Tre mesi dopo
-Zhalia devi spingere o tuo figlio non verrà fuori e soffrirà!- disse Lucien, guardandola negli occhi con decisione, mentre tentava in ogni modo di aiutarla, basandosi solo su banali conoscenze apprese durante uno dei tanti corsi ai quali aveva partecipato prima di entrare a far parte della Spirale di Sangue.
Era da molte ore che Zhalia era in travaglio e non ne poteva più. Le faceva male tutto e non aveva più forze. Lucien le era stato accanto dal momento in cui le si erano rotte le acque. Le teneva la mano e di tanto in tanto controllava come procedeva la situazione. Zhalia gli aveva mentito sul fatto che avrebbe partorito sola, aveva tralasciato il dettaglio più importante, sarebbe stato Lucien a salvarla dalla morte dopo aver dato alla luce il suo bambino.
Certo, a lei non piaceva affatto l'idea che Lucien le guardasse in mezzo alle gambe, a maggior ragione per il fatto che loro due non stavano assieme, non c'era nulla fra loro. Per Zhalia, mostrarsi così fragile e nuda davanti a Lucien era una debolezza, si sentiva troppo esposta. Allo stesso tempo però lei apprezzava l'aiuto da parte di Lucien, gliene era grata così almeno le cose non si sarebbero complicate.
Per tre mesi Zhalia era stata a letto, le cose sembravano non andare per il meglio e Lucien temeva per la sua salute e per quella del bambino. Fortunatamente la salute di Zhalia era decisamente migliorata nell'ultima settimana, così che si riprendesse del tutto e si preparasse all'imminente lieto evento.
Lucien le aveva segretamente tolto ogni legame con il pericolo: i titani, il diario con cui comunicava con Dante e adesso Sophie e il manoscritto Casterwill. Tutto per essere al sicuro e non mettere in pericolo la sua vita e quella di suo figlio. Per questo lei era all'oscuro di cosa avevano passato i suoi amici in mezzo a quei folli della Spirale.
Spinse con le poche forze che aveva e poco dopo Lucien si ritrovò tra le mani quella piccola creatura appena venuta al mondo. Zhalia sentì il suo pianto e sorrise per poi, poco dopo, perdere i sensi. Lucien lavò in fretta il bambino e lo avvolse in un'asciugamano, mettendolo poi in una culletta di vimini che lui stesso aveva costruito appositamente per il bambino, e accorse ad aiutarla. La lavò da testa a piedi e la rivestì con vestiti puliti, aspettando poi che si riprendesse. Zhalia impiegò del tempo per riprendersi, esausta dal parto. Menomale che Lucien si era preso cura di lei nel mentre, assicurandosi che nulla andasse storto. Quando aprì gli occhi la prima cosa che vide fu Lucien con in braccio il bambino, mentre lo cullava dolcemente.
-Lucien...- sussurrò lei con quel poco di voce che le era rimasta.
-Sei sveglia- disse lui voltandosi verso di lei sorridendo e andandole vicino -Ho avuto paura che fossi peggiorata. Tuo figlio ha pianto per un po' così ho provato a calmarlo. Te la senti di prenderlo?-
Zhalia annuì sorridendo e si lasciò mettere suo figlio tra le braccia. Si commosse nel vederlo e per un po' lo ammirò in silenzio, come fosse qualcosa che lei non aveva mai visto.
-Dante...- sussurrò lei -si chiamerà Dante.- e non appena lei pronunciò quel nome il bambino sembrò sorridere.
-Non ti confonderai, vero?- disse lui scherzando.
-No scemo, lui sarà Dante Junior- disse lei ridendo e cullò il piccolo.
-Sicuramente avrà fame, vi lascio soli così fate con calma. Quando è pronto ti porto tutto.-
-Grazie Lucien, sei davvero gentile ad aiutarmi. Se tu non fossi stato qui probabilmente adesso Dante Junior sarebbe senza una madre...-
-Non devi ringraziarmi Zhalia, sei importante per me e questo tu lo sai anche se non vuoi ammetterlo. Tutto quello che faccio, lo faccio per te, per renderti felice. Farò qualunque cosa per vederti sorridere.- disse lui sussurrando e la guardò negli occhi.
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𝓝𝓮𝓿𝓮𝓻 𝓛𝓮𝓽𝓽𝓲𝓷𝓰 𝓨𝓸𝓾 𝓖𝓸
FanfictionSono passati cinque anni da quando il Marchio della Spirale è stato nuovamente sigillato. Tutto sembrava andare nel modo giusto quando ad un tratto il male torna a sconvolgere le giornate della nostra squadra. Accadrà però qualcosa che non era previ...