Bello come un Dio,
mi hai fatto toccare il cielo con un dito
e poi mi hai spinto in quell' abisso infinito.
Delicato come una rosa,
il tuo petto candido
incontra le mie labbra,
i graffi sulla tua schiena,
i morsi sulle tue spalle.
Preferisco ricordarti così...
Adesso le borse sotto i tuoi occhi
e la tua pelle pallida,
rendono spettrale la tua figura.
Le ossa sporgenti e i lividi
ti rendono trasparente.