Mentre la luce mi inondava come una copiosa pioggia estiva il mio corpo,come dopo essere stato colpito da un fulmine,danzava...
Ero come un'onda che nasceva dalla punta delle dita e attraversava il mio petto e poi via, sempre più su...le mie mani desideravano il cielo...
Mi hai preso la mano...il tuo sguardo era immobile e con mille coltelli hai trafitto ogni angolo di ciò che sentivo...
E dentro questo involucro la tauromachia si estendeva ad ogni pensiero...ogni cellula...di me stesso...
Sono l'occhio del ciclone in mezzo a tante tempeste...dentro il mio involucro le correnti ascensionali di pensieri e parole non hanno fine...
La mia consapevolezza di non far parte del tuo mondo si erge ineluttabile sulle mie spalle...come il cielo di Atlante...
Secondi che si imprimono nella memoria come tatuaggi dolceamari destinati a metterti per sempre di fronte ad uno specchio in cui vuoi guardare...
Tu non eri lì per me e non lo sarai mai...
Ma io amo...
Sono condannato ad amare...

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...Ho risposto con una canzone d'amore...
Poetry...slam poetry di un ragazzo italiano trapiantato in Malesia per amore...per cantare,per scrivere,per amare...incondizionatamente...