Capitolo 2.

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Ma che cazzo ho detto. Adesso si che ho tutta l'attenzione della classe!

"Non l'avrei mai detto..sai, ma può essere molto educativo e interessante, io rispetto molto la divisa" asserisce il professore
"Beh.. sto ancora valutando, però è sul podio delle decisioni." non è vero un cazzo, non l'ho mai neanche pensato, io voglio solo il diploma e andarmene a fanculo chissà dove.

Suona la campanella dell'intervallo e finalmente posso sgranchirmi le gambe dopo due ore di letteratura. Ma mai cantare vittoria! Il pericolo è sempre dietro l'angolo.
"E così.. vorresti entrare nelle forze armate..?" è Giorgia, la troia, più troia che più troia non si può.
"Non lo so, che ti frega?"
"Macché, niente. Però non lo sai che le psicopatiche non le accettano?"
"Ma tu devi rompermi i coglioni già dal primo giorno?!"lei ride e mi spintona.. eh no eh!
"Non dovevi.." mi invita a nozze praticamente. La spintono anch'io, ancora più forte, tanto da farle perdere l'equilibrio e cadere a culo a terra.
" MARELLI! CHE COSA CI FA GIORGIA A TERRA?"
"Avrà visto du euri prof" interrompe Filippo, facendo ridere tutti tranne che il professore, ancor meno Giorgia, ancor meno me.
"Ti sei appena guadagnata un'ora di punizione"

La professoressa Corti non ha mai avuto un debole per me.. ma avrebbe almeno potuto chiedere spiegazioni prima di mandarmi ai lavori forzati!

Giorgia mi guarda con un sorriso soddisfatto e quasi vorrei piantarle un calcio in mezzo alle gambe. Respingo la forte tentazione e mi dirigo verso l'ufficio del vicepreside, dove ci sono seduti altri due ragazzi.
"Buongiorno.."
"Buongiorno. Tu sei?"
"Marelli Adriana, 5A, mi ha mandata la professoressa Corti" sentendo quel cognome il vicepreside fa un sorriso sotto il baffo
"Sei la quinta persona che manda in punizione la professoressa Corti questa settimana, purtroppo quella donna non ha la minima tolleranza" lì per lì sorrido anch'io, per poi accomodarmi vicino agli altri due ragazzi.
"Ciao, io sono Rico, in realtà mi chiamo Federico, ma Rico mi da un tocco più esotico! Prima volta, vero? Io ormai vengo qui almeno un paio di volte l'anno, sarà che mi adorano tutti qui! Salve professoressa Lita!" con un sorriso la professoressa ricambia il saluto
"Si.. io sono-"
"Adriana, abbiamo sentito. Ora zitti. Sto cercando di ascoltare quello che dicono gli insegnanti a mia mamma nell'altra sala." Rico fa una smorfia tra lo scocciato e il divertito
"Devi sapere che i suoi professori credono che lui sia una specie di satanista convinto, un possibile serial killer, di quelli che fanno i riti con gli animali-"
"Cazzo Rì, voi chiude quel cesso?!" i genitori escono e guardano scioccati il figlio, ma scioccati per ciò che hanno detto quei professori..
"Gianni, tranquillo, avrà smesso di prendere gli psicofarmaci..tu assecondalo, ora dobbiamo tornare in ufficio." la mamma lo saluta e va via
"Piacere comunque, Giovanni. Prima che tu me lo chieda, pensano che io sia un po' spostato solo perché me ne sto in disparte, e non seguo molto le regole, poi per quanto riguarda il fatto del satanista.. beh.. ho solo inciso una stella sul banco, l'ho coperta di bianchetto e poi le ho dato fuoco.. adesso sono diventato il diavolo per loro."
"Ti capisco, mi credono psicopatica in classe mia per lo stesso motivo.. no aspetta! Non ho inciso nulla da nessuna parte, però non sono proprio il ritratto della simpatia, ecco. Ma la verità è che-"
"Che quelle persone fanno schifo, non ti capiscono neanche per sbaglio." mi interrompe Rico
"Si, esatto.. è proprio così che mi sento."
"Benvenuta nel club, ti stavamo aspettando, sai com'è .. tre è il numero perfetto!" esclama Giovanni.

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