Boooooom!

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Capitolo 1

X:"Oddio.. L'ho uccisa.. L'ho uccisaaaaaaaaaa!" sento urlare in lontanaza.. Due occhi mi fissano ma non riesco a temere aperti i miei, sembrano attimi infiniti, Sento dolore ovunque nel corpo.

X:"No no.. è viva respira" dice qualcun'altro. "Sta Calmo, andrà tutto bene"

X:"No no.. Non è cosi.. Guardala.. O mio dio ho ucciso una persona!!" dice quasi singhiozzando il primo.

Poi i miei occhi si fanno più pesanti, si chiudono.

Quando li riapro, la prima cosa che vedo è una camera bianca, completamente bianca.

X:"Signorina" dice un ragazzo vestito di verde. "Come si sente?"

Jen:"Di merda!" dico cercando di respirare. Sento davvero dolore.

X:"L'operazione è andata benissimo, vedrà a breve starà meglio"

Jen:"Operazione? Qule operazione?"Cerco di rulare, la voce mi si blocca in gola.

X:"Signorina, ha avuto un incidente, ma non si preoccupi, adesso pian piano  migliorerà. Però devofarle delle domande se non le spiace" Io annuisco e lui prende una cartellina. "Io sono Ermes comunque" dice sorridendo "Bene Jen... Ha parenti qui a Milano?"

Jen:"No"

Ermes:"Nessuno?

Jen:"Nessuno."

Ermes:"C'è qualcuno che possiamo avvertire? Sa quando uscirà dall'ospedale le servirà una mano"

Jen:"No non c'è nessuno, sono figlia unica di genitori separati che vivono uno in Inghilterra e una in Canada"

Ermes:"Ecco spiegata la carnagione chiara ma i lieamenti delicati"

Jen:"Italo-Canadese"

Ermes:"Si vede si vede" dice sorridendo. E mi infastidisce. Cazzo avrà sto vecchio da guardare poi.

Jen:"Già" dico schifandolo.

Ermes:"Allora.. Nome completo?"

Jen:"Jennifer Christien Martini

Ermes:"Anni e data di nascita"

Jen:"12 marzo 1989 ho 25 anni"

Ermes:"Perfetto... Per ora basta cosi.. Più tardi passerà un medico.." dice alzandosi.

Jen:"Mi scusi ma che mi è successo?" dico fissandolo.

Ermes:"Non ricorda?"

Jen:"No lo chiedo perchè mi piace risentire la storia" dico sarcastica, ma lui mi accorgo che non ha capito la velata presa x il culo. "No, non ricordo"

Ermes:"Le è successo questa mattina alle 10" dice fissando la cartella per cercare l'ora, era mentre andavo a lavoro "Lei stava attraversando la strada e una cinquecento bianca l'ha presa in pieno, le ha rotto il ginocchio sinistro disintegrando la rotula signorina, bacino inclinato e il dolore che sente e la fatica a respirare sono le 3 costole inclinate."

Jen:"Cazzo sono messa bene.. Quando potrò uscire?"

Ermes:"Ci vorrà un pò.. Ma sopratutto signorina quando andrà a casa avrà bisognod i qualcuno che la controlli, che le stia vicino non potrà far nulla da sola"

Jen:"A dai? ma che culo esagerato proprio!"

Ermes:"E già.. Sedia a rotelle per un mese e mzzo minimo e poi stampelle, stampelle per due o tre mesi" dice un pò strano in viso.

Jen:"Devo sapere altro?"

Ermes:"Bè.. Potrebbe avere dei problemi in futuro.. "

Jen:"In cosa?" chiedo allarmata..

Ermes."Ci penserà il dottore nella mattinata di domani signorina"

Jen:"Per favore mi dica.."

Ermes:"Non sono autorizzato, sono le 2 di notte signorina, dorma, domani le diranno tutto."

Jen:"I miei oggetti personali almeno posso averli?" dico cercando di trattenere il pianto.

Lui annuisce e mi passa la mia borsa, poi va via. Dentro c'è tutto e c'è un pò di sangue su, la mia amatissima borsa di Alviero Martini è andata.

Scorro velocemente i messaggi, le mie due migliori amiche, una romana, Ilaria anche lei di origini Inglesi e Nicole, ungherese, entrambe conosciute in un campo scuola per stranieri lo stesso giorno, si chiedono dove sia finita, giustamente, vivono insieme a Roma. Poi c'è un messaggio del mio datore di lavoro, amico di mio padre, che si domanda perchè non sono andata a lavoro.

La testa ricomincia a farmi male, cosi mi appoggio sul cuscino e in un attimo, è di nuovo tutto buio.

FEDEZ- Dai Cazzo Federico!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora