Capitolo 6

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Suo nonno era morto.
Alya era morta.
Nino era morto.

Chi altro ancora doveva morire?

Aveva una lettera tra le mani.
Non era tornata a casa per la notte, era rimasta lì, a casa di Nino.
Aveva avvisato i suoi genitori e Adrien.
Chat Noir era rimasto con lei.

Meglio se rimango anch'io.
Se devi rimanere per me, puoi anche andartene: io sono forte.

Aveva riletto più volte quella lettera.

"Marinette, so che sarai tu a trovarci. Ti voglio bene, amica mia: mi dispiace. Non ho mai preteso di vivere per sempre, ma di non morire... questo sì. A presto. P.s. Lasciateci qui, insieme, non seppelliteci."

Non aveva pianto, perché la rabbia era stata più forte del dolore.

Perché? Perché l'ha fatto senza neanche parlarmene?
Perché?

Domande, fantasmi, paure l'avevano perseguitata per tutta la notte.

In quel momento, alle luci dell'alba, stava fissando un punto vuoto, con le labbra e le mani tremanti, con gli occhi persi nella consapevolezza che non avrebbe più sentito la voce di quei due... amanti sbadati.

Non sentiva niente attorno a sé, neanche lo sguardo opprimente di Chat Noir, che non l'aveva persa di vista neanche un secondo.

Io sono forte, gli aveva detto.

Forse lui non le aveva creduto, forse era solo preoccupato per lei, forse... forse non lo sapeva neanche lei, perché lui continuasse a fissarla con tanta costanza. E ben presto smise di chiederselo.

Si alzò dal divano.

«Marinette?»

Strappò la lettera e si avvicinò alla finestra, quella che il giorno prima aveva aperto lei stessa e che non era stata più richiusa.

Lui la seguì.
«Che fai?»

Marinette gettò rudemente i pezzi di carta fuori dalla finestra.

Lasciateci qui, insieme, non seppelliteci.

Ignorò l'eroe e si diresse verso la stanza di Nino.
Chat Noir continuò a starle dietro.

«Che fai, Marinette?»

Ciò che è giusto, avrebbe voluto rispondere, ma le parole le ustionarono la bocca.

Alzò gli oscuranti con forza.
Spalancò la finestra e ispirò profondamente l'aria pulita.

Per cacciare la Morte, è necessaria la Luce.

Poi si voltò verso l'eroe, e si avvicinò a lui lentamente.
«Alya non voleva morire.»

Abbiamo solo diciotto anni... io non voglio morire, non voglio che i miei genitori, la mia famiglia, Nino, tu, Adrien, i nostri compagni, Parigi, tutto ciò che l'uomo ha costruito, la nostra storia, la Francia, il mondo muoiano!

«Non voleva.»

So che non c'è più tempo, ma so anche che nessuno può fare niente e non so davvero cosa fare, perché vorrei che non fosse vero... vorrei che fosse un incubo, ecco: solo un brutto incubo.

«Lei non voleva morire, Chat Noir.»
Era così vicina che lui poteva sentirla trattenere il respiro.

Non posso smettere di pensare che noi moriremo, che tra sette giorni non ci sarà più niente! Ladybug e Chat Noir non possono fare niente, capisci?

«Ma lei amava Nino.»
Sospirò, e il suo fiato riscaldò le labbra fredde di lui.

Come fai? Con che coraggio? Con quale forza?
Ti prego, dimmelo.

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