Falce e martello per un mondo più bello

L'inizio

Era la seconda settimana della prima superiore.
Io, insieme al mio migliore amico ci stavamo ancora ambientando in una nuova esperienza che sarebbe durata 5 anni.
Una mattina arriva il mio migliore amico, che d'ora in poi chiameremo "Frank", che sedutosi vicino a me decide di postare su Instagram la faccia di Stalin deformata. All'inizio la presi sul ridere, ma poi mi parlò dei suoi progetti comunisti e dei principi di questa fede.
Dopo aver sentito frank parlarmi del comunismo fu subito il tempo di Stalinizzare la classe.
Iniziammo con il scrivere sui banchi robe del tipo "URSS" oppure "Blyat" o cose simili per diffondere la nostra fede. Poi conoscemmo una persona...veniva dai paesi slavi...lo chiameremo Burghi. Burghi era una persona un po' privata e piuttosto introversa, ma appena ho iniziato a parlarci ho scoperto che si beveva 8 litri di vodka al giorno mentre giocava a dark souls e si preparava alla bocciatura già ad ottobre. Lui diventò la nostra mascotte, ci rappresentava visto che come noi non era molto popolare ma aveva un sogno, un sogno sempre più diffuso, per il momento condiviso da 3 persone.
All'inizio io e Frank eravamo piuttosto timidi ad ammettere i nostri obbiettivi, ma col tempo tutti lo scoprirono e noi smettemmo di farci caso.
Andando avanti nei mesi scoprimmo che il comunismo era abbastanza odiato per colpa dei pregiudizi nati dall'URSS, e quando ne parlavamo nessuno ci prendeva sul serio, ad esempio c'era un ricciolo sardo che ci insultava sempre, ma visto che era di terra pecorara come me gli volevo bene lo stesso.
Questa cosa nata per scherzo ci portò a fare delle riflessioni serie, d'altronde ci eravamo anche informati un po' (da bravi asociali quali siamo) e ci rendemmo conto che i principi pensati da Marx ed Engels non erano poi così sbagliati, infatti l'unico problema del comunismo è che è difficilissimo da applicare, e tutti coloro che hanno tentato di sostenere un regime di questo tipo hanno fatto solo casini.
Più passava il tempo e più la cosa sembrava diventare seria...