CAPITOLO 7

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Delle tre amiche e di Phill non ci fu più nessuna traccia. Le profondità del lago li aveva inghiottiti.

Il passaggio che si era aperto nel Lago delle Tre Terre sul mondo umano era collegato con il portale antico del Regno di Roverworld. Circolavano numerose leggende sul suo conto, si pensava fosse stato forgiato dagli elfi che dominarono quelle terre tempo fa mentre ai più piccini veniva raccontato che, chi si avvicinava troppo, veniva portato in un mondo pericoloso senza fare più ritorno. Quel giorno il portale si attivò, da esso scaturì una luce violacea da cui uscirono Elena, Marilena, Alice e Phill. Erano sconvolte e smarrite. Il loro silenzio venne interrotto da Phill che disse:

<Beh che dire...benvenute a Roverworld, ragazze> ponendosi davanti a loro e accennando un inchino d'accoglienza.

Le ragazze ammutolite non facevano che guardarsi in giro, ovunque posassero l'occhio trovavano qualcosa di magnifico e magico. Il portale da cui erano uscite si era disattivato, esso era di marmo con una pianta di edera che percorreva l'intera arcata. Si trovavano su una collina, dietro di loro dominavano dei giganti di pietra: una catena di montagne innevate altissime che sembravano proteggere la vallata principale. Il sole caldo illuminava gli strati di neve sulle creste rocciose che, così, sembravano ricoperte di diamanti. Attorno a loro c'erano foreste di abeti verde smeraldo, i loro aghi erano scossi dal vento e dalle loro fronde spiccavano il volo uccellini colorati. Davanti a loro si estendeva una vallata fiorita, un grande lago rifletteva mandrie di unicorni alati che si abbeveravano alle sue sponde. La superficie era smossa da una piccola cascatella, il cui suono era appena percepibile. Aldilà delle mandrie selvagge e del lago, si ergeva su una cresta rocciosa un castello bianco perla. Alle ragazze sembrava di essere finite in uno di quei film fantasy o universi magici, non credevano ai loro occhi. Marilena si accovacciò a terra e prese un filo d'erba, come se volesse constatare che tutto quello che stavano vedendo, odorando e sentendo fosse vero. Alice teneva gli occhi chiusi, facendosi cullare dalla brezza fresca e indomita che le travolgeva. Mentre le tre erano prese a godersi il panorama mozzafiato, qualcuno le riportò coi piedi per terra:

<Yooo ragazze! Yoooo! >

<Cos...Erik, volevo dire Phill...da quando uno sciamano usa termini come "Yooo"?> domandò Alice cercando di trattenere una risata.

<Non lo so, ma sento sempre voi umani dire 'Yo'. Sembra, come dite voi? Ah si, figo....si è proprio figo> rispose Erik con tono fiero.

<Invece quante parolacce sai? Così posso insegn...> disse Elena che venne interrotta da Marilena <Ele non cominciare a dire stupidate, siamo qui per un motivo importante e serio, quindi concentriamoci>

<Va bene capo> rispose Elena alzando le spalle.

Phill fece segno alle ragazze di seguirlo e nel tragitto fino alla piazza principale di Roverworld, si improvvisò come cicerone. Ad ogni specie di pianta e animale, si fermava e spiegava la sua origine con tono entusiasta, come se avesse fatto ciò da tutta la vita. Una volta arrivate in piazza, il caos che regnava poco prima del loro arrivo calò e tutte le persone presenti si immobilizzarono a guardare i visi confusi delle tre ragazze. La prima persona presente in quella piazza si inginocchiò in silenzio, seguita poi da tutti gli altri abitanti, dai più giovani ai più anziani. Gli occhi di queste persone mostravano gioia e speranza nel vedere l'arrivo di coloro che gli avevano salvato la vita in passato e che erano tornate di nuovo li in loro aiuto.

Le ragazze camminarono insieme a Phill lungo la piazza, guardando tutta la gente che si inginocchiava al loro passaggio. Solo da questo piccolo ma grande gesto, le tre amiche capirono quanto fossero considerate importanti per tutti gli abitanti del Regno. Le tre amiche cominciarono a salire una grande rampa di gradini in pietra che portava al castello perlato visto al loro arrivo. Ai lati di ogni gradino si trovavano degli uomini robusti con il busto scoperto. Su esso erano incisi degli strani segni runici che le ragazze avevano già visto. Erano identici ai simboli che avevano sul loro braccio. Indossavano una gonna color porpora con dei ricami dorati, dei sandali di cuoio, impugnavano con forza una lancia argentata e molto affilata e portavano al collo un corno d'avorio. Phill, vedendo i volti confusi delle amiche, spiega loro sottovoce che essi sono i 'Visionari' del Regno. Proteggono il castello e i confini di Roverworld. Sono chiamati così proprio perché riescono a percepire grazie a delle visioni confuse l'arrivo di forze nemiche. Le ragazze continuarono a salire i gradini fino a quando, alzando lo sguardo verso la cima, videro davanti al portone dorato del castello tre figure femminili alte e snelle. Emanavano una forte aura, sembravano essere molto potenti, sicuramente non erano semplici cittadine. Phill glielo suggerì sottovoce ma le tre amiche le riconobbero subito: erano le tre Sciamane. Alice, Elena e Marilena arrivarono in cima alle scale e si fermarono dinanzi a loro. Ice, l'indomabile e coraggiosa Sciamana del ghiaccio; Fiamma, l'irrascibile e determintata Sciamana del fuoco ed Eva, la dolce e risoluta Sciamana dell'aria.

L'arrivo delle Sciamane: La Rinascita (Sequel)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora