CEDRIC DIGGORY "la creatura segreta"

CAPITOLO 2

...trovai un gufo ed una lettera. Quando mi avvicino ai notai che era di Cedric:
Cara t/n
Lo so che questa estate non mi sono fatto molto sentire e vorrei rimediare in qualche modo. Mi dispiace molto di non vederti domani per il tuo compleanno, sai che ci tengo moltissimo a te e non voglio farti soffrire, perció ricorda che anche se non saró presente, sono sempre lì accanto a te. Poi non è detto che non ci rivedremo più, ci rivedremo tra pochissimo ad Hogwarts e poi finita la scuola potremmo fare tutto ciò che desideravamo, possiamo fare di tutto, andare a vivere in America insieme, costruire una famiglia, viaggiare per tutto il mondo e poi naturalmente faremo il lavoro dei nostri sogni diventare degli auror professionisti, che ne dici? Penso proprio che la risposta sia un si.
T/n tu sei l'unica ragazza che mi capisce veramente, l'unica persona al mondo che mi è stata sempre accanto( escludendo i miei genitori) e poi io amo stare con te, amo i tuoi abbracci, le tue coccole, i tuoi baci, quando mi metti in ordine i capelli e soprattutto amo te.
Ti prego perdonami per non poter festeggiare il tuo compleanno con te e la tua famiglia.
Comunque nonostante tutti non ti ho farti gli auguri come si deve...

Arrivata a quel punto spunto fuori un pacco regalo rosso e rosa, io lo presi ed incominciai a scartarlo e ci trovai dentro una delle foto in movimento migliori di me e Cedric, dove ci guardavamo e sorridevamo e poi anche una splendida catenina che rappresentava un infinito formato da due cuori che brillava alla luce della luna. Da lì decisi di proseguire la lettura della lettera.

Tanti auguri di buon compleanno amore mio, ormai mi hai quasi raggiunto, tra poco diventi più vecchia di me.
P.S. Te lo devo dire , faccio apposta a scompigliarmi i capelli solo per sentire le tue morbide mani che mi toccano la testa

A quel punto mi misi quasi a piangere, ma non per tristezza, ma per le belle parole scritte da Cedric, per la felicità. A quel punto presi carta e penna e scrissi un un foglietto:

Io non ti perdoneró mai, perché tu non farai mai niente di sbagliato per me, sai solo rendermi felice.
E da lì firmai con il soprannome con cui mi chiamava sempre lui, cioè dalla tua sirenetta.
Lui diceva di chiamarmi sirenetta semplicemente perché a me piaceva passare molto tempo vicino al lago nero, forse perché era l'unico posto in cui mi sentivo me stessa, senza nessuno che mi intralciava.
Misi la lettera nel becco del gufo di Cedric che riparti subito e poi mi sdraiai sul mio letto rileggendo la sua lettera per più volte fino a quando non mi addormentai.
La mattina dopo mi sveglió mia mamma verso le 10, che mi aveva portato la colazione a letto
M: "buongiorno tesoro e tanti auguri, ecco la tua colazione preferita pancake con sciroppo ai frutti di bosco e decorati con frutti di bosco naturalmente, cappuccino con estratto di vaniglia e succo d'arancia fatto in casa
Tu: "grazie mamma, ma non dovevi proprio"
M: "questo è altro per te" disse uscendo dalla porta e lasciandomi mangiare in tranquillità, con la luce del sole che mi illuminava
Finita la colazione scesi giù in salotto dove trovai mamma, papà e Oliver pronti ad abbracciarmi e a consegnarmi i loro regali.
I miei genitori mi regalarono la nuova collezione dei libri sulla storia della magia e mio fratello Oliver una piccola borsa senza fondo. Li ringraziai e gli dissi che sarei andata a farmi un bagno rilassante nella vasca;
Tu: "grazie mille, sono davvero dei regalo stupendi, ma ora se non vi dispiace mi piacerebbe iniziare la giornata con un bel bagno rilassante?"
M: "nella vasca?"
Tu: "eh dove se no?"
M: "no è che..."
O: "mamma non gli succederà niente"
P: "cara lasciala andare"
Tu: "che avete tutti? Siete strani , è ovvio che non mi succede niente, vado a rinfrescarmi nella vasca!"
Alzai il rubinetto e feci scendere l'acqua quasi fino all'orlo aggiungendoci insieme il mio preferito bagnoschiuma alle fragili e di bosco.
Mi ci immersi e subito dopo un chiarore come quello della luna mi avvolse e ...