Capitolo 7: Diversità.

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Nelson si mise sul suo divano letto e sbadiglió.
Eravamo a casa da poco più di un'ora, ancora non avevamo parlato di niente.
"sicuro no volere letto? Io dormo su pavimento, sai"
"No, tranquilla, preferisco lasciarti i tuoi spazi"
" Io se vuoi condivido"
Scoppiò a ridere, non riuscì a capirne il motivo.
"Perché ridi?"
"Sei terribilmente ingenua, la trovo una cosa divertente"
"Voi umani stupite"
Nelson sorrise "Che idea ti sei fatta in questi giorni della terra?"
Mi misi a pensare, sicuramente era un mondo diverso, tutto era più.. Umano.
"Noi, su mio pianeta, diamo importanza a natura, a sostentamento, viviamo per il pianeta"
Cercai le parole giuste per andare avanti.
"Terra non da stessa importanza a natura, ma importante è rapporto tra persone, sentimenti.."
"Visione interessante, ma vedi, sembra così, ma siamo in realtà persone terribilmente sole.."
"Ma voi no soli, sei amici"
"Si, è vero, loro sono la mia famiglia praticamente, ma non è sempre stato così, diciamo che come voi lottate per la natura, per trovare un equilibrio, noi facciamo lo stesso, cerchiamo l'equilibrio per stare con gli altri, non sempre si riesce"
"Se tra uomini no equilibri, fate guerra?"
Nelson sbarró gli occhi e scoppiò a ridere, non riuscì a capire il perché di quella risata, ma ridacchiai anche io.
Si bloccò di colpo e mi guardò.
Rimasi immobile.
"Rifallo" mi chiese.
"cosa?"
"Sorridi di nuovo"
Sospirai e provai a sorridere, guardai Nelson imbarazzata.
"Ma allora riesci a farlo, senza sembrare una pazza o senza intendere una dichiarazione di amore eterno"
"Non abituata" mi sentivo molto in imbarazzo, come reazione umana iniziai a sentire le guance prendermi fuoco.
"Puoi anche arrossire?" mi guardò sorpreso.
Non mi ero accorta di avere cambiato colore, cercai di guardarmi nel riflesso del vetro della finestra.
"Nono, Ketra, è normale, cioè se sei in imbarazzo è normale"
"Voi cambiate colore se a disagio?"
"Beh si, insomma, alcuni arrossisco o di più, altri di meno.. Ad esempio Bic diventa rossissimo, davvero, sembra un peperone.."
Guardavo Nelson, mi avvicinai al suo viso sempre di più, cercavo una qualche traccia di mutazione.
"Che stai facendo?"
"Controllo tuo pigmento"
"È un pò.. Inquietante"
"Tu no rosso"
"Non sono a disagio"
Gli tocca le guance, cercando di capirne la temperatura.
"Ket.."
"Mi piace, se mi chiami Ket" continuai la mia indagine, finalmente sentì il calore aumentare.
"Tu stai imbarazzando"
"Si, mi stai facendo una radiografia, è imbarazzante.."
"No, tu imbarazzato quando io detto che mi piace Ket"
Vidi la sfumatura delle sue guance cambiare e diventare più rosse, ecco di cosa parlava.
Quel colore gli donava, risalta a i suoi occhi.
Sorrise, sempre più imbarazzato. Non avevo notato quanto fosse un sorriso luminoso e bello.
Lui era bello.
Era un essere umano che trovavo bello.
"Tu sei bel umano qua?"
Giocavo con la sua barba, come se niente fosse.
"Se mi lasci la barba ne parliamo.." presi un cuscino e iniziai a giocarci.
"Non lo so, non penso di essere tanto male" si sfregó una mano sui capelli.
"Su mio pianeta bello, significa fortuna per futuro, quindi bello chi ha allevamento di Gurr e tanti cambi Nim"
"Spero tu sappia che qua non ci sono Gurr ne Nim.. Qualunque cosa siano" ridacchiai di nuovo.
Mi osservó mentre lo facevo. Aveva uno sguardo penetrante, mi sentivo scoperta e a mio agio allo stesso tempo.
"come fare questo?"
"in che senso?"
"tu guardato dentro di me"
"Certo che sei una creatura strana" distolse lo sguardo, nuovamente imbarazzato.
Sbadiglia, iniziavo a sentire la stanchezza della giornata.
"andiamo a dormire, va bene?"
Mi accasciai sul divano, sentivo gli occhi pesanti.
"Potere dormire qua?"
"Ah.. Va bene, vado in cam.."
"No, tu stai qua, io sentirmi sola" lo vidi tentennare sul da farsi.
Si sedette sul divano e sospirò.
Mi sdraiai.
Si stese accanto a me e coprì entrambi con una coperta soffice e calda. Faticavo ancora di più a restare sveglia.
"Allora.. Buonanotte Kat"
"Arriverenze, Nelson" lo vidi sorridere.
Mi addormentai con quell'immagine impressa. Il suo sorriso.
Non sogni nulla quella notte se non quello.

"Beh, vedo che chi dorme piglia alieni"
Mi svegliai di soprassalto. Mi servì qualche istante per capire.
Avevo il braccio di Nelson intorno alla vita, lo vidi aprire gli occhi confuso.
Mi voltai verso l'ingresso.
Cesu era lì in piedi, con un sorriso a trentadue denti e delle chiavi in mano.
"Cesu, ma sei serio?"
Nelson prese un cuscino e glielo lanciò addosso.
"Tu semmai, ti rendi conto che sono le 9 e dovremmo già essere in studio?"
"Avanti, a quest'ora l'unico lì sarà Dario.."
"Dobbiamo registrare"
"Ora mi alzo" si riappoggió sul divano e si girò.
Mi alzai in piedi sui cuscini e lo scavalcai per scendere.
Presi la coperta e gliela tolsi.
"Tu dovere lavorare, coraggio"
"Ah, io ti faccio dormire a casa mia e tu mi rinfacci la mia pigrizia? Grazie mille Kat"
"Kat?" disse Cesu sorpreso.
"Ora vi date anche i nomignoli?" ridacchió.
"Nelson dato me nomignolo per caso, piacermi"
"Beh suona bene"
Nel frattempo Nelson si alzò dal letto e andò in bagno.
Rimasi a girare per il salotto con Cesu impaziente.
"Incredibile.."
Lo guardai confusa.
"Ma..ho interrotto qualcosa?" corrugai le sopracciglia, non capivo a cosa potesse riferirsi.
"Beh, stavate dormendo insieme"
"Non capisco.."
"Quindi voi non.." Cesu mi guarda a perplesso "Niente, lascia stare".
Tornó Nelson, entrambi lo guardammo.
"che c'è? Ho qualcosa di strano?" disse toccandosi i capelli e poi gli occhiali.
"Andiamo, forza".

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