Chapter nine.

1.9K 113 2
                                    

*POOV BROOK*
Da quando sono qui con i ragazzi mi sento al sicuro,con Lady G non ho avuto più contatto,ho rotto il cellulare con il quale noi comunicavamo,Justin mi ha detto che andrá tutto bene e che troveremo la soluzione. Si sta aggiungendo un mini boy nella nostra famiglia,il figlio di Nadia,ebbene si, era un maschio,e lo avrebbero chiamato matthew, solo Mark poteva scegliere quel nome.
Quella mattina avrei accompagnato Nadia a fissare la data del parto,ero emozionantissima,sarei diventata zia,era una bella sensazione,chissá cosa starà provando in questo momento Nadia a quest'età fare un figlio,anche se io volessi non potrei,perché io sono una spia,metterei in pericolo la vita di mia figlia,io non potrò mai creare una famiglia,perché quando decidi di essere una spia non avrai più una vita normale,quando Lady G saprá che Nadia sarà incinta cercherà anche lei,quindi era meglio non farmi vedere in giro con Nadia.
Scesi al piano di sotto e trovai Nadia seduta al tavolo con un bicchiere di latte in mano mentre leggeva una rivista.
-che leggi?-dissi sedendomi al tavolo con lei
-riviste di moda-disse sfogliando le pagine
-interessante-dissi alzandomi dalla sedia,vidi sul tavolino il giornale,e in prima pagina c'era una foto con un magazzino incendiato,quando misi a fuoco bene l'immagine notai che era un magazzino di Lady G,solo una persona poteva essere.
Presi il giornale e salì le scale,e senza bussare entrai nella camera di Justin come potevo ben vedere non era solo,era in compagnia di Angoline,ma non me ne poteva fregare un bel niente e mi piazzai davanti al letto con braccia conserte.
-Che ci fai qui?-disse Justin sedendosi
-Non si usa più bussare?-disse angoline sedendosi coprendosi il petto
-Tu zitta puttanella del cazzo-dissi indicando Angoline,gli buttai il giornale in faccia a Justin.
-Spiegami questo-dissi con aria furiosa
Justin appena lesse la notizia,non sapeva che dire.
-é meglio che non dici niente,perché se in questo momento avrei una pistola ora il tuo cervello starebbe spiaccicato sul muro-dissi per andarmene ma mi afferrò per il polso
-ma che hai stamattina,ti sei svegliata con il piede storto?-disse Justin guardandomi negli occhi
-Perché l'hai fatto?-dissi guardandolo,lui non rispondeva,mi guardava dispiaciuto ma non bastava,provai a liberarmi ma niente.
-Lasciami-dissi
-Dove vuoi andare,non commettere stronzate-
-A te quello che faccio io non ti interessa,ora lasciami Justin-
-Come posso lasciarti andare non sapendo dove vuoi andare?-
-Lontano da te,lá voglio andare,ora lasciami-dissi per poi liberarmi.
Scesi le scale e presi la mia auto,stavo andando in palestra,mi misi anche una pistola nel pantalone per non aver strani incontri.
Arrivata entrai in palestra e lì seduta c'era Lady G.
-Ti stavo aspettando,sapevo che saresti venuta-disse lei sorridendo
Non volevo fare nessuna mossa falsa,non poteva essere venuta lei sola.
-io non riderei-dissi guardandomi in torno e vidi tre ragazzi irrigidirsi alle mie parole,loro erano i suoi uomini.
Cacciai velocemente la pistola e sparsi a tutte e tre.
-molto astuta Brook,sei meglio di quel che pensassi-disse avendo un po paura,gli si leggeva in faccia
-Potrei ucciderti,sai?-dissi puntando la pistola contro lei
-perché non lo fai?-disse lei con quell'aria di sufficiente,la prenderei a schiaffi.
-perché io non trovo sfizio con armi,ma corpo a corpo-dissi.
Lei si alzó dalla sedia e si posizionó davanti a me.
Dopo vari pugni,calci e schiaffi,Lady G era ridotta un po maluccio.
-vuoi continuare ancora,o ti é bastata la lezione?-dissi mettendomi in piedi.
-cara Brook non sai contro ti stai mettendo-inizio a ridere,gli diedi un calcio in bocca e andó a terra,si alzò e mi sferrò un pugno,mi andai a toccare le labbra e mi accorsi che usciva del sangue.
All'improvviso fece uno schiocco di dita,e iniziarono a uscire uomini dalle porte,ero circondata,tutti i suoi uomini mi puntavano le pistole addosso.
-sai che posso ucciderti,così come ho fatto con tua madre-disse
-non ho paura ne di te e ne di loro-dissi guardando tutti in quella sala.
Forse non ne sarei uscita viva,ma quel che dovevo fare era ucciderla,e non avevo intenzione di morire finché non avrei portato a termine la missione.
Mi presero da dietro e mi portarono fuori e poi sentì solo spari.
Qualcuno mi aveva salvata,mi guardai per vedere se mi avevano colpito,ma avevo solo lividi per il combattimento tra me e Lady G.
Uscì dalla porta della palestra un ragazzo con la chioma nera,e si svvicinó a me.
-tu saresti?-dissi guardando i suoi muscoli scolpiti
-mi chiamo zayn- disse con un sorriso
-posso sapere perché mi hai salvato la vita?-
-hai avuto un bel fegato di stare in quella situazione-mi guardo dalla testa ai piedi
-mi piaci-disse mordendosi il labbro
Alzai gli occhi al cielo
-non alzare gli occhi al cielo con me-disse avvicinandosi a me
-non farmi cacciare la mia bellissima magnum-
-oh oh-alzó le mani
-la signorina va sul pesante-disse facendo un sorrisetto
Quel suo modo di fare mi faceva ridere,e mi scappó un piccolo sorriso dalle labbra
-allora perché mi hai salvato la vita?-dissi ritornando seria
-perché non potevo che permettessero di uccidere un bel bocconcino come te-disse guardandomi dalla testa ai piedi
-l'hai uccisa?-
-a chi Lady G?-
-Si,lei,e tu come la conosci?-
-No,é riuscita a scappare,anch'io la sto cercando per ucciderla,a te cosa ti ha fatto?-disse poggiandosi alla mia macchina,guardai la sua mano e poi guardai lui.
-é la tua macchina,vero?-rise
-si,é mia-
-hai dei bei gusti piccola-disse osservando la macchina
-a te cosa ti ha fatto?-dissi con aria curiosa,chissà cosa gli avrà mai fatto
-se mi permetti una cena stasera,ti dirò tutto quello che vuoi-disse facendomi un sorrisetto.
Non sapevo se accettare oppure non fidarmi,ma dopo avermi salvato la vita non credo che abbia cattive intenzioni con me.
-facciamo domani?-
-Perché hai un'altro appuntamento stasera?-
-Non ci conosciamo neanche da un'ora e già vuoi sapere tutto di me,abito nella stradina Street la prima casa bianca che trovi sulla sinistra -dissi per poi aprire la porta della mia macchina
-ah una cosa,non mi piacciono le persone gelose-dissi sorridendo,e lui mi sorride.
Volevo scomparire in modo misterioso,misi in moto e me ne andai.

Vita da Gangstar.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora