Chapter ten.

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*POOV BROOK*
Arrivai a casa,non vedevo l'ora di andarmi a fare una bella doccia,ero tutta sporca di sangue.
Aprì la porta,tutti a guardare verso la mia parte,Nadia si alzó dal divano
-No Nadia,stai comoda non ho niente,sto bene-dissi facendo un sorriso,ma com'è testarda Nadia non volle sapere niente e mi soccorse.
-Dai vai in camera tua,che vengo a curarti un po'-disse prendendo una pezza dal mobile
Vidi Justin scendere dalle scale con Angoline,appena mi vide e si rese conto del mio aspetto vidi la sua mascella stringersi,i pugni stretti e il suo sguardo fulminante,tra di noi ci furono solo sguardi di odio e nient'altro,e se ne andó con quella puttanella.
-Sei andata da lei,vero?-disse Lucas
-Che intuito-dissi facendo spallucce
-forza sali-disse Nadia spingendomi
E salì,sicuramente voleva sapere cosa é successo,è appena mi stesi sul letto inizió il quarto grado.
-come mai sei ridotta in questo modo?sei andata da lei?non dirmi che ci sei andata tu sola?BROOK MA STAI PERDENDO IL CERVELLO?Sai che potevi morire?-disse Nadia,stava parlando solo lei
-Ehy fulmine,calma-dissi alzando le mani.
Gli spiegai la situazione e come mai ero ancora viva.
-Com'è questo Zayn?-disse Nadia tamponando le ferite
Alzai gli occhi al cielo
-ehm,carino-dissi facendo una smorfia
-e justin?cosa vuoi fare con lui?-
-Niente,lui è fidanzato,e io sto cercando di rifarmi una nuova vita-
Parlando del diavolo?spuntano le corna.
Entró Justin in camera tutto sbattuto,feci segno a Nadia di andare fuori,e lei uscì.
-perché sei ridotta in questo modo?- disse stringendo i pugni
Mi scappó una risata
-quando c'è la tua ragazza non mi calcoli proprio,e ora vorresti anche sapere i miei fatti?-
-questi tuoi atteggiamenti del cazzo,dio non li sopporto proprio Brook-disse lanciando un pugno nel muro
Mi alzai dal letto e mi posizionai di fronte a lui
-a me non mi interessa cosa non ti piace di me,ma ora Justin devi uscire dalla mia stanza e devi lasciarmi stare,ok?-
Lui non disse niente,si stava trasformando di nuovo nel mostro che era prima,gli si notava dai suoi occhi. Uscì fuori sbattendosi la porta dietro,appena uscì scoppiai in un pianto e Nadia entró correndomi ad abbracciare.
-Nadia perché deve comportarsi così?io non lo capisco-dissi piangendo a singhiozzi
-calmati,ti farai venire qualcosa così-disse Nadia cercando di calmarmi
-scusami se ti creo tutti questi problemi,la donna in cinta sei tu e non io-dissi asciugando le lacrime con le maniche della maglia
-non preoccuparti Brook,le sorelle che esistono a fare allora?-disse e io la abbracciai.
Entrarono in camera Mark e Lucas,avevo un po vergogna di farmi vedere in queste condizioni.
-Ehi Brook che hai?-disse Lucas sedendosi accanto a me.
Lo abbracciai e scoppiai a piangere,di nuovo.
-dio brook,non piangere,calmati-disse Lucas,ma l'unica cosa che riuscivo a fare in quel momento era piangere,piangere fino a star male.
-Uscite tutti dalla mia stanza per favore-dissi guardando il basso.
Non dissero niente e se ne andarono.
Decisi che da quel momento in poi avrei smesso. Tutto quanto. Avrei smesso di parlare con qualcuno,di affezionarmi al punto di credere di non poterci vivere,senza innamorarmi,di tenere tanto a qualcuno da far di tutto per lui. Avrei smesso di farmi troppi problemi,cercare una via di mezzo per non far star male a nessuno, avrei smesso tutto quanto,persino ad abituarti a certi abbracci o a certi sguardi. Decisi di rinchiudermi in me stessa. E chissene frega se poteva essere sbagliato. Avrei potuto spendere le serate a distruggermi d'alcool e fumo e non mi importava,perché era sempre meglio che farsi distruggere da qualcun'altro. Decisi che niente più poteva toccarmi,sfiorarmi. Nessun complimento, nessun giudizio, nessun bacio. Volevo spegnere le emozioni e,semplicemente,vivere.
Vivere anche senza vivere davvero.
Mi andava bene così. Ma star male per qualcuno,no. Non mi andava più.
Aprì l'armadio,mi misi un vestito,ma stasera volevo essere un pó particolare,volevo essere una nuova BROOK MARTIN.
*POOV ZAYN*
Ero in discoteca,e mi stavo bevendo un cocktail,stasera non trovavo una ragazza carina ma poi i miei occhi intravidero lei,la ragazza che salvai stamattina,aveva un vestito nero corto fino alle ginocchia e poi ti dava quella sensazione di vedo e non vedo,ed era la cosa che mi faceva più impazzire.
Buttai giù l'ultimo sorso di cocktail e mi avvicinai a lei.
-allora era questo che dovevi fare stasera?-dissi dicendogli all'orecchio
Lei si girò e ci mise un po a capire chi fossi.
-ora mi perseguiti?-disse
Mi scappó una risata
-che ti ridi?-disse colpendomi una spalla.
Una ragazza mi sfiora facendo attirare la sua attenzione,la guardai dalla testa ai piedi,era bella,ma i miei pensieri furono distratti da un'altro colpo sulla spalla.
-la finisci di colpirmi?-dissi massaggiandomi la spalla dolorante
-hai finito di guardarla?-disse
-non mi piacciono le persone gelose,piccola-dissi con un sorrisetto
-non sono gelosa,ma le persone cosa potranno mai pensare?-disse
All'improvviso si toccò la testa,le faceva male, la presi per un braccio e la portai fuori.
-tutto ok?-chiesi
-si,ma potresti accompagnarmi a casa?-disse,feci un cenno col capo,e ce ne andammo.
Saliti in macchina nessuno parlava,e odiavo quell'atmosfera.
-ora potresti dirmi il tuo nome-dissi guardandola e sorridendo
-ah,si,scusami,Brook Martin-disse guardandomi
-Brook,mh mi piace-
Lei fece una risata
-allora,Brook,sai che questo non vale come appuntamento?-aggiunsi
-senza me non vuoi proprio starci eh?-disse sorridendo
-ha qualche problema signorina Martin?Non vuole uscire con un gentil uomo come me?-dissi facendo un sorriso
-guarda che bel sorriso che ho-dissi mostrandogli tutti i miei denti e lei scoppió a ridere,mi piaceva farla ridere,contagiava anche me,e iniziai a ridere anch'io.
Arrivai fuori casa sua.
-É questa casa tua?-dissi guardandola,tutta la mia attenzione in questo momento era su di lei.
-Si,é questa-disse sorridendo abbassando la testa
-grazie Zayn- disse scendendo dalla macchina.
- a domani-aggiunse dandomi le spalle,aspettai che entró in casa e me ne andai.
*POOV BROOK*
La serata l'ho passata bene con Zayn,ho fatto bene ad uscire,e a distrarmi un po',forse era la cosa giusta.
Entrai in casa e non c'era nessuno al piano di sotto,era l'una di notte,chi voleva essere ancora sveglio a quest'ora?
Ma i miei pensieri furono distratti da un rumore in cucina,cacciai la mia magnum da sotto al vestitino,accesi la luce e vidi che c'era Justin,con un bicchiere di vino in mano,mi girai e salì sopra,ma una presa congelata mi afferó il polso,mi girai e mi trovai di fronte Justin,sentivo il suo respiro,i suoi occhi erano rosso fuoco,forse avrà pianto oppure avrá fumato molto.
-chi era quello che ti ha accompagnato?-disse,sentivo il suo alito che puzzava di alcool.
-sei ubriaco Justin,lasciami-dissi lasciandomi dalla presa ma subito me la riprese e mi voltai di nuovo
-Ti amo-disse,rimasi lì immobile a quelle parole,Justin mi ha detto che mi ama,me l'ha detto.
-sai l'unica cosa che mi fa arrabbiare ancor di piu?-dico mollandomi dalla presa e girando le spalle per salire sopra
-quale?-mi chiese
Mi fermai e risposi 'ti amo anch'io',e me ne andai in camera mia.

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