CAPITOLO 5

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Ashildr era seduta nel parco degli dei, la neve aveva smesso di cadere da poco illuminando il mattino con il suo manto bianco.

-Non hai freddo?- le chiese il ragazzo sulla sedia a rotelle, lei strinse le spalle con indifferenza.

-Non più di tanto in realtà, sai ho passato di peggio.- lui le sorrise, avevano passato tutta la mattina insieme a parlare, era strano ma quel ragazzo la capiva, non come un amico, ma come una persona che aveva passato le sue stesse cose.
Come lei aveva il peso di tantissime generazioni sulle spalle, come lei passava metà della sua vita nei ricordi e come lei non aveva niente di meglio da fare nel castello se non girovagare per il parco.

-Ti devo chiedere scusa.- disse lui ad un certo punto guadagnandosi uno sguardo confuso dall'altra.

-Buongiorno Bran.- disse una voce alle loro spalle.

Ashildr voltò la testa e si alzò in piedi, una ragazza alta e slanciata si stava dirigendo verso di loro, aveva i capelli rossi e lo sguardo fiero.
Sorrise caldamente al ragazzo che però non ricambiò e poi si rivolse a lei.
-Arya, di solito a quest'ora sei nel cortile ad allenarti con Brienne.-

-Io... ecco..- cercò di dire qualcosa ma il ragazzo la bloccò subito.

-Sansa lei non è nostra sorella.- la rossa ovviamente non capí.

-Mi chiamo Ashildr, e prima che tu possa dire qualsiasi cosa lo so, sono uguale ad Arya Stark, ma ti posso assicurare che non siamo la stessa persona.-

-Com'è possibile?-

Ashildr era sul punto di iniziare a spiegare ma Bran la bloccò di nuovo.
-Dovremmo parlare in un posto più tranquillo.- disse volgendo lo sguardo verso il castello.

Sansa annui: - Ci vediamo tra dieci minuti nelle mie stanze, vado a chiamare nostra sorella.-

-Forse dovresti chiamare anche la tua nuovo serva, quella Clara.- disse Bran guardando male Ashildr che ovviamente non gli aveva detto nulla riguardo alla sua compagna di viaggio.

La rossa rinunciò a fare ulteriori domande sapendo che lui non le avrebbe spiegato niente e si diresse di nuovo verso il castello.

Quando si fu allontanata la giovane lanciò una manciata di neve addosso al ragazzo:
-Tu lo sapevi.- lui si mise a ridere per la sua reazione.

-Che sarebbe venuta?-

-Per questo mi hai chiesto scusa prima, perché avevi già visto questo momento.-

-In realtà Sansa viene a pregare nel parco degli dei tutti i giorni a quest'ora perciò...-

Ashildr incrociò le braccia al petto e si avviò verso il castello imbronciata poi si ricordò che lui effettivamente non si poteva muovere perciò torno indietro per aiutarlo.

Le tre ragazze aspettavano nella stanza di Sansa, Arya era in tenuta da allenamento, le aveva dato fastidio quella brusca interruzione ma la sorella aveva insistito perciò si era mossa solo per farla stare zitta.

Clara era in piedi, stava cercando la sua amica quando l'avevano mandata a chiamare, ci aveva messo ben poco a capire che era un brutto segno, e le continue occhiate della Lady le chiarirono benissimo il concetto che oramai era stata scoperta.

La porta si apri rivelando Bra e Ashildr, Arya ci mise un secondo ad estrarre Ago e portarsi di fronte alla sua sosia.
-Cosa sta succedendo qui?- chiese nervosa alternando lo sguardo tra i suoi fratelli e la ragazza verso cui puntava l'arma.

-Arya calmati.- le disse la sorella.

-Calmarmi? ma dico l'hai vista? sei un uomo senza volto vero? Sei venuta per uccidermi perché me ne sono andata? ti ha mandato Jaqhuen?- mentre parlava camminava in avanti costringendo l'altra a poggiare la schiena contro il muro, mentre la punta della lama sottile inizia a farsi sentire sul suo collo.

You can call me clara. Winter is coming.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora