Cap. 4: Una vecchia conoscenza

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(la foto qui sopra è dove si stanno svolgendo gli eventi, è ovviamente casuale)
Dal capitolo precedente: D (Daichi): piano con i complimenti, poi perché mi dai del merdoso e poi mi continui a chiamare con il nome di una volta, Eh?
P: maledetto, ti faccio vedere io.
Ya: serve una mano?
P: vai via Yato, ci penso io a questo, è una mia vecchia conoscenza.
Ya: come vuoi
D:in fondo sei sempre la stessa, fin troppo gentile. Piuttosto che ferire gli altri, hai sempre preferito farti ferire. Ma lascia che te lo dica, non è gentilezza, ma debolezza e paura di rimanere da sola. ( cit. E chi la capisce gli do questo: 🍪)
P:e cosa c' entra adesso?
D: vedi, adesso hai mandato via un possibile aiuto, poiché non vuoi rimanga ferito. Sei davvero patetica...
P: maledetto merdoso... Anche tu non sei cambiato, sei il solito presuntuoso, pieno di sé e codardo di sempre.
D: ti ho già detto di andarci piano con le lusinghe... Ma bando alle ciance e fammi vedere di cosa è capace quella katana.
Syoku(uno dei due Spettri, il nome è casuale) , vai!
P: Yukki, non farti spaventare, sono solo Spettri però comandati da quel tale.
Me: "solo"? Padrona, avete idea di quanto possa essere forte?
D: sono felice che la pensi così, sai mocciosa penso che io e te andremo d' accordo.
P: tu non oserai rivolgerle una sola parola!
D: ops, l' ho appena fatto
P:maledetto!
Dicendo questo la mia padrona spiccò un balzo da terra, pronunciando queste parole ( non ricordo se erano queste, se sbaglio non linciatemi, GRZ) :"Tu essere che osi violare le terre dei canneti, io la dea Hykari, con la mia venuta, per mezzo di Yukki, ti elimino , LACERA!" Dette queste parole, lo Spettro svanì.
D: *applaudendo* complimenti, hai sconfitto Syoku, era il più forte dei due. Ma non pensare che sconfiggere un solo un misero Spettro basti, non significa nulla. Ti volevo solo mettere alla prova Syoku era sì il più forte tra questi due che vedi, ma non è il più forte tra quelli che controllo. Quindi, averlo eliminato non è servito proprio a nulla. Non sei cambiata affatto, sei ancora un ingenua...Lylia.
*si incammina lungo un ponticello di legno*
P: dove credi di andare?
D: Lylia, non sei più la mia padrona, posso fare ciò che voglio.
P:ciò comprende anche diventare uno Strumento Divino vagabondo che evoca Spettri?
D: non mi importa, ci rivedremo presto, Lylia.
P: ah no, così no te la cavi!
Ma prima che potesse fare alcunché, Daichi era sparito nel buio della notte. In quel momento notai che i lampioni erano sempre rimasti spenti, poi dopo che Daichi è scomparso, si sono riaccesi. Che sfrutti il buio e l' ambiente esterno per agire? Solo allora ( tornata umana) capii perché quella notte mi era sembrata così buia, niente Luna o stelle, con troppe nuvole. Qualcosa però mi distrae dalle mie congetture, anzi è meglio dire qualcuno.
Yu: hai visto che notte buia? Ho tanta paura... ( Anche nell' anime si campisce che Yukine ha paura del buio)
Me: anche io, ma ciò non mi ha mai fermata.
Yu: *sorride* vorrei essere come te...
Me: *arrossisco* p-perché mai?
Yu: sei un esempio da seguire, ecco tutto.
Dicendo questo, tentò di abbracciarmi e il suo tentativo riuscì.
Quando i nostri corpi si toccarono, sentii di nuovo quell' odore. Era un odore piacevole, che mi infondeva coraggio, che mi metteva a mio agio, che mi faceva sentire protetta e che avevo già sentito da qualche parte, ma dove? In quel momento però non mi importava, mi bastava quel semplice abbraccio per sentirmi meglio.
Ya: ehi Yukine, piano con i pensieri perversi, mi hai punto.
Yu: eh, ma cosa dici? Stai zitto, dio in tuta puzzolente che non sei altro. * dicendo questo, ci dividemmo dall' abbraccio*
In quel momento Yato fece la miglior faccia da "orgoglio ferito" che possiate immaginare.
P: comunque, Yato, avrei preferito che ci conoscessimo in circostanze migliori. Io mi chiamo Hykari.
Ya: Hykari, Eh.? Significa luce... Ma perché se ti chiami così, come mai quel tale ti ha chiamata Lylia?
P: vedi, è una storia lunga. Quindi, non ti impicciare e non fare altre domande sull' argomento, è chiaro?
Ya: chiarissimo...
Yu: tsk, ti fai dare ordini da una donna, come sei messo male...
Ya: zitto, se non vuoi che dica a Yuri ciò che stavi pensando.
Yu: non osare...
P: basta voi due, siete così rumorosi e sciocchi. State zitti e ascoltatemi. Colui che abbiamo appena affrontato è il mio vecchio Strumento Divino. Ora è diventato un vagabondo e, non so come, è capace di comandare gli Spettri. Yato, Yukine se doveste rincontrarlo non esitate a chiamarci.
Ya: cosa ti fa pensare che voglio collaborare?
P: lo farai, altrimenti ti ucciderò con le mie stesse mani.
Yato assunse una faccia così impaurita e terrorizzata, che pensai che avesse fatto qualsiasi cosa. Che cretino, farsi impaurire dalla mia padrona, è il dio con più coda di paglia che io abbia mai conosciuto.
P: la tua faccia mi suggerisce che collaborerai. Bene, Yuri rientriamo a casa.
Me: certamente padrona. Ciao Yukine!
Lui mi salutò con la mano, sorrideva. Chissà a cosa aveva pensato quando ci diamo abbracciati...
P: Yuri, quello Strumento Divino, voglio che tu non lo veda mai più, se non in campo di battaglia.
Me: (leggere con voce jojoante) NANI?! Perché mai mi dice questo, padrona?
P: non reagire così, lui mentre vi abbracciava ha pensato a qualcosa di molto perverso...
Me: m-ma come fa a saperlo?
P: ci sono aspetti del mio lavoro che preferisco tenere per me.
Comunque sia, non voglio che tu lo riveda, temo potrebbe avere una cattiva influenza su di te.
Me: e come?
P: vuoi davvero che te lo dica? Prima punge il padrone, poi convince te che farlo è giusto e poi...
Me: È COME DICEVA DAICHI! Tu ti fingi gentile, ma tu non vuoi rimanere da sola. Non vuoi essere ferita, PENSI SOLO A TE!
P: ti sbagli. Ecco, questo intendevo. Non provate a rincontrarvi o dovrò punirti...
Me: NON HO PAURA DI TE! Pensi che quattro paroline bastino per mettermi paura? *iniziai a piangere* l-lei è una persona...
P: non continuare.
Me: ma cosa ne vuole sapere lei di me e Yukine? Vado via.
P:dove vai?
Me: dove mi pare, tornerò tranquilla. Non posso lasciarti questa soddisfazione...
E iniziai a correre nella direzione opposta, era ancora buio, me quello era l' ultimo dei miei problemi. Ora dovevo scappare da colei che fino a poco tempo fa ritenevo una mia benefattrice. Ma cosa sto pensando? Forse è vero quello che dice, però potrebbe anche non esserlo. Per ora non ci penso, devo trovare un posto in cui scappare e nascondermi.
Allora, per questo capitolo è tutto. Mi scuso per eventuali errori di calligrafia, di battitura e se ho usato troppe volte le stesse parole, ma non sono una scrittrice. Quindi, non mi resta che salutarvi e...
Auguri di buon Capodanno!
Mi raccomando, guardate le pubblici... (continua tu)

  Come Yukine è diventato importante per meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora