Ali per volare

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Aveva dimenticato di saper volare e ora aveva da prendere una decisione. Si era fatto buio e doveva rientrare, tuttavia sapeva che le sarebbe costata molto cara quella scelta, ma se non tentava adesso, non ci sarebbe stata un'altra occasione e si lasciò cadere nel vuoto per ritrovarsi al "centro del proprio regno". 

Era una cosa da spezzare le gambe. Aveva la responsabilità di decidere sui propri "viaggi" e si sentiva malissimo. Si trovava in quella nuova realtà con le idee ancora troppo confuse e aveva da fare chiarezza. Ecco perché aveva fatto quel salto nel vuoto, forse il viaggio più difficile che poteva fare era quello all'interno del proprio Essere per risolvere i conflitti che, rimasti lì per una vita che non aveva vissuto, ora volevano emergere prepotenti. 

Quale strada prendere? Quali pensieri seguire? E dove si trovava la sua di verità? Si era sempre detta che quest'ultima si trovasse celata dentro a ognuno, ma non vedeva la sua, o meglio, non la voleva incontrarla per paura. Ed ecco che le balenò in testa l'idea di cercarla nel vuoto dei suoi pensieri, nella sua mente. Però con tutto quel frastuono che aveva dentro era troppo e creava il vuoto che ora cercava di ingurgitarla. 

Troppi pensieri si susseguivano in quel vuoto e non riusciva a seguirne nemmeno uno. Poi, liberata la mente, ecco arrivare la risposta: doveva avere il coraggio di raggiungere quel vuoto immergendosi sempre più in esso e poi imparare a volare. Solo per un breve istante librarsi in volo, così che paure e i conflitti interiori sarebbero stati risolti e forza e fiducia in se stessa sarebbero tornati a loro volta. E infine tutte le possibilità si sarebbero aperte avanti a lei in un solo istante; proprio come la pellicola di un film già visto... dove tutto si svolge nel tempo che scorre inesorabile e sai già come andrà a finire. 

Lei sapeva che non c'erano risposte alle sue richieste d'aiuto, non c'erano parole per esprimere la sua verità, la poteva solo sentire dentro. Facevano parte dell'illusione dettata dall'ego e aveva una sola possibilità reale, anzi, concreta: trovare il centro ed essere presente in tutto quello che gli  accadeva nel presente. Il suo centro, l'io, l'adesso, il qui e ora... ma quanta confusione c'era nella su testa e, tirato su un bel respiro, si era detta di essere pronta. 

Priscilla rimaneva immobile nel suo letto, cercava le risposte, ma non era semplice, mille pensieri affollavano la sua mente e si accavallavano uno all'altro senza uno scopo preciso e per una volta ignorò ogni razionalità per seguire il suo istinto. Si lasciò trasportare dal vortice delle emozioni silenti e troppo a lungo tenute in un angolo della sua mente, non voleva più aspettare. Era ora di fare chiarezza e affrontare la parte più oscura di se stessa, doveva a tutti i costi cambiare la sua vita... quella vita che ora gli calzava troppo stretta, proprio come un paio di scarpe scomode e anche bucate. Visualizzò una lavagna nera su cui iniziò a scrivere tutti i dolori e i conflitti interiori; poi, dopo averli scritti, pian pianino li cancellò e si sentì meglio.

Tuttavia le era sembrato troppo facile, ma poi una pace interiore prese a cullarla ed ebbe una sensazione bellissima. "Wow", aveva preso a volare e, una volta in alto, si chiese dove sarebbe atterrata ed ebbe paura, ma sapeva che doveva andare così. Cosa desiderava veramente? In fondo ciò che cercava era solo amore. 

La sua essenza continuava a volare e si lasciò trasportare da essa. La sensazione di leggerezza che provava era fantastica e si disse che era questo ciò che voleva. Sentirsi leggera: proprio come una mongolfiera da cui si getta la zavorra che la appesantisce per farla alzare sempre più in alto, là dove il silenzio potesse accoglierla a braccia aperte.

Ora Priscilla si sentiva libera e il suo corpo diventava sempre più leggero e incorporeo. Le mancava il respiro, ma solo perché doveva scendere... ma lei stava così bene lassù, dove poteva vedere le cose da un'altra prospettiva e gli piaceva molto. Aveva tutto sotto controllo e lo scenario più ampio gli aveva dato la sicurezza che aveva creduto di aver perduto. Volava come le rondini e, come loro, faceva giri sempre più ampi spensierata.

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