3. TI HO DETTO DI SMETTERLA DI CHIAMARMI IN QUEL MODO

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Astrid's Pov
Credo che nella mia vita ci siano state solo due cose delle quali ho continuato ad usufruire, pur odiandole un po'. Quali sono?
L'amore e la mia sveglia.
Piccole grandi detestabili gioie e -soprattuto-dolori.

Proprio questa mattina mi ritrovo sdraiata sul pavimento abbracciata al mio morbidissimo cuscino profumato, con un esaurimento nervoso capace di far impaurire un bufalo.
Apro gli occhi e mi accorgo di aver fatto cadere dal comodino il cellulare, le cuffiette e la sveglia. Quest'ultima credo di averla rotta.
Lo capisco dal fatto che non suona più, che si è fermata alle... UN ATTIMO, CHEH?
OH NONONO SONO PASSATE LE 7:30, AVEEI DOVUTO SVEGLIARMI MEZZ'ORA FAAAAA!

Iniziamo bene il primo giorno di scuola, eh?

Mi precipito a tutta velocità in cucina, dove ci sono la mamma, Cole e il mio amato cucciolo a fare colazione.
A: POSSO SAPERE PERCHÉ NON MI HAI SVEGLIATA?
M: È semplice, me lo avevi chiesto tu. Ricordi?
"Mamma sono grande ormai, riesco a svegliarmi da sola. Non ho mica bisogno che venga tu a farlo!" mi dice imitando -per giunta malissimo- la mia voce.
A: OKAY OKAY, magari quando torno ne riparliamo!

Mi prendo un croissant che c'è sul tavolo ed inizio a mangiarlo mentre corro di sopra a lavarmi e vestirmi.
Faccio una breve doccia (senza capelli), poi prendo dall'armadio un paio di jeans ed un top Bianco che mi arriva appena sopra l'ombelico.
Sopra metto una tuta dell'Adidas e, dopo essere andata in bagno per mettere il mio solito filo di mascara, prendo lo zaino infilandomi una cuffietta nell'orecchio.
Scendo, saluto tutti ed esco di corsa.

E menomale che dovevi solo svegliarti presto, immagina cosa potrebbe succederti ora a scuola!
Muta tu.
Stavo solo ragionando, calma i bollenti spiriti biondina.
Ma è possibile che tu debba essere perennemente pronta ad infastidirmi?
Ohh fidati che non sarò l'unica.
Eh?

Durante tutto il tragitto ho felicemente interagito con la mia coscienza e non mi sono  nemmeno accorta di essere arrivata.
Entro con un po' di brividi nella schiena, ma mi ripeto che non potrebbe mai accadere niente di così male. In fondo è solo una scuola... giusto?
Varcate le porte mi precipito in segreteria per chiedere informazioni e per domandare dove si trova la mia classe.
È la 2E, al terzo piano.

Nell'atrio ci sono molti ragazzi, alcuni più grandi ed altri visivamente più piccoli.
Noto un gruppetto più distanziato da questi.
Vedo un ragazzo con dei riccioli biondi, abbronzato, alto e tonificato.

Accanto a lui c'è una ragazza con dei capelli neri di media lunghezza con lo shatush fucsia in fondo. La pelle chiara quasi come la mia.
Con loro chiacchiera una ragazza piuttosto bassina, con dei corti capelli castani.
Indossa un vestito color rosa antico con alcune strisce nere oblique.
È molto carina.

Infine c'è un altro ragazzo, meno alto del primo ma sempre di più di me (come se ci volesse molto). È moro e porta il ciuffo sotto al cappuccio;
ha una carnagione né troppo chiara né scura.
In più noto che indossa dei larghi jeans
neri ed una felpa dello stesso colore con scritto
"LINKIN PARK".

UN ATTIMO, WHAAAT?

OMMIODDIO, questo tipo potrebbe davvero diventare mio amico se non per il fatto che non mi fido più di questo genere di persone.

Intanto mi accorgo che è partita una canzone del mio gruppo preferito (credo che ormai abbiate capito quale), così alzo il volume al massimo.
Purtroppo però dopo aver ascoltato i primi 20 secondi mi accorgo che gli studenti cominciano a dividersi ed i professori a spargersi.
Deve essere suonata la campanella.

Spengo il cellulare e mi dirigo in classe.
Mi siedo in un banco nella seconda fila, quello vicino alla finestra ed appoggio il mento sulla mia mano, studiando il paesaggio fuori.
Entro in una sottospecie di coma pre-primo giorno di scuola, nel quale il mio unico pensiero è dormire e mangiare

Come se fosse strano
Possibile che tu debba disturbarmi in qualsiasi momento della giornata?
Non puoi prenderti delle pause da questo lavoretto?
Ma è così divertente mia cara! E poi devo controllare che tu non faccia niente di strano o avventato, perciò dovresti essermi grata.
Chi, io? Non ci posso credere.

"Ascolta piccola, ti ho chiesto se questo posto è occupato! Mi senti?"
Improvvisamente mi sveglio dal mio stato confusionario e mi giro verso destra.

Due occhi.
Quegli occhi.
Quei fottutissimi occhi.

Il ragazzo davanti a me ha i capelli castani alla cute, i quali vanno verso il biondo alle punte.
È molto alto, muscoloso il giusto, abbronzato, bello.
Bello da morire.

Ha degli occhi un po' verdi, con delle sfumature nocciola... molto tendenti all'oro.

Non ho mai visto niente di simile.

Rimaniamo a fissarci l'un l'altro per una trentina di secondi buoni, come se fossimo qualcosa che stava cercando di...
incontrarsi?
Ritrovarsi?
non so, ma sono paralizzata quanto lui.

In un attimo, senza staccarmi gli occhi di dosso, dice
L: "Quindi? È libero piccola?"
Ancora un po' scossa tento di rispondere, cercando di rimpadronirmi della mia sicurezza.
A:"Non chiamarmi in quel modo, non ho cinque anni e non sono nemmeno una cagna come la tua amichetta là fuori"
Dico indicando la bionda platino (con la ricrescita castana scura), un vestito che le copre la metà del culo e un trucco più pesante dei tacchi grattacielici che porta.
"E poi mica l'ho comprato il posto, è normale che tu possa sederti, idiota"

Lui fà l'occhiolino alla gatta morta e quella si allontana, poi continua la nostra conversazione.
L:"Mi scusi signorina, volevo solo essere gentile. Lei però deve ricordarsi di essere più sveglia.
In questa scuola se non lo fai... ecco, potrebbero accaderti fatti spiacevoli"
A:"Ad esempio, biondino?"
L:"AH, BIONDINO IO EH? Mh...Ok. Ad ogni modo, ricorda la mia raccomandazione.
Insomma, lo conosci anche tu quel detto"
A:"Non capisco di cosa tu stia parlando"
L:"Ma sìiii, quello là! Com'è che era...? AH:
fai sesso la mattina e lo farai tutta la vita.
Non ti svegli per scopare, una buona donna non potrai assaporare"
A"MA CHE RAZZA DI DETTO È QUESTO?"
L:"È tipo quello dei pesci"
A:"Intendi il ~Chi dorme non piglia pesci?~?"
L:"uhh perspicace, mi piace. Era quella la roba che intendevo"
A:"Mi aspetta una luuunga giornata".
L:"Ed anche un luuungo anno, se questi stronzï non mi bocciano di nuovo almeno."

P: "Mi fa sentire particolarmente in colpa disturbare la piacevole discussione che sta avendo con la signorina Silverclouds ma qua stiamo cercando di svolgere una lezione di letteratura. Si contenga signorino Lorenzo"
L:"Certo Lord, ai suoi ordini. A proposito di una cosa: dopo le va un caffè, un panino, dei pancake,...? Non so, scelga lei!"
Il professore si poggia due dita sulla fronte, poi ignora il ragazzo e prosegue la lezione.
A:"Credo che convincerlo col cibo a non metterti rapporti non sia una buona idea, sai?"
L:"Io ho molte armi in mano, piccola"
A:"TI HO DETTO DI SMETTERLA DI CHIAMARMI IN QUEL MODO SOLO PERCHÉ SOLO
PIÙ BASSA
E PIÙ PICCOLA
DI TE
DI UN
FOTTUTISSIMO
ANNO
GRAZIE."
P:"Ne ho abbastanza, andate fuori!
Iniziamo male mrs"

Accidenti a lui.

I sogni più grossi dentro nuvole tossiche.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora