Capitolo 4

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Dante, Lok, Den, Harrison e Sophie attendevano la loro prima missione. Dovevano trovare un titano molto potente da aggiungere alla collezione dei titani del Traditore, così che fosse più potente per la battaglia che prima o poi avrebbe dovuto affrontare, era suo destino combattere contro chi tentava di fermarlo dal riportare i Nullificatori sulla Terra.

Sophie, in segreto, progettava di sabotare l'intera missione distruggendo l'amuleto senza farsi vedere e dire che non c'era nessun titano e che probabilmente era stato trovato da qualche altro cercatore prima di loro, o qualunque altra scusa che li avrebbe fatti abboccare sicuramente. Doveva solo avere un buon piano.

Sarebbero partiti nel pomeriggio del giorno successivo, lei aveva quindi un intero giorno per prepararsi e pensare ad un piano più che perfetto per mandare la missione all'aria.

I quattro ragazzi si allenavano mentre Sophie era andata in biblioteca a studiare alcuni dei manoscritti originali della Spirale di Sangue, così da scoprire quali fossero i suoi punti deboli. Imparare da Zhalia l'arte dell'inganno era stata la cosa migliore che lei potesse fare, questo l'avrebbe aiutata molto, soprattutto in situazioni come questa, nella quale era l'infiltrata in una setta destinata a cadere definitivamente. Era sola lì ma avrebbe avuto modo di distruggere tutto, con l'aiuto esterno di Zhalia, che intanto traduceva il manoscritto Casterwill.
Sophie passò l'intera giornata a studiare in bibloteca, la sera poi si ritirò nel suo alloggio e dormì poco più tranquilla rispetto alle altre notti, rassicurata dal fatto che stava iniziando a capire come distruggere la Spirale di Sangue.

La mattina dopo fecero tutti colazione e Sophie tornò di nuovo in biblioteca, mostrandosi al Traditore sempre più volenterosa e curiosa di imparare gli oscuri segreti della Spirale, così da esserne sempre più parte.

Dante, Lok, Den ed Harrison invece elaborarono il piano della missione che varebbero affrontato quel pomeriggio, impiegando l'intera mattinata. Tutti mangiarono qualcosa al volo, illustrarono il piano della missione a Sophie poco prima di andare e poi partirono per la Siberia in cerca del misterioso titano. Sophie aveva elaborato un piano perfetto, sapeva esattamente dove si trovava l'amuleto, così avrebbe chiesto agli altri di dividersi e cercare signolarmente il titano, così che lei potesse trovarlo e distruggerlo indisturbata.

Così fecero, non appena arrivarono al centro di una foresta, si trovarono davanti l'ingresso di una miniera ormai abbandonata. Ciascuno di loro aveva una mappa e ognuno segnò sulla propria la strada che avrebbe percorso. Si divisero e ognuno prese una strada diversa.

Sophie vagò a lungo dentro la miniera, cercando una strada che non fosse un vicolo cieco e finalmente, alla fine, riuscì a trovare la strada giusta. Arrivò così alla stanza sotterranea nella quale era rinchiuso l'amuleto del titano che cercavano. Entrò nella stanza decifrando il codice che la teneva chiusa e aprì lo scrigno contenente l'amuleto. Lei percepiva una forte presenza di magia malvagia, capì quindi che doveva distruggere quanto prima quel titano, soprattutto perchè sapeva che le strade che aveva consigliato agli altri portavano tutte a vicoli ciechi.
Usò tutta la sua forza per distruggere l'amuleto e ridurlo in cenere, solo che questò provocò un'onda d'urto magica che fece crollare parte del soffitto della stanza, bloccando così l'uscita. Adesso era in trappola.
Gli altri sentirono la scossa sotto i loro piedi e passarono diverse ore prima che almeno uno di loro trovasse quella stanza e provasse a liberare Sophie. Per ultimo arrivò Dante, il quale evocò Metagolem per farsi aiutare a spostare i massi che bloccavano l'accesso alla stanza. Una volta libero l'accesso Dante richiamò il titano nel suo amuleto e si avvicinò a Sophie, guardandola preoccupato.

-Tutto bene Sophie? Cos'è questa stanza?-

Sophie guardò Dante annuendo poi si rimise in piedi.

𝓝𝓮𝓿𝓮𝓻 𝓛𝓮𝓽𝓽𝓲𝓷𝓰 𝓨𝓸𝓾 𝓖𝓸Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora