulmine
"Giordana..."
Dice impaurita guardando lo schermo del telefono
"Ehi dimmi, é successo qualcosa?"
Chiedo avvicinandomi ancora di più a lei. La vedo annuire velocemente
"Chi é?"
Dico sbirciando e vedendo una notifica da whatsapp
"Alessandro, il mio fidanzato, é incazzato nero e mi ha scritto un messaggio orribile..."
Dice guardandomi iniziandona tremare per la paura
"Posso leggerlo?"
Chiedo, lei mi risponde annuendo e mi passa il telefono. Quello che leggo é una vera e propria minaccia, una frase orribile da dire ed anche solo da pensare, il messaggio recita: "Ti avevo detto di tornare per le 23:00, ed indovina? É mezzanotte! Sai, é da tanto tempo che non le prendevi, vedi te stasera!" spalanco gli occhi e la vedo continuare a tremare
"Credo di dover correre immediatamente a casa Gio..."
Dice triste e con un filo di paura nella voce
"Non pensarai mica che io ti porti lì vero!? Quello ti ammazza di botte, una ragazza come te non andrebbe sfiorata nemmeno con un dito, vieni a dormire da me, che ne dici?"
Le chiedo sperando in un si
"Va bene però... domani quando tornerò succederà di peggio"
Dice a testa bassa
"Al piano superiore il mio si trova un appartamento libero, potresti andare lì, non voglio che continui a sottometterti a quello stronzo!"
Dico sperando in un secondo si
"Va bene Gio, grazie, veramente"
Dice abbracciandomi fortissimo, quasi non respiro
"Non devi ringraziarmi, adesso non rispondere allo stronzo e vieni con me. Però dovremmo dormire nello stesso letto, ti da fastidio?"
Chiedo sorridendole
"No tranquilla, non mi da fastidio"
Risponde sorridendo, un sorriso vero finalmente, un sorriso stupendo, aggiungerei. Entriamo nel mio appartamento, la vedo guardare la mia chitarra
"Suoni la chitarra vedo"
Dice avvicinandosi alla chitarra
"Si, so anche cantare e diciamo che lavoro in un locale, suono e canto la notte"
Dico sedendomi sul mio letto
"Gio, peró non ho il pigiama"
Dice lei sedendosi affianco a me
"Se vuoi te ne presto uno mio"
Dico sorridendole, la vedo ricambiare il sorriso e annuire debolmente. Mi alzo e mi dirigo verso l'armadio tirando fuori due pigiami e uno lo do a lei
"Se vuoi puoi andarti a cambiare in bagno se ti vergogni"
Dico sorridendole nuovamente
"Tranquilla, non mi vergogno"
Risponde ridendo
"Va bene"
Dico venendo contagiata dalla sua risata. Ci cambiamo, sposto la chitarra e mi butto sul letto, lei si sdraia affianco a me
"Domani peró devo andare a prendere le mie cose... e sono da Alessandro"
Dice guardandomi negli occhi, la abbraccio e le sussurro ad un orecchio
"Verrò io con te, non ti farà nulla se ci sono io"
Lei annuisce e, dopo un pò, si addormenta ancora abbracciata a me

Voglio Essere Tua  //Giordana Angi//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora