-Tornati? Chi?- chiese Zhalia preoccupata.
Lei temeva che la sua vita e quella di suo figlio potesse essere in pericolo. Avrebbe fatto di tutto per proteggerlo, anche dare la sua stessa vita se necessario.
-La Spirale di Sangue. Zhalia, sono tornati. Questa volta è il Traditore a guidarli.- disse Lucien con tono grave, guardandola seriamente preoccupato.
Zhalia lo guardò sconvolta, poi vide il suo diario illuminarsi di blu e lo prese tra le mani sperando in un messaggio di Dante.
C'erano due messaggi, entrambi scritti da una calligrafia che non apparteneva a Dante. Confrontò la calligrafia con quella degli appunti di Sophie e capì immediatamente che la calligrafia ordinata con cui erano stati scritti i messaggi era la sua. Li lesse entrambi e, non appena ebbe finito, si lasciò cadere sulla sedia sconvolta, con le lacrime agli occhi. Il diario le scivolò dalle mani finendo a terra e lei scoppiò in lacrime coprendosi il viso.
Lucien le andò vicino e la strinse per consolarla, tentando di rendersi utile in qualche modo.
-Ci sono qui io Zhalia, ti aiuterò a riportarli indietro, lo giuro.- disse lui mentre le accarezzava i capelli.
Zhalia non ebbe modo di opporsi all'abbraccio, in fondo ne sentiva il bisogno dato che altrimenti avrebbe affrontato la situazione da sola. Pianse a lungo, senza sosta, facendosi piccola tra le braccia di Lucien il quale, dopo averle preparato una camomilla la prese in braccio e la portò a letto per farla riposare.
-Per favore, prendi le tue cose e stai qui con me. Ho paura, non voglio stare sola.- disse lei guardandolo con gli occhi gonfi e rossi per il pianto.
Lucien annuì tenendole la mano e chiamò il suo maggiordomo dicendogli di portare le sue cose all'indirizzo da lui indicato. Conclusa la chiamata guardò Zhalia e le accarezzò il viso.
-Ora riposa però, ne hai bisogno. Al resto penso io, stai tranquilla.- disse dolcemente e attese che Zhalia dormisse prima di tornare in cucina a studiare sul manoscritto. Dopo un po' si spostò in camera, così da tenere sotto controllo Zhalia.
Passarono ore, durante le quali Zhalia dormì beatamente e Lucien studiò il manoscritto. Ne tradusse una buona parte e trascrisse la traduzione su un quaderno, così da averla sempre a portata di mano.
Quando Zhalia si svegliò era ormai sera, Lucien aveva finito di studiare e stava preparando la cena per i due. Lei sorrise sentendo il profumo delizioso della cena provenire dalla cucina, nonostante si sentisse ancora distrutta dentro, si alzò e raggiunse il ragazzo in cucina.-Ti sei ricordato di cucinare in più per me, vero?- disse lei guardandolo.
-Oh no, l'ho proprio dimenticato!- disse lui battendosi una mano sulla fronte trattenendo le risate. Voleva farle uno scherzo, sperando così di risollevarle il morale.
Lei lo guardò alzando un sopracciglio e sospirò.
-Sei il cercatore più potente che io conosca dopo Dante, ma certo che la tua memoria è pessima.- disse lei sorridendo divertita.
-Stavo scherzando Zhalia, certo che ho cucinato in più.- disse lui sorridendo, sollevato nel vederla sorridere.
Zhalia lo guardò, grata che ci fosse lui presente o non sapeva se, in quel preciso istante lei sarebbe stata ancora viva o meno. Sapere cosa era successo a Dante e i suoi amici l'aveva distrutta, non accettava che la Spirale di Sangue potesse averla vinta così facilmente. In un momento in cui era immersa nei suoi pensieri e si accarezzava il ventre, un calcetto la fece ritornare in sé.
Lucien aveva detto qualcosa ed evidentemente lei non aveva sentito dato che lui la guardava con sguardo interrogativo.
-Zhalia? Ci sei ancora?- le passò più volte la mano davanti agli occhi ma lei sembrava come in trance. Quando lei si riprese, lui la guardava ancora perplesso.
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𝓝𝓮𝓿𝓮𝓻 𝓛𝓮𝓽𝓽𝓲𝓷𝓰 𝓨𝓸𝓾 𝓖𝓸
FanfictionSono passati cinque anni da quando il Marchio della Spirale è stato nuovamente sigillato. Tutto sembrava andare nel modo giusto quando ad un tratto il male torna a sconvolgere le giornate della nostra squadra. Accadrà però qualcosa che non era previ...