Derek

340 21 16
                                    

Chiedo perdono a tutti per la mia lunga assenza, impegni su impegni si sono accumulati e insomma spero capiate. chiedo scusa per eventuali errori spero che questo capitolo vi piaccia.





'Benvenuti a Beacon Hills'


Era ciò che diceva il cartello. Quel cartello che mise sulle mie spalle un peso enorme, ma che al tempo stesso ne tolse un po'. Ero a casa.Dopo così tanto tempo ero tornato. Avevo ed ho tutt'ora delle cose in sospeso in questo posto. Devo vedere una persona.

Mi diressi verso quella casa, quella casa in cui sono stato così tante volte. A quest'ora dovrebbe uscire per lavoro come tutti.

 Aspettai in macchina  fino a quando non vidi uscire una vecchietta dalla porta.

 'Quindi è andato via da qui. Dovevo aspettarmelo, però... speravo fosse rimasto'.

Ripartii. Mi diressi verso il parco. Quanto tempo trascorsi lì per tenere sott'occhio il branco. Iniziai a passeggiare per passare il tempo. Senza che me ne rendessi conto arrivò l'orario di uscita dei ragazzi da scuola. Mi fermai sotto dei ciliegi.

'Lui li adora. Sono i suoi alberi preferiti, non ha mai detto il perché, non credo lo abbia mai detto a nessuno in realtà'.

Qualcuno si scontrò contro la mia spalla, e subito partirono delle scuse, ma non le sentii nemmeno.

'Questo odore. Questo profumo... Io li conosco'

Senza rendermene conto quel nome uscì dalla mia bocca. "Stiles?" la persona venutami contro si fermò di colpo, come se avesse sentito un fantasma. Alzò lentamente lo sguardo e...wow. Rimasi senza parole. Era ancora più bello del giorno in cui partii. Stavo per dirglielo, ma il suo sguardo impanicato mi sorprese. "Mamma!" due ragazzi gridarono da lontano, per poi ritrovarmeli davanti agli occhi, come un muro a proteggere Stiles, occhi brillanti e ringhi senza freni.

'Chi sono questi due? Cosa ci fanno nel mio territorio?'. Si presentarono  col mio cognome. Ero sempre più scioccato.

'Di chi sono figli? Perché hanno il mio cognome? Che fine ha fatto Scott? L' avevo lasciato in carica'. Uno dei due gemelli portò via Stiles e li osservai andarsene senza mai voltarsi indietro. L'altro mi stava ancora parlando ma non lo sentii. L'unica cosa su cui ero concentrato era Stiles. Si aggrappava a quel ragazzo come se fosse tutto il suo mondo. Diles 'mi pare di aver capito si chiami' stava ancora parlando ma riuscii a capire solo le ultime cose, sforzandomi di prestare attenzione a lui e non ai due che piano si allontanavano sempre di più.

"Hai due settimane per fare ciò che devi e poi vattene". Si allontanò piano, fino a sparire.

'Stiles è ancora qui, non se ne è andato. Allora perché quella vecchietta è uscita da casa sua'.

Un trillo mi distolse da quel vortice di pensieri. Presi il telefono e risposi.

"Scott, sto arrivando" chiusi la chiamata. Non avevo bisogno di ascoltare le sue chiacchiere inutili. Devo capire la situazione al più presto.

Arrivai a casa sua ed entrai dalla porta, senza troppe cerimonie.

"Ehi Derek! Quanto tem-"

"Stiles ha dei figli" si ammutolì, mi guardò con occhi sgranati. "Li hai già visti"

"Quando avevi intenzione di dirmelo? Anzi perché in tutti questi anni non me lo hai detto? Ti ho chiesto continuamente di lui! Potevi dirmi che l'aveva superata e si era fatto una famiglia!"

You are an outsider nowDove le storie prendono vita. Scoprilo ora