Capitolo 7

94 9 11
                                    

Quando ero bambino,mio padre spesso diceva 'Non dare mai nulla per scontato nella vita,perchè in un attimo tutto può cambiare'.

È uno dei tanti preziosi ricordi che conservo di lui nel mio cuore.
Era un uomo comprensivo e dalla mente aperta,era sempre saggio e pronto a supportarci e ascoltarci,era un marito e un padre eccezionale,era semplicemente il mio eroe.

'In un attimo tutto può cambiare'

Lo capii il giorno del suo funerale.Era bastato un secondo per stravolgere la mia intera esistenza,avevo a malapena 12 anni,ma dovevo farmi forza per mia madre e per mia sorella Emma,nel pieno della sua adolescenza.
Un incendio,un maledetto incendio,decise quel giorno di prendersi la vita di mio padre e altri 2 suoi colleghi.

Osservando la sua bara,quel giorno,capii che era arrivato il momento per me di crescere.Decisi di colmare il vuoto lasciato da mio padre,ero omai l'unico uomo rimasto in casa e ad ogni costo mi sarei preso cura della mia famiglia seguendo le orme di mio padre.

E in in battito di ciglia,diventammo adulti.Tutto sembrava andare bene,avevo coronato finalmente il mio sogno di diventare vigile del fuoco,mentre mia sorella aveva trovato l'amore della sua vita.
Portarla all'altare per me fu un'emozione indescrivibile.Ero felice,felice per lei,ma anche profondamente malinconico.Molte cose mancavano nella mia vita,e una tra queste era senz'altro l'amore.Passavo in continuazione da una storia all'altra scaricandole quando le cose iniziavano a farsi troppo serie,guadagnando la cattiva fama di 'playboy'.

È ironico.Tutti pensano io sia solo una bestia assetata di sesso che cambia donna ogni settimana,quando in verità sono solo alla ricerca dell'amore vero.
Sono un cattivo ragazzo dal cuore tenero.

Ogni volta che pensavo di aver trovato la ragazza giusta mi rendevo conto dopo poco che mancava 'qualcosa'.Era qualcosa che nemneno io riuscivo a spiegarmi.

La mia ultima ultima relazione fu una ragazza di nome Erika.Era una ragazza davvero dolce e mi trovavo bene con lei, anche il sesso andava alla grande,eppure non riuscivo a provare nulla per lei oltre all'innegabile attrazione fisica.

Avrei voluto amarla nello stesso modo in cui mio padre amava mia madre,avrei voluto guardarla negli occhi nello stesso modo in cui mia sorella guardava mio cognato.Volevo provare quelle scintille nell'aria e sentire il cuore a mille quando la baciavo,ma purtroppo,non provavo nulla.

Quando decisi di lasciarla,la portai in una piccola e poco affollata caffetteria vicino all'università e non molto lontano dalla caserma,che frequentavo ogni giorno in pausa pranzo.Mi piaceva molto quel posto,l'atmosfera era accogliente ma discreta,ed era il posto 'perfetto' per troncare una relazione.La maggior parte delle volte finivo con un bicchiere d'acqua lanciato addosso o uno schiaffo,ma non con Erika.Mi ricordai che prendesse lezioni di Krav Maga quando mi ritrovai in un attimo scaraventato sul pavimento con lei a cavalcioni sopra di me pronta a pestarmi a sangue.Almeno il caffè era ottimo.

Dopo la storia con Erika,decisi di prendermi una pausa da tutte quelle storie inconcludenti e delusionali per concentrarmi di più su lavoro e famiglia,perchè mia sorella aspettava un bambino.Ero entusiasta all'idea di diventare zio,non vedevo l'ora di prendere mia nipote tra le braccia.Mi piacerebbe diventare padre un giorno,se trovassi la persona giusta.

Quel giorno avevo la giornata libera.Mia sorella era alla fine della gravidanza e aspettavamo tutti con ansia il "grande giorno".Decisi di recarmi in un centro commerciale per prendere qualche regalo per la mia nipotina,quando sentii il cellulare squillarmi nella tasca.Velocemente attivai gli auricolari e risposi alla chiamata

"Hey,cosa succede?"

[Hey Tommy,volevo solo avvisarti di non prendere impegni,forse oggi conosceremo Alice.]

Lost in the SunDove le storie prendono vita. Scoprilo ora