Capitolo 2

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Quando Dante si riprese non capì dove si trovava, era tutto buio e a stento riusciva ad orientarsi nella stanza. La illuminò con Botflare, così da avere un minimo di luce nella stanza e così notò che questa era una cella in pietra. Iniziò a tentare di sfondare la porta strattonando le sbarre di ferro ma erano resistenti, difficilmente sarebbe uscito da lì. Sentì urla provenire da lontano ma non ne riconobbe nemmeno una e sospirò sollevato sperando che Lok, Sophie e Den stessero bene. Finché non avrebbe sentito le loro urla poteva dire che stavano bene, a meno che non si avverasse il secondo caso, quello in cui gli avessero già fatto del male e lui non si era accorto di nulla perché stordito. Sperava che questo caso non si avverasse, non sapeva da chi erano stati rapiti quindi non sapeva cosa aspettarsi da loro. Sicuramente erano tipi furbi dato che avevano rinforzato le sbarre in vista di un possibile tentativo di fuga.

Dopo aver provato invano a sfondare la porta più e più volte, Dante si era arreso lasciandosi scivolare contro il muro prendendosi la testa tra le mani. Si guardò attorno cercando un'altra possibile via di fuga e notò uno strano particolare, delle scritte sul muro dietro al letto. La calligrafia era a lui familiare così lesse quanto scritto. Erano solo parole d'amore, miste a dolore, rabbia e paura. Erano le parole di Zhalia, adesso che le leggeva meglio le avrebbe riconosciute ovunque.

-Oh Zhalia, amore mio...mi dispiace da morire che tu abbia dovuto sopportare questo...- sussurrò continuando a leggere le sue parole.

Raccontavano dei pochi giorni che Zhalia aveva trascorso in quella cella prima di diventare effettivamente un membro della Spirale. Adesso Dante capiva chi li aveva rapiti ed ebbe paura. Iniziò a chiedersi come fosse possibile dato che la Cometa Rossa era stata distrutta e il Marchio sigillato. Non ebbe nemmeno il tempo di pensare ad una possibile risposta che lo presero alla sprovvista dandogli un calmante e lo portarono di peso in un'altra stanza, più ampia e luminosa, al centro della quale vi era un trono sul quale era seduto qualcuno che Dante sperava di non rivedere mai più: il Traditore.

-Non può essere...tu eri morto...io ho distrutto la Cometa e la mia squadra ti ha distrutto. Com'è possibile che tu sia di nuovo qui?- disse Dante stancamente, a causa del calmante che lo stordiva appena.

Il Traditore rise guardando Dante e si alzò in piedi, mostrandosi in tutta la sua potenza tanto che i seguaci presenti nella sala si inchinarono. Solo Dante non si inchinò, destando la rabbia del Traditore.

-Davvero credevi di avermi sconfitto Dante Vale? Ancora una volta eviti di credere alla profezia di Arc, ti rifiuti di accettare appieno il tuo destino.- rise ancora guardandolo. -Hai distrutto la Cometa,è vero. Ma un'altra è entrata nel nostro sistema solare ed è diretta verso la Terra. Grazie ad essa il marchio è di nuovo attivo, il segnale è di nuovo ben in vista. Ben presto tutti si riuniranno per distruggere il mondo, voi ne farete parte, e i Nullificatori faranno ritorno eliminando ogni forma di vita sulla Terra. Presto regnerà il caos!- disse per poi scoppiare in una risata malvagia.

Dante lo guardò e tento di ribellarsi attaccandolo in qualche modo, avrebbe tentato il tutto e per tutto per Zhalia e suo figlio.

Alcuni dei fanatici più forti lo bloccarono e gli strapparono una manica. Il Traditore si avvicinò a Dante sorridendo e gli fece vedere la sua peggiore paura tramite l'uso di Terrorsight. Dante urlò, sentendo la testa esplodere a causa di tutte quelle immagini. Zhalia in pericolo o addirittura morente, il loro figlio inghiottito dal nulla, lui stesso soccombere al male o, peggio ancora, morire e lasciare la sua famiglia da sola.
Il Traditore se la rideva vedendolo soffrire e, dopo averlo torturato con queste immagini come facevano da giorni ormai, gli impresse il Marchio della Spirale sul braccio mentre lui urlava e si dimenava in ogni modo per evitare che ciò accadesse. Tanto era il dolore e allo stesso tempo il potere che sentiva, che perse i sensi e venne quindi riportato nella sua cella.

𝓝𝓮𝓿𝓮𝓻 𝓛𝓮𝓽𝓽𝓲𝓷𝓰 𝓨𝓸𝓾 𝓖𝓸Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora