CAPITOLO 6

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Era ormai sera, il cielo buio era illuminato dalle stelle e nell’aria si udivano gli echi lontani delle civette appollaiate sui rami del bosco. Elena era in camera sua, sdraiata sul letto con il volto affondato nel cuscino. Piangeva e non riusciva a smettere. Si voltò verso la finestra quando la sua attenzione cadde su una piccola scatola sopra il suo armadio. Era illuminata dalla luce della luna che penetrava dalla finestra, come se essa volesse che Elena la aprisse, così si alzò dal letto e con l’aiuto di uno sgabello prese la scatola e l’adagiò sul letto. Tolse il coperchio e vide all’interno una pila di fotografie fatte quando era ancora una ragazzina.

<Cavolo, mi ero dimenticata di queste foto…ne sono passati di anni> disse la ragazza asciugandosi con il braccio le ultime lacrime che le scorrevano sulle gote.
Elena guardò le foto una ad una, narravano di momenti speciali che aveva passato insieme alle sue due migliori amiche, Alice e Marilena. Insieme a prendere un gelato, al lunapark, nel bosco mentre giocavano ad essere avventuriere in un mondo magico “Che fantasia che avevamo” pensò Elena lasciandosi scappare un sorriso. All’improvviso tra le innumerevoli foto, vide un selfie suo e di Michael. Elena prese la foto e si lasciò trasportare dai ricordi. Erano in gita con la scuola fuori da un castello sforzesco, i loro volti erano sorridenti e spensierati, trasmettevano felicità. Erano sereni, le loro vite erano ancora normali e se la godevano come tutti gli adolescenti della loro età.
Michael….” Pensò Elena cercando di trattenere le lacrime “Com’è potuto accadere tutto questo? Perché sei sparito? Se solo ci fossi tu qui con me in questo momento, forse mi daresti coraggio o mi tireresti su il morale con una delle tue pessime battute”.
Elena guardando la foto cominciò a pensare a tutti i bei momenti passati con Michael, alla loro amicizia che era svanita nel nulla e senza un vero significato. Michael era un'Ombra e aveva servito fino all'ultimo Shadow ma non era come le altre. Era una creatura malvagia solo all'apparenza, ma dentro di sè cercava solo la pace e avrebbe fatto di tutto pur di proteggere la sua amica Elena. Anche se questo avrebbe significato perdere la sua stessa vita. I due si amavano ma non ebbero il tempo di comprenderlo, finita la battaglia Michael era partito per Chicago, lo scontro a Roverworld gli aveva fatto perdere parte della memoria e sembrava che di Elena e delle Sciamane, non avesse più alcun ricordo. Non c'era nulla che lo legava così è partito senza troppe esitazioni.
"Non saresti orgoglioso di me se sapessi che mi sto tirando indietro alla proposta di andare su Roverworld e combattere contro il male, vero Michael? Sono diventata una codarda. ” Sussurrò la ragazza alzandosi e andando verso il grande specchio intero che aveva in un angolo della stanza. Si guardò intensamente, la sua folta chioma riccia le corniciava il volto rigato dalle lacrime. “Che mi succede? Io non sono mai stata così. Una volta mi piaceva il pericolo, l’avventura e il dovermi mettere in gioco. Perché proprio adesso mi devo tirare indietro? Forse è perché ho provato davvero cosa significa perdere qualcuno e non voglio riviverlo...” Elena si stropicciò gli occhi e tornò sul letto, prese in mano la fotografia. I suoi occhi erano fissi su quelli dell’amico e iniziò a pensare a tutto quello che le stava accadendo.
< È vero, ho perso qualcuno e si, è stato molto doloroso. Non voglio che riaccada, ma non posso smettere di mettermi in gioco solo per paura. Devo combattere e tentare, devo stare vicino alle mie amiche>.
Elena si alzò dal letto e si diresse verso la finestra, stringeva tra le mani la foto e fissava la pallida luna.
< Comunque vada questa storia, qualsiasi sia la sorte che attenderà a me e le mie amiche, noi ci batteremo per il bene del nostro mondo e di Roverworld. È una promessa Michael, mi batterò per te >.
Gli occhi di Elena sembravano infuocati, il loro color nocciola aveva assunto dei toni rossastri. Decise di spedire la foto a Michael con una lettera d'addio, nel caso in cui non sarebbe più ritornata. Michael doveva ricordarsi di lei, della loro amicizia. Doveva sapere quanto gli mancava e quanto è stato importante per lei. Preparata la busta da imbucare, Elena prese il cellulare e scrisse alle due amiche di vedersi l'indomani a casa sua, dopodiché si coricò sul letto. Si addormentò fiera di se stessa, fiera della determinazione che aveva ritrovato. Bastava scavare sotto la brace che le aveva ricoperto il  cuore per far riaccendere in lei la fiamma del coraggio.

L'arrivo delle Sciamane: La Rinascita (Sequel)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora