Il Risveglio dello Spadaccino Nero.

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Arrivò mattina e la boccetta del farmaco, che aveva "camminato", all'interno del tubicino della flebo, tutta la notte, era finita. Ciò significava che, per via endovenosa, il ragazzo se l'era preso e "bevuto" tutto, fino all'ultima goccia. Infatti, già solo dal suo colorito della pelle, si poteva vedere che stava meglio. Poiché, gli si erano reintegrate tutte le sostanze di cui aveva bisogno. Prima era leggermente pallido/grigiastro, mentre adesso, gli era tornato un colorito roseo. Lui, stava dormendo ancora tranquillamente, quando fece un sogno, con una persona a lui molto Familiare:

<< Ehi, Eroe, non credi di aver dormito abbastanza? >>.

<< Eh? Ma cosa? Akihiko Kayaba?! Cosa ci fai qui? Non eri morto? >>.

<< Già, sono proprio io, ma potrei dire lo stesso di te >>.

<< In effetti... Anche se ad essere sincero, io mi sono salvato per Miracolo, me la sono vista molto brutta >>. Disse lo Spadaccino Nero, grattandosi la testa, facendo quasi una risatina imbarazzata.

<< Come ti sei salvato, non ha importanza, ma è ora che ti svegli, Spadaccino Nero. I tuoi Amici e Asuna ti stanno aspettando >>.

<< Sei venuto da me, solo per dirmi questo? >>.

<< Più o meno >>.

<< Ma pensi veramente che sia di nuovo pronto a risvegliarmi? >>.

<< Certamente, sono tutti in pensiero per te! Vogliono tutti che tu ti riprenda. Non penserai di arrenderti così facilmente, dopo lo scontro che abbiamo avuto e tutto ciò che hai fatto per loro >>.

<< Questo mai, ho messo in ballo, a repentaglio e in palio la mia vita per salvarli e non intendo arrendermi qui e ora! Ho fatto delle promesse e intendo mantenerle >>.

<< Ora ti riconosco, allora che cosa stai aspettando? È ora che tu riprenda la tua Vita, sei ancora troppo giovane per lasciare questo Mondo >>.

<< Hai ragione, credo che in tanti mi abbiano detto delle cose simili... Grazie per gli incoraggiamenti, Heathcliff alias Akihiko Kayaba, mi sono stati davvero di grande aiuto >>. Disse Kazuto, ripensando a ciò che aveva visto, percepito e sentito, leggermente, nella fase e il periodo, tra la Vita e la Morte. 

<< Figurati, non potevo lasciare che finisse così. Ora devo andare, ma forse ci rivedremo, tu, però... Risvegliati, Kirito! Giovane e Valoroso Eroe >>.

Con queste parole, Akihiko Kayaba sparì e il bizzarro Sogno del ragazzo, si concluse così. Erano circa le 7:00 del mattino e Asuna dormiva ancora, tenendo e stringendo la mano al suo Amato. Kirito, invece, dopo aver ascoltato le parole dello Scienziato in Sogno, stava cominciando a muoversi! Facendo quei movimenti tipici di quando ci si stava per svegliare, e riaprì lentamente gli occhi! Per prima cosa, sbattendo le palpebre, cercò di mettere a fuoco per capire dove fosse. Quando vide delle mura che andavano sul bianco e grigio e delle luci che sembravano incollate al soffitto, attraverso una sorta di lampada metallica rettangolare. Capendo che si trattava di una stanza di un ospedale. Era ancora un po' "assonnato" e "intontito", a causa del lungo sonno e per le persone che aveva visto, mentre "dormiva", che lo avevano incoraggiato a non mollare. Dandogli la forza di andare avanti e aiutandolo anche a riprendersi. Non capendo per quale motivo le avesse viste e sognate. Tanto che, con la mano sinistra, che era quella libera, si tenne la testa. Finché, a un tratto, sentì un qualcosa che gli stava stringendo la mano destra... Facendo un piccolo e leggero scatto, si diede la spinta necessaria per mettersi seduto. Notando una ragazza dai lunghi capelli castani dormirgli accanto e che gliela stava tenendo e stringendo. Ella gli sembrava molto familiare, poiché la conosceva molto bene. Lo Spadaccino Nero, quando la vide, non poté credere ai suoi occhi, era proprio la sua Asuna! Infatti, tutto a un tratto, gli vennero gli occhi lucidi, ma cercò di trattenere le lacrime che gli volevano scendere in quel preciso momento. Rimanendo a bocca aperta, perché non se l'aspettava che la sua Amata lo avesse ritrovato così in fretta. Pensando che, probabilmente, se lo aveva ritrovato lei, forse anche gli altri, avevano fatto lo stesso. Kazuto, comunque, dopo essersi ripreso dalla sorpresa, si mise ad osservare la sua Asuna, sorridendo. Iniziando, con la mano e il braccio che aveva liberi, a toccarle il viso e la testa. Compresi i suoi lunghi capelli, con delle carezze, quasi a sfiorarla. Il Lampo di Luce "percepì" quelle carezze e sfioramenti, ma sembrava non avesse intenzione di svegliarsi. Il ragazzo le sorrise e subito dopo, ci andò giù con la "ditata"! E qualcosa in lei si "smosse". Infatti, fece una piccola smorfia e riaprì lentamente gli occhi. Alzando lentamente la testa per vedere chi l'avesse svegliata, quando...

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