I'm fine

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Sentii le braccia di Gale prendermi e stringermi il torace con una morsa e portarmi via mentre continuavo a sbraitare come un'animale in preda alla rabbia.

Andammo in camera mia per farmi calmare un pò ma fù presso che inutile, non volevo perdere anche mia madre per uno stupido virus. Gale cercava di calmarmi ripetendomi "Katniss andrà tutto bene, tua madre guarirà ne sono certo", non sa' che quelle parole accendevano in me ancora più rabbia, ero pronta a scommettere che tutto questo non fosse un semplice caso, non poteva esserlo, dovevo approfondire la faccenda ma prima dovevo capire in quali condizioni era mia madre. Pensai "Se non posso ora riproverò stasera" così mi calmai abbastanza da far capire a Gale che non ci avrei pensato più, almeno per il momento ma era presso che impossibile, il pensiero di mia madre li dentro mi tartassava il cervello di domande a cui non potrei rispondere ora.

Uscimmo dalla stanza per andare a racimolare qualcosa in mensa visto che era quasi ora di ritornare ai nostri allenamenti giornalieri.

Io trovai soltanto una minima porzione di pasticcio di piccione e una mela mezza ammaccata, Gale invece rimediò una piccola porzione di zuppa di scoiattolo e un tozzetto di pane mezzo bruciacchiato.

Il pane.

Per quanto potesse sembrare strano quel semplice pezzo di pane mi fece ritornare in mente un ricordo, un ricordo ancora vivido nella mia mente, quando Peeta mi tirò quella frusta bruciacchiata sotto la pioggia, con la sua faccia mutilata, lo fece solo perché mi vide in difficoltà e nient'altro, rimase così per tutti questi anni, il dolce ragazzo del pane, anche sotto la 'maschera' creata da Snow.

Quanto mi mancava averlo accanto...

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Ero appena tornata dal corso di auto-difesa, ero esausta ma trovai comunque le forze per andare e trovare mia madre. Camminai con passo fermo e delicato per i corridoi finché non arrivai a quello dell'ospedale, le infermiere non c'erano così mi affrettai ad entrare. Era tutto particolarmente immacolato. Continuai a camminare lentamente per non farmi sentire quando vidi la barella dove era adagiata mia madre. Scattai verso di lei, era attaccata a mille macchinari, macchinari che venivano utilizzati per mantenere una persona in vita, io lo sapevo bene avevo vissuto gli ultimi mesi della mia vita in mezzo a macchinari del genere.

Avevo paura.

Sentii i miei occhi inumidirsi, mi piegai in ginocchio tenendo stretta la sua mano tra le mie, cominciai a piangere cercando di bloccare i miei singhiozzii continui per evitare che mi scoprirono.

Ma fù inevitabile, venni scoperta e sbattuta fuori. Andai a malincuore con le lacrime che ancora mi rigavano il viso verso la mia camera oltre tutto anche senza cena ma era l'ultimo dei miei problemi ora come ora

Entrai in stanza e senza neanche cambiarmi mi fiondai nel letto cercando di dormire senza che la mia mente mi facesse ritornare il pensiero di mia madre, ma fù inevitabile, per tutta la notte non facevo altro che ripensarci e piangere.

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Ciao a todos :")

Questo è il mio nuovo capitolooo spero vi piaccia :3

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Bye Bye :D

Hunger Games-Il canto dell'oblioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora