CAPITOLO 18

1.4K 56 2
                                    

Nicole
Sono in stanza.
Mentre lui dorme mi preparo per andare da quel mostro succhiasangue.
E mezzanotte passata e io sono ancora qui.
Devo muovermi.
Mi avvicino a lui e lo bacio.
-ti amo -
Vado via dalla camera e una lacrima mi riga il viso.
Non posso crederci..... Lo sto lasciando veramente.
Ma ne vale la pena.
Scendo silenziosamente giù e lascio il biglietto sul tavolo.
Mi dispiace molto lasciarli, mi mancheranno.
Esco, e guardo l'ultima volta quella casa, mi mancheranno tanto.
Corro, corro veloce come il vento.
Mi fermo davanti all castello di quel succhiasangue, e colpa sua.... Solo ed esclusivamente colpa sua.
Lo odio con tutta me stessa.
Entro e vedo quel mostro che mi sorride.
Un sorriso falso..... Diabolico e maligno, e non posso ancora crederci che dovrò stare con lui, nel suo sudicio castello, in mezzo a dei vampiri puzzolenti.
-Ben tornata! Sapevo che saresti venuta.
Non volevi che la tua cara mammina morisse? Vero? -
Io lo guardo male.
Che bastardo!
Mi sta provocando?
Vuole giocare.... Giochiamo!
-già.... Ma vedi.... La verità è che volevo sapere una cosa.
Perché hai rapito mia madre, e non la lasciata morire come mio padre. -
Lui mi guarda con gli occhi rosso sangue, e quel ghigno che odio.
NOTA AUTRICE :scusate se vi interrompo, ma nello scorso capitolo vi avevo detto che facevo questo capitolo esclusamente con il suo compagno.
Ho cambiato idea, perché così non faccio un capitolo in meno
Bene... Grazie per avermi ascoltata e ora potete tornare alla lettura!

Non mi risponde e questo mi incuriosisce.
Perché? Cosa ha da nascondere?
-la prima cosa che devi fare è questa :non farmi domande che non gradisco. Chiaro? Avevi detto che che facevi tutto quello che ti dicevo giusto? -
Stringo le mani in un pugno e sbuffo.
Lo odio e se potessi lo amazzerei con le mie mani.
-si -
-bene, ora qualcuna delle mie serve ti porterà alla tua camera -
Detto questo se ne va, senza aggiungere altro.
Sbuffo e guardo la ragazza che ha chiamato poco fa.
E una ragazza carina.
Occhi verdi e capelli biondi, a un sorriso buono e gentile.
Indossa una divisa davvero oscena.
L'avrà scelta quel demente di vlad, ha dei gusti bruttissimi
Si vede che è degli  anni 50.
Forse anche meno....
La ragazza inizia a parlare
-ciao, mi chiamo Denise, tu devi essere Nicole? -
-si esatto -
Lei mi sorride
-seguimi, ti mostro la tua stanza -
Saliamo le scale e ci fermiamo in soffitta.
-qua e dove dormiamo  noi -
E io devo dormire in una soffitta piena di polvere?
Ma stiamo scherzando?
-puoi mettere le tue cose vicino al mio letto.
Dormiamo nella stessa camera -
-questo "posto" non si può neanche definire camera -
Lei mi guarda triste
-mi dispiace.... Ma noi siamo arrivate per ultime e non c'erano più posti, quindi il re ha deciso di farmi dormire qua, ma ci sei anche tu, quindi.... -
-non ti preoccupare, va bene-
Lei mi sorride e se ne va.
Subito vado nelle prigioni in assoluto silenzio.
Speriamo che mamma e ancora li.
Appena la vedo, corro ad abbracciarla, lei mi guarda con uno sguardo severo.
-perché sei venuta? Dovevi stare con il tuo compagno, se ti ha marchiata la distanza vi farà soffrire, devi andartene -
-non senza di te -
Lei sbuffa.
-testarda come tuo padre -
Io sorrido
-ne sono fiera -
Lei mi bacia la fronte e io gli dico
-mamma, tu devi andartene, io rimarrò qui per scontare il mio debito-
Lei mi guarda malissimo, se gli sguardo potessero uccidere, io sarei a terra stecchita.
-ti appena ritrovata, non voglio lasciarti -
Ma.... Pure lei non scherza eh...
Testarde uguali.
-fallo per me! -
La Imploro e poi cede
-Scappa, ti copro io.
Vai nel branco del mio compagno, vedrai che clarissa sarà contentissima di vederti -
Lei sorride debolmente, e con le lacrime ai occhi mi dice.
-promettimi che starai bene -
-te lo prometto -
Mi abbraccia per l'ultima volta e poi se ne va con forza, sapendo che io rimarrò qui da sola.
Esco da quelle celle, ma mi raggiunge Denise, che mi dice che vlad mi vuole
-inizia il mio inferno - sussurro, prima di andare da quel succhiasangue.

************************************
Mi sveglio di botto, ancora I miei incubi mi vengono a tormentare.
Quando stavo con Jacob, sparivano e adesso arrivano di nuovo a tormentarmi.
La morte di mio padre, che è ancora una ferita aperta, con Jacob la ferita guariva, e mi faceva sentire bene, come una principessa.
Lui il principe azzurro, con il suo cavallo bianco, che combatte per me.
Alla fine ho sempre voluto avere un principe azzurro.
Che mi tratti come una principessa, come fa lui.
Mi manca tanto.....
All'improvviso sento un dolore al petto, come se qualcuno mi stesse per strappare il cuore in un  colpo solo.
Il dolore si va più intenso...
Cerco di non urlare per non svegliare Denise ma è difficile.
Vado via da quella "stanza" soffocante.
Mi tengo la mano sul petto e con l'affanno mi siedo nelle scale, cercando di calmare il dolore al petto.
Jacob....
La sua lontananza mi sta distruggendo, e mi aveva pure avvertito le mamma, che sarebbe potuto avvenire.
Ma infondo me lo merito...... La verità è che io non mi merito Jacob, un compagno leale e gentile come lui non ce ne sono.
E tutta colpa mia....
Non mi merito nessuno....
E colpa mia se papà è morto, se non fossi scappata come una codarda tutto questo non sarebbe successo.
Mi chiedo come andrà a finire...
Il dolore è passato e dopo torno in camera, cercando di dormire.

************************************
Guardo le goccioline di pioggia che scendono dalla finestra.
E da una settimana che sono qua.
Non mangio, non bevo e sono molto debole.
Vlad mi lancia delle occhiate strane, e ogni giorno devo fare la sua schiavetta.
Mi chiedo come stanno, mi chiedo come sta Jacob, l'amore della mia vita.
Io dolore al petto aumenta giorno dopo giorno e io non posso fare niente .
Vorrei essere a casa, ha vedere il pancione di mia sorella che cresce, la faccia felice di vale, la faccia sorpresa di clarissa appena ha visto la mamma viva e vegeta, stare con Jacob, avere una famiglia con lui, ma il mio sogno si sgretola come ls sabbia tra le dita.
Chiudo gli occhi, quando un rumore mi distrae.
I rumori di fanno più forti, io vado via dalla camera e vedo un putiferio.
Lupi che combattono, vampiri idem, corpi a terra morti.
Corro fuori dal castello e c'è ancora più casino di dentro.
Qualcuno mi prende per la vita e sbatto contro un petto muscoloso.
Cerco di divincolarmi, ma la presa è forte.
Alzo lo sguardo e vedo un vampiro giovane.
Gli do una ginocchiata sulle parti intime, e subito mi lascia
-brutta stronza -
Inizio a correre, mentre sento il vampiro che mi segue.
Mi raggiunge....
Mi prende per il collo e mi sbatte contro un albero
-sei morta -
Chiudo gli occhi, e rivedo tutti i miei momenti felici, tutte le persone che mi stanno a cuore.
Aspetto la mia fine, ma non sento niente.
Qualcuno grida e poi niente.
Apro gli occhi, e quello che vedo mi lascia abilita.

NOTA AUTRICE :Ecco qua un altro capitolo!
Scusate il ritardo, ma ho avuto un sacco di cose da fare, e non ho potuto aggiornare.
Scusate davvero.
So che questo capitolo non è un granché, ma vi prometto che il prossimo sarà migliore.
Se riesco aggiornerò il prossimo capitolo la fine di questa settimana, il libro sta finendo!
Spero vi piaccia questo che ho scritto.
Grazie!
A presto!

LE RAGAZZE LUPODove le storie prendono vita. Scoprilo ora