♡_Una sorpresa incandescente

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Dopo essermi fatta una doccia, mi accascio sul letto come un sacco di patate, sentendo ancora la stanchezza della notte prima pervadermi. L'aria che esce dalla finestra mi sfiora il viso, stiamo nel bel mezzo di dicembre e io mi ostino a fare cose come se fossimo ad agosto. Inizio a rabbrividire, subito dopo mi avvicino alla finestra per chiuderla. Mi blocco quando lo vedo dall'altra parte. Fino ad oggi non me ne ero minimamente accorta, ma la finestra di camera mia coincide con la finestra della camera di Kennisor. Infondo abita affianco, penso. Quanto sono sbatata per non arrivare a cose così ovvie?
In quell' istante comparare proprio lui, girato di spalle mentre si toglie la camicia...
Cavoli.
Arrosisco e mi ritraggo a quella vista, pensando alla mattinata passata in sua compagnia. Che cosa mi fai Mark Kennisor.
Mi impongo mentalmente di non pensare a lui che si sta spogliando in bella vista, ma a mia madre che manco una chiamata mi ha fatto fino ad ora: per chiedermi se stavo bene o cose di questo tipo. Decido di non chiamarla, indispettita da questo suo atteggiamento. Tornerà stasera come se non fosse successo nulla, ma io pretendo di sapere dove a dormito e, se davvero ha un amica qui me la deve presentare, perché io sono ancora titubante sulla questione.
In mente si faceva avanti l'ipotesi di un altro uomo nella sua vita, però non poteva essere così stupida da conoscere subito un uomo e andarci a letto, dopo tutte le esperienze passate, perché continuava ancora a comportarsi in questo modo?
I miei pensieri vengono interrotti dalla suoneria del mio cellulare, lo prendo velocemente dalla mia tasca.
"Ho litigato con mia mamma, vengo a stare da te." Leggo ad alta voce senza pensarci, due secondi dopo bussano al campanello.
"Che cosa?" Dico, mentre di fretta mi appresto a scendere le scale.
Non faccio in tempo a guardare dallo spioncino che il campanello risuona di nuovo, ma in maniera frenetica.
"Fa un cazzo di freddo, vuoi aprire o devo prima diventare un polaretto?"
Mi sorprendo al suono della sua voce. Apro la porta, mentre un paio di braccia mi stringono forte a se "Mi sei mancata tantissimo Ciliegina"
Mi stacco da questo caloroso abbraccio per guardare la ragazza di fronte a me, con cui ho condiviso tutti i momenti più tristi e più belli della mia vita "Che cosa ci fai tu qui?
Mi sono appena trasferita da un paio di giorni, non ci vediamo da un settimana. Ma la cosa importante è..."
Prima che potessi continuare con il mio interrogatorio mi precede "Dammi un pigiama caldo e qualcosa da mangiare e poi ti spiego tutto".
La squadro ancora per qualche minuto "Tua madre sà che sei a 6 ore di distanza da lei? Sai che sei qui?"
Lily si dirige come se fosse casa sua nella cucina "Il mio sesto senso non sbaglia mai" dice, mentre inizia a scavare nei mobili per trovare qualcosa di buono da mettere sotto i denti.
"Mi rispondi?" Mi avvicino a lei, togliendole di mano la nutella che aveva spontaneamente preso dal frigo.
"Ridammi la nutella!" Mi guarda in cagnesco, io la guardo a mia volta con occhi di sfida "Parla o non ti do nulla, ti lascio morire di freddo e fame" le dico molto lentamente, cercando di farla spaventare.
Lily sostiene il mio sguardo per un pò, poi dopo si arrende e sbuffa "Non pensavo fossi diventata multimiliardaria. Azz! Che casa!" Dice guardandosi intorno.
"Lily!" La riproverò sedendomi di fronte a lei "O parli o ti caccio fuori da questa casa, non ti farò neanche utilizzare la spa" la minacciò.
I suoi occhi in quel momento si illuminano "Hai una chee??"
"Parla!"
Non ho una spa, questa mia piccola bugia é un mezzo utile per il mio scopo: voglio sapere la verità.
Si guarda le mani in difficoltà, poi mi guarda seria "Non mi interrompere e ad una sola domanda non ti dico più nulla"
Faccio segno con la testa di aver intuito e la incito ad iniziare.
"Ho avuto una bella discussione con mia madre"
"Questo l'avevo intuito" mi fulmina con lo sguardo e io resto in silenzio, per il momento.
"Ha trovato un pacco di preservativi nel mio zaino e ha iniziato ad urlare. Sai com'è fatta mia madre, con tutte le sue regole e la disciplina"
Io rimango sbalordita "L'hai fatto??"
Lily diventa rossa come un peperone "No te l'avrei detto, mi avranno fatto qualche scherzo mettendo quegli "aggeggi" nel mio zaino"
Mi rendo conto di star trattenendo il respiro, dopo la rivelazione mi rilasso visibilmente "Gli e lo hai detto a tua madre?
"Gli ho detto quello che gli dico sempre, che faccio ciò che voglio."
La guardo stupita "Ma se non hai neanche fatto nulla, che ci voleva a dirgli la verità?"
Lily si alza e mi prende di mano la nutella "La verità è che io sono maggiorenne e posso fare quello che mi va, e se pure fosse vero? Crede davvero che io aspetteró il matrimonio per farlo?"
Non rispondo non potendole dare torto, la madre di Lily è sempre stata una donna severa, ha sempre trattato la figlia come una bambina di 10 anni. Ricordo ancora che il giorno del diciottesimo compleanno di Lily non voleva che lei bevesse un bicchiere di champagne dopo la torta, in tutta risposta Lily appena andata via la madre si scoló le migliori bottiglie di alcool. Quell'ubriacata fu epica, stette per due giorni al letto dicendo alla madre di avere l'influenza, mentre lei a tutti i costi voleva farle prendere una tachipirina per curarla.
Rido al sol pensiero.
"Hai da accendere?" Mi chiede Lily, mentre poggia il cucchiaio sporco dentro il barattolo di nutella.
"Non fumo lo sai, però dentro un mobile dovrebbe starci un accendi -gas"
Per un pò la vedo smanettare tra i cassetti alla ricerca dell'incendino, mentre io la osservo da dietro.
I capelli erano sempre i soliti: rossi come il fuoco e ricci come i miei. Quando eravamo piccole ci chiamavano "le sorelle riccioline", ho sempre odiato quel nomignolo. Come sempre non era ingrassata di un minimo, con tutto quello che mangiava doveva essere una "botte", invece aveva un corpo che avrebbe fatto invidia a qualsiasi modella.
"Trovato" Lily prende l'accendi-gas e, accendendo la sigaretta, si avvicina alla finestra per fumare "Alla fine a mia madre gli ho detto che venivo da te, altrimenti avrebbe denunciato la mia scomparsa alla polizia. Penso abbia anche chiamato tua madre per avvisarla"
Annuisco sovrappensiero: l'immagine di me a casa di Kennisor, di lui che mi aiutava e che cercava di baciarmi non voleva andarsene dalla mia testa. Continuavo a pensare a cosa sarebbe successo se non mi fossi tirata indietro? L'avrei baciato?
Ovvio.
Al solo pensiero divento rossa come un pomodoro.
"Stai andando a fuoco per caso?" Ride Lily, alla vista del colorito che avrà preso il mio viso.
"Sai" continua la mia amica avvicinandosi a me "Stamattina prima di bussarti ho visto un fusto stupendo affianco casa tua"
Mi blocco "Capelli neri? Occhi Blu?"
Lily annuisce sognante, poi mi guarda incuriosita "Signorina Cherry lei lo conosce?"
Rido vedendo la sua faccia scrutarmi "Certo. Stamattina stavamo per baciarci"
"Voglio sapere tutto subito, poi quella che non parla sarei io" protesta sdegnata.
Alzo le mani in segno di resa, dopo anni ho capito che è impossibile nasconderle qualcosa "Okay, okay, ma non urlare"
Mi aspettano delle belle orette in cui Lily mi interroga stile polizziotta. Faccio un profondo respiro e inizio a raccontarle di tutto quello che era accaduto dal primo giorno che ero arrivata in questa casa.

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"È enorme, beata te! Dove vivo io non ci sono centri commerciali così grandi!!"
Ammonisco Lily con uno sguardo. Sta urlando da quando siamo entrate qui dentro e tutte le persone che passano non fanno altro che mandarci occhiatine negative, siamo in un luogo pubblico non può comportarsi in questo modo.
"Guarda che neanche io sono mai venuta qui, da pochi giorni vivo in questo luogo, ma non sto reagendo come stai reagendo tu." Le dico con tono duro.
"Quanto intendi rimanere?"
"Uaoo!" urla Lily avvicinandosi ad una vetrina di una negozio, senza neppure tener conto del fatto che le avessi fatto una domanda.
"È stupendo questo vestito!" Dice guardando con occhi sognanti un abito lilla luccicante su un manichino.
"Costa anche un botto" rifletto vedendo il cartellino sotto il manichino.
"Forse dovremmo aspirare ad abiti più per il nostro livello economico" le faccio notare.
"Ma non sei diventata ricca? Vivi in quella regia ormai. Regina Ciliegina ti dovrei chiamare" ride Lily.
Questo suo "umorismo" non mi era per nulla mancato. Odio quando mi chiama con quel soprannome, lei lo sa da 18 anni ma lo continua a fare.
"Ah ah ah ah. Simpatica." Ironizzo allontanandomi da lei.
"Dove vai" urla lei rincorrendomi.
"A comprarti qualcosa di dolce, così diventi più simpatica"
Lily ride, poi si mette davanti a me d'improvviso e mi abbraccia nel bel mezzo del centro commerciale.
"Ti voglio bene" mi sussurra tra i miei
capelli, mentre il suo profumo di fragola mi pervade. Questi momenti, anche se da lei ero stata distante solo pochi giorni, mi erano mancati.
"Se non mi chiami più Ciliegina forse, anche io ti voglio bene" le accarezzo i capelli.
"Non posso stare neanche un giorno lontana da te che già mi manchi" mi sussurra.
Io è Lily siamo amiche da anni, abbiamo vissuto insieme tutte le sofferenze che sono capitate nella nostra vita, non è il primo trasferimento per cui abbiamo dovuto allontanarci, ma ogni volta é sempre così doloroso. Nella cittadina in cui vivevo prima lei era a poche ore da me, adesso siamo davvero molto lontane. So per certo peró, che nessuna distanza potrà mai separarci se saremo vicine con il cuore.
"Non sapevo che fossi bisex" mi stacco da Lily e guardo il ragazzo comparso di fronte a me.
"Ciao Connor" gli faccio segno con la mano. Lui mi concede un sorriso in risposta.
Le immagini confuse di lui e Serena mi balenano in mente: la sua mano sul sedere di lei, lei che gli bacia il collo. Degludisco disgustata da quelle immagini.
"Che buon vento ti porta qui da solo?"
"Devo prendere una cosa e poi me ne vado" mi dice squadrandomi a fondo.
Strano.
Lo osservo più attentamente: è un figo da paura, però non é il mio tipo. Il viso é perfettamente squadrato e i muscoli s'intravedono dalla maglietta invernale aderente.
Di sottecchi guardo Lily e la trovo a fissare con malizia il ragazzo di fronte a noi, e chi non lo farebbe, é un Dio greco. Dopo le darò la spiacevole notizia che è impegnato, o almeno penso.
"Non penso Mark sapesse di questa tua duplice sessualità" questa frase cattura la mia attenzione.
"Cosa c'entra Mark?" Gli rivolgo uno sguardo stranito, il solo pronunciare il suo nome cattura la mia attenzione.
Cosa mi fai Mark Kennisor-parte mille.
"Non stiamo insieme" butta fuori Lily diventando rossa come un peperone, ma non faccio molto caso a lei presa dalle parole di Blade.
"Non sono io che sono andato a letto con Kennisor"
"Cosa?" Ripetiamo io e Lily all'unisolo. La mia amica mi guarda stupida "Io non sono andata a letto con nessuno, chi ti ha detto una cosa del genere?" grido nervosa.
Mi blocco e rifletto.
"Biondina se ti da fastidio che lo dico in giro allora non lo farò" alza le mani Connor ridendo.
"Non è uno scherzo, chi te lo ha detto?" Minacciò Connor con lo sguardo.
"Cherry sta calma" mi dice Lily cercando di spegnere il fuoco che arde dentro di me.
"Io..." Il fighetto davanti a me, quasi sorpreso della mia ira, cerca di parlare, ma io non gli dò il tempo di farlo.
Sono rossa come un peperone, ho i pugni chiusi. Toccare la mia verginità è sicuramente un passo falso che non permetto a nessuno. Chiunque sia stato brucerà nel fuoco che arde dentro di me.
Uno spiraglio di luce si fa strada nella mia mente. Affero Lily per un braccio, lasciando lo stoccafisso imbambolato a guardarmi, sorpreso dalla mia reazione. Trascino la mia migliore amica fuori dal centro commerciale.
Mark Kennisor mi prenderò una vendetta con i fiocchi. Hai vinto una battaglia, ma la guerra non é ancora finita.
"Cherry " Lily mi tira per un braccio, la guardo puntando i miei occhi su di lei "Devo andare a menare di botte quel presuntuoso del mio vicino, cosa c'è?"
Quando tu sei "scappata via" il ragazzo mi ha detto una cosa, questo prima che ti coressi dietro.
"Cosa?" La intimo di muoversi. Sono furiosa e la mia vendetta non può aspettare neanche un secondo.
"Mi ha detto: fai in modo che non lo sappia Serena."
"Che Cosa?" La guardo stranita.
"Dimmi la verità, avete fatto sesso?"
"No." Le dico nervosa.
"Ti credo, ti credo. Ma chi sarebbe questa Serena?"

Le parole di Lily non mi arrivano più, la sua voce mi sembra così lontana, mentre mille pensieri cercano di farsi ordine nella mia testa.
Girava la voce che avessi avuto un rapporto con Mark, inoltre Serena non l'avrebbe dovuto sapere.
Perché?
Cosa c'entrava Serena Tomson con Mark Kennisor?

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