CAPITOLO 9

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Arrivò presto sera e i quattro decisero di recarsi nella piazza principale, l'imminente festa stava per iniziare. Una volta arrivati, la piazza era piena di bancarelle che offrivano squisitezze di ogni tipo, le decorazioni erano appese alle mura delle case e illuminavano l'ambiente. Le voci degli abitanti, sia grandi che piccini, riempivano la piazza, accompagnate dalla musica suonata da un gruppetto molto affiatato. Non appena si accorsero di loro vennero circondate dai cittadini che le accolsero con molto affetto, abbracciandole e sfoggiando grandi sorrisi. Improvvisamente arrivò un'anziana e tenera signora che invitò le amiche ad accomodarsi ad un tavolino, offrì loro una bevanda calda e dei biscotti. Phill iniziò a spiegare gli ingredienti di tutte le pietanze presenti quella sera, ammaliando sempre di più Alice. I due si scambiarono sguardi flirtanti e lui non smise di giocherellare con i suoi ciuffetti biondi, mentre Marilena ed Elena si guardarono un po' imbarazzate. Marilena sussurrò ad Elena

< Forse dovremmo lasciarli soli, ormai sembrano due piccioncini >

Improvvisamente si udirono delle trombe provenire dalla scalinata del castello, il portone si aprì e da li uscì lei, la maestosa e magnifica Regina Earth. Indossava un vestito di seta verde acqua con dei scintillanti gioielli di cristallo. Dietro sua maestà c'erano le tre Sciamane, Ice, Eva e Fiamma. Tutto il popolo sembrò essersi pietrificato alla loro vista e i loro occhi erano fissi su di loro. Scesero con eleganza le scale mentre sorridevano e salutavano con grazia i paesani. All'improvviso un bambino alle prese nell'inseguimento del suo piccolo amico pipistrello, inciampò proprio ai piedi della Regina. Lei lo guardò con uno sguardo pieno d'amore, gli sorrise e lo prese in braccio. Erano proprio questi piccoli gesti a rendere Earth una regina amata e ammirata da tutti. La donna salì su un piccolo palco nella piazza e disse:

< Miei cittadini, questa sera siamo qui riuniti per celebrare l'arrivo delle tre umane. Non voglio intrattenervi ancora, via alle danze e al divertimento!>

La piccola banda di musicisti incominciò a suonare un motivetto incalzante e tutti iniziarono a danzare. Elena e Marilena si guardarono e senza pensarci due volte, si catapultarono in pista, lasciando Phill e Alice ad amoreggiare al tavolino. Le due non conoscendo i passi, cercarono di seguire gli altri, pestando qualche piede ogni tanto. Pian piano presero il ritmo e si unirono in un gigantesco ballo di gruppo, dove si iniziava ballando in coppia per poi scambiare il proprio compagno dopo una serie di giravolte, saltelli e battiti di mani a ritmo di musica. La serata volò tra risate, balli, chiacchere e nuove amicizie, mentre Phill e Alice erano sempre più uniti. Earth improvvisamente si alzò dal suo trono e richiamò l'attenzione delle persone, battendo un cucchiaino sul bicchiere.

< Miei cari, brindiamo alle tre umane che hanno coraggiosamente accettato di aiutarci nel combattere le forze del male. Innalziamo i calici al cielo in nome di Alice, Elena e Marilena! >

Il popolo sollevò i bicchieri al cielo e gridarono di gioia, mentre le tre ragazze  in silenzio, osservarono il mare di persone brindare a loro nome. Erano tutti li, si fidavano di loro e in esse riponevano fiducia. Alice guardò le amiche e disse:

< Ragazze, dobbiamo farcela...>

< Si... per forza> esclamò Marilena, guardando con occhi lucidi un gruppo di bambini che giocavano felici

< ...dobbiamo farlo per tutti loro, per le loro vite...>

<..e per coloro che amiamo e che abbiamo lasciato a casa.> finì Elena, guardando il cielo.

La serata si concluse così, tra brindisi e balli, e arrivò il momento di andare a riposare. Le Sciamane diedero la buonanotte al popolo e si recarono nelle loro stanze per riposare insieme ad Earth, mentre le tre umane aiutarono alcune famiglie a mettere in ordine e pulire la piazza. Mentre Marilena stava scopando via delle cartacce, una bambina si avvicinò a lei e le tirò la gonna.

< Ehi, da grande vorrei essere coraggiosa come te! Tu e le tue amiche avete salvato la mia mamma e il mio papà e so che anche questa volta ce la farete!>

Marilena si inginocchiò e le accarezzò la testolina

< Non preoccuparti piccolina, ce la faremo...>

La bimba sorrise e le lasciò sulle ginocchia un sassolino a forma di cuore, Marilena lo prese e lo tenne con sé. Una volta finito di sistemare, le tre amiche e Phill ritornarono al castello. Il ragazzo le accompagnò fino alle stanze e salutò Alice baciandole la mano e augurandole sogni d'oro. La ragazza volteggiò nella stanza per poi cadere sul letto di faccia.

< Qua qualcuno è cotto come una pera...> ridacchiò Elena insieme a Marilena.

Le due si recarono sulla terrazza della loro stanza condivisa e si sedettero su sdraio bianchi perlati.

Elena portò con se il tomo antico riguardante la Lancia di fuoco e iniziò a sfogliarlo

< Sono un sacco di pagine, dobbiamo metterci al lavoro il prima possibile se vogliamo partire tra pochi giorni> esclamò cercando di codificare una pagina usurata.

< Ho portato in stanza anche i volumi riguardanti le altre armi, sono sui vostri letti> continuò

<Grazie Ele> rispose l'amica intenta ad osservare le stelle.

< Questo posto è magnifico, sarebbe bello essere qui ma in veste da turista> disse Marilena

< Già, almeno non ci verrebbe incaricato di salvare non uno ma ben due mondi...io dico che finita la storia, ci meritiamo una bella vacanza> rispose l'amica

Alice intanto era seduta alla scrivania e si pettinava davanti ad uno specchio, canticchiava e sembrava felice.

< Sempre se la nostra bella Raperonzolo vorrà tornare a casa> disse Marilena alzando la voce, per farsi sentire di proposito da Alice ma l'amica era persa nel mondo dei sogni.

Elena ridacchiò e ripose lo sguardo sulle pagine ingiallite del libro.

< Cavolo, qua dice che per possedere le armi bisogna entrare in contatto con il suo elemento. Che vorrà dire? Non abbiamo più alcun potere> disse Elena preoccupata

< Hai ragione ma sono quasi sicura che questi tatuaggi rimasti incisi sulle nostre braccia,ci torneranno utili...> disse Marilena guardandosi il cristallo di ghiaccio sul suo braccio.

Elena chiuse il libro e si avvicinò alla ringhiera in pietra della terrazza, raggiunta poi da Marilena e Alice.

< Chi sarà il nemico? Che Shadow non sia morto davvero?> chiese Elena

< Non lo so ma ho idea che molto presto avremo l'onore di conoscere il nostro avversario> rispose Alice.  

Le tre rimasero in silenzio per molto tempo, pensarono al loro destino e al momento in cui partire alla conquista delle tre armi. Si limitarono ad assaporare il profumo dei ciliegi in fiore del cortile e ascoltare il canto dei gufi della pineta. Una leggera brezza accarezzava il loro volto, come se lo stesso vento le stesse consolando.


Lontano da loro, in una torre del castello sopraelevata, le tre sciamane le stavano osservando

< Saranno davvero in grado di aiutarci?> disse Fiamma dubbiosa

Eva scosse la testa e rispose:

< Lo sono, dobbiamo dar loro fiducia. Hanno già padroneggiato i nostri elementi, non sono inesperte >

< Si ma non sono Sciamane! Sono tre mortali che rischiano di morire ogni minuto che passano qui. Phill mi ha detto dell'incidente al Giardino Fatato...> sbottò Fiamma.

<Eppure> disse una voce proveniente dietro di loro

<sono più simili a voi di quanto pensiate>

Era Phill,

Le tre lo guardarono confuse

< Si vogliono bene e tra loro c'è un legame più forte di qualsiasi incantesimo. Finchè staranno insieme, si daranno la forza necessaria per andare avanti...> continuò Phill

< E perchè dovrebbero somigliarci?> chiese Eva

< Perchè sono unite proprio come voi tre e lo saranno fino alla fine> concluse Phill, per poi uscire dalla stanza.

Le tre Sciamane rimasero in silenzio  ad osservare fuori dalla finestra, l'una accanto all'altra, fino alle prime luci dell'alba

L'arrivo delle Sciamane: La Rinascita (Sequel)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora