XXXV

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ho tinto i miei
vestiti di nero in un
brutto periodo
ho cercato di farmi male
per colorarli di rosso
ho pianto per tingerli
di un blu inteso
ci ho camminato sopra
per sporcarli di marrone
li ho lavati con foglie
e fiori sperando si colorassero
di mille toni diversi
ma invano sono rimasti neri
neri come un livido sul ginocchio
neri come l'inchiostro di una penna a sfera
non ho utilizzato la candeggina
per schiarirli e non lasciare traccia
del mio passato
volevo solo continuare a lasciare
parte di me
fragile come uno specchio
duro come il granito

autobiografia contortaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora