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Nanny riempì alcuni piatti che poi mise sul tavolo.

Pochi minuti dopo arrivarono alcuni ragazzini.

Un paio sui dieci, forse dodici anni, e un paio più piccoli.

Entrambe le coppie erano gemelli. I più grandi erano dei Beta, i più piccoli due Alpha che bisticciavano.

Alla loro entrata, non si resero conto subito dell'ospite, ma tutti e quattro si silenziarono di botto vedendo il giovane.

-Educazione ragazzi! Presentatevi!- Disse loro minacciandoli con un mestolo di legno la donna.

-Io sono Stean, il mio gemello Taylor, abbiamo quasi dodici anni...- Disse uno dei due andandosi poi a sedere con il fratello, al tavolo.

-Io sono Dean, lui è...-

-Lo dico da me!- Lo interruppe l'altro. -Io sono Robert, ma puoi chiamarmi Roby, dolcezza!-

Ci fu una risatina generale, meno che da Nanny che alzò il mestolo, dando un colpo in testa al piccolo, facendo scoppiare a ridere gli altri.

-Abbiamo otto anni e mezzo...- Continuò il primo, mentre Roby si massaggiava la testa.

-Sei un Omega?- Chiese Stean.

Tutti guardarono il ventre arrotondato.

-Ok, domanda stupida!- Si rispose solo.

-Come sei arrivato qui?- Chiese il gemello fissandolo con profondità.

-Ragazzi... la colazione!- Li riprese Nanny, nessuno fiatò iniziando a mangiare.

Willy si mise seduto accanto a Riu. Aiutava i più piccoli a tagliuzzargli la pancetta.

Riu guardò quei ragazzi, e la donna, che continuava a cucinare.

Mangiò di gusto, sentendosi finalmente meglio, erano tre giorni, o forse quattro che non riusciva a mangiare.

Nanny lo guardò per come aveva ripulito il piatto, e gli versò altre due fette di pancetta e un'altra dose abbondante di uova strapazzate.

Per qualche momento si vergognò, vedendo che i ragazzi lo fissavano.

Poi mangiò e finì il piatto.

Posando una mano sul ventre e sorridendo divertito.

-Ha il singhiozzo...- Mormorò pianissimo.

I giovani si alzarono veloci correndo con le mani per sentire quella cosa strana.

-Uno alla volta...- Ringhiò Willy fissandoli e mostrando loro la mano. -Cosa ci ha detto Nanny?-

I giovani si bloccarono, si misero in fila e chiesero il permesso.

Riu sorrise, prese le loro manine e le posò sul ventte nel punto in cui si sentiva il piccolo sbattere.

Ridacchiavano tutti.

-Posso?- Chiese Nanny.

Riu le prese la mano e la posò nel punto.

La vide ridacchiare come i bambini.

Poi senza pensarci, prese anche la mano di Willy, e la posò sullo stesso punto.

Quando alzò lo sguardo, lo vide con lo sguardo serio.

Mentre lui arrossiva fino alla punta dei capelli.

I bambini erano corsi fuori dalla cucina.

Lentamente l'Alpha ritirò la mano.

Poi si alzò di scatto. -Nanny puoi sistemargli la stanza degli ospiti? Vado al lavoro...-

La donna annuì e lui si dileguò.

Riu guardò la donna.

-Ho... fatto qualcosa di... sbagliato?-

Nanny gli sorrise sorniona.

-No, niente di sbagliato piccolo. Ma Willy è un po' rude, anche se in lui c'è molto più di quel che sembra...-

-Credo di averlo già notato.- Emise un sospiro. -Come posso aiutarvi?-

Lei lo guardò, e sorrise. -Ti va di fare i piatti? Poi andiamo a sistemare la tua stanza.-

Un leggero brivido gli passò per la schiena.

"La tua stanza" da quando non aveva una stanza?

Viveva in un camper, da anni, sotto la protezione del direttore del rodeo, un Beta.

-Dopo voglio che mi racconti tutto.- Gli disse Nanny.

Riu annuì tristemente.

Heredis *Serie Imperium 6*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora