Capitolo 6 - Il party

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E' indispensabile che Cenerentola partecipi al ballo.

Danse macabre


Agatha, 10 ottobre

Sono sul treno che mi riporta a Roma ormai da un paio di ore. A Firenze c'è stato un inconveniente con un binario e abbiamo accumulato almeno una mezzora di ritardo. L'unico modo per non pensare a quello che ho lasciato e che non vedrò per una settimana è tuffarmi a capofitto nel lavoro. Con portatile e cuffiette sto sistemando il video del junket di IT seconda parte, che si è svolto a Madrid. è stata un'esperienza unica, è stato ricreato un luna park, lo stesso in cui nelle scene finali del film, uno degli attori viene aggredito da IT. Veramente paurossissimo. Mentre sistemo il montaggio ripenso all'incontro con il mio mito Stephen King e al momento in cui Alessandro mi ha detto la prima volta ti amo. Mi scappa da ridere, eravamo due pazzi che si rincorrevano e si scontravano continuamente. Sto ancora ripensando a quella volta, quando il mio telefono inizia a vibrare. La speranza di veder comparire il nome del mio fidanzato, questa parola ancora mi fa trasalire, scema subito quando leggo il nome del mio boss.

«Ehi Agatha! Come stai splendore?» non ho mai sentito questo uomo essere triste, ha sempre una parola gentile e porta sempre il buon umore.

«Tutto bene boss, sto rientrando in città se domani hai bisogno di me!» sarà una settimana impegnativa, giovedì inizia la Festa del cinema di Roma, quindi voglio mostrarmi disponibile a dare una mano anche ai miei colleghi se necessario.

«In realtà in questi giorni preferisco che ti riposi, mercoledì sera ti voglio in forma!» afferma sicuro.

«Mmm, Boss mi sa che ti stai sbagliando... il film di apertura verrà proiettato alla stampa solo giovedì mattina alle 10:15, e la sera il red carpet!» gli dico controllando pure sulla mia agendina.

«Ti stai sbagliando, il party pre apertura è mercoledì!» mi comunica come se nulla fosse. Ci deve essere un errore, è la festa dedicata agli attori del primo film, con registi internazionali e tutto l'ambaradam dell'alta società romana.

«Di solito non ci vai tu, o comunque qualcuno dei dirigenti?» la voce mi esce un pò tremolante. Sarebbe un'occasione unica e irripetibile.

«Invece quest anno hanno richiesto te! Data la tua nuova fama sei stata invitata tu e il tuo ragazzo. Spero non sia un problema! Ti giro l'invito via mail, lì troverai tutti i dettagli!» non faccio a tempo a ringraziarlo che mi rendo conto di sentire solo la linea ormai caduta. Io al party di apertura! Cazzo devo dirlo subito ad Alessandro!

Lui ci mette un attimo a rispondere e poi finalmente esclama: «Piccola anche tu mi mancavi già!» e lo sento ridere. Mi sta prendendo per il culo lo strafottente. Quando fa così mi fa venire voglia di riagganciare.

«Ah ah ah, simpaticissimo. Ti chiamavo per una cosa importante, anche se adesso mi stai facendo passare la voglia.» sbuffo platealmente per farlo sentire in colpa.

«Dai Agatha scherzavo, sono tutto orecchie!» dice lui con tono rilassato.

«Mi ha appena chiamato il mio capo, io e te siamo appena stati invitati mercoledì sera al party di apertura del festival di Roma. Pensi sia impossibile per te esserci?» la mia voce è tesa, lo sento io figuriamoci lui che si trova all'altro capo del telefono.

«Non ho impegni importanti al lavoro, se chiedo il permesso subito domani appena arrivo in ufficio non credo di aver grossi problemi! Ci tengo ad accompagnarti, e poi ogni scusa è buona per poterti raggiungere...» lascia la frase sospesa come a far intendere ben altro oltre alla festa fighissima a cui participeremo. Mi sento avvampare nel giro di pochi istanti.

«Quindi a mercoledì sera...» affermo ancora quasi a cercare l'ennesimo riscontro.

«A mercoledì Agatha, indosserò il mio migliore smoking... Ti farò scordare la serata del Galà...» la sua voce è calda e mi fa tremare al ricordo di quel ballo sul prato a piedi nudi. Io quello col cavolo che voglio dimenticarlo. Forse intende il fatto che ci siamo andati separati.

«Non vedo l'ora!» riaggancio chiudendo il video da montare e buttandomi alla ricerca spasmodica di un abito che lo faccia sbiancare.

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