Jack Dylan Grazer raggiunse l'ospedale in un minimo secondo solo per vedere come stava Anita. Sì cioè anche Jaeden era importante ma mai quanto la ragazza dagli occhi color cerbiatto.
La consolò insomma non era da tutti i giorni che tutta la tua famiglia sviene da un momento all'altro.
Il destino di Jaeden era ancora buono. Viveva. E Anita si lasciò scappare un mini risolino quando vide Wyatt litigare con una donna solo per vedere Jae.
Al canto suo Giada cercava inutilmente di calmare il fratello con i nervi fino alla cima di quei riccioli biondi che Jaeden tanto amava toccare.Un aggeggio segnava la vita di Jaeden, della mamma e del papà. Anita camminava da una parte all'altra della stanza mordicchiandosi le unghie ansiosa.
Wyatt piangeva silenziosamente.
Giada e Jack giocavano ai giochi sul cellulare non curando che due persone erano morte nell'istante in cui Wyatt lanciò uno starnuto. Due persone.
Sarah Moncleir e Rodrigo Lieberher erano morti.
Jaeden Lieberher era ancora vivo, ma con un grosso problema al esofago.Intorno ad Anita tutto giaceva. C'erano tantissime persone che le parlavano ma Anita non le ascoltava.
Si accasciò a terra scoppiando in lacrime.
I suoi genitori erano morti.
Intossicazione alimentare.
Continuavano a ripetersi nella sua testa tante immagini felici che aveva vissuto con i suoi genitori.
E poi lei era troppo concentrata su i suoi genitori per pensare a suo fratello.
Jaeden Lieberher, con un grosso problema all'esofago, dormiva beatamente sapendo ormai che tra qualche minuto sarebbe tornato nel mondo reale e non in quello pieno di ragazzi dai capelli ricci.Aprì gli occhi di scatto non sapendo nulla. Né della morte dei suoi genitori, né dei pianti di Anita e Wyatt, né del suo problema all'esofago, né del mondo in totale.
Jaeden Lieberher voleva avere con sé solo Wyatt Oleff e abbracciarlo finché il suo aggeggio per i polmoni non li separi.
Ed è proprio in quel momento che il ragazzo che tanto ama entrò dalla porta con una faccia da cadavere e gli occhi rossi.
«Ci sei» singhiozzò Wyatt abbracciando delicatamente il suo amato. «Ci sono» ricambiò l'abbraccio sussurrando Jaeden.Anita entrò spalancando la porta e ancora con le lacrime agli occhi andò ad abbracciare il fratello. Jaeden era un po' infastidito da averlo staccato dall'abbraccio con Wyatt ma la comprese. Ma purtroppo Jaeden Lieberher non sapeva ancora delle brutte cose di cui stavano parlando le infermiere nella stanza alle sue spalle.
Cicatrici.
Lì dove ti hanno
accoltellato
a nascondere
il dolore
che hai provato.Parole sacre, scrisse Wyatt su un foglietto. In caso Jaeden non fosse sopravvissuto all'intervento almeno avrebbe avuto questa breve frase tra le sue braccia.