4. Il Gioco

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Lorenzo's Pov
L: "EHI MA, EHI! Scusi tanto mio caro Lord ma non mi sembra il caso di buttare fuori dalla classe anche lei."
Prof: "Peccato che si bisticcia in almeno due persone, signorino. Con permesso, vado a continuare la mia lezione."
Detto questo, il prof Menigni torna in classe sbattendo la porta.

L:" beh che dire picc..."
A: "Non. Azzardarti. A dire. Un'altra. Parola.
Sono stata chiara?" Dice la ragazza scandendo bene ogni parola.
L: "Miodio, sembri mia madre"
A:"COME OSI INSULTARMI COSÌ?"
L:" AO GUARDA CHE MIA MADRE È UNA BRAVISSIMA DONNA. Certo, senza contare tutte le volte che mi ha obbligato a fare faccende domestiche quando c'erano ospiti in programma, a cucinare ed apparecchiare dicendomi che era già pronto, a..."
A: "SISÌ, ho capito. Tranquillo. Non intendevo infangare il suo nome. E poi sono una femminista certificata, sarebbe da ipocriti insultare un'altra donna...che non ho mai visto, per giunta."

Mi salta in mente un'idea.
L: "però, sei vuoi, possiamo rimediare subito..." le dico avvicinandomi a lei mentre tengo le mie mani in tasca.
A:"uh, perdon ma no grazie bello mio. Non sono una cagnetta al guinzaglio, e nemmeno uno dei milioni di maggiordomi che potresti avere e che magari già hai. Non provarci con me, altrimenti mi vedrò costretta a provare qualcos'altro su di te"
La cosa si fa interessante.
Lentamente mi avvicino sempre di più al suo corpo, costringendola ad appoggiare la schiena agli armadietti.
D'un tratto mi fissa negli occhi.
Poi le labbra, di nuovo gli occhi.
Avverto qualcosa mentre osservo i suoi,
qualcosa che non avevo mai visto prima.
Quel verde intenso è così bello...

Noto anche delle sfumature grigiognole, alcune tendenti ad un azzurro sporco... ma davvero, davvero meraviglioso.
L: "sono tutto orecchi, bellissima; dimmi cosa nascondi."
A: "vuoi proprio saperlo... o preferisci che te lo mostra?" dice con una voce così roca e sensuale che credo che Gionny si sia iniziato a divertire.

OHH ANDIAMO BRO! Hai seriamente dato un nome al tuo cazzö?
Chiudi bocca. E POI TI SEMBRA IL MOMENTO GIUSTO PER CHIEDERMELO?
E tu, piuttosto, dovresti fare più attenzione a ciò che ti capita e non restare sempre con la testa fra le nuvole, imbecille.
Smetti di fare il guastafeste e non rompere.

Torno alla realtà.
Siamo io e questa ragazza, della quale non conosco nemmeno il nome, a fissarci come se... come se ci fossimo persi e mancati da troppo tempo... AHHH MA CHE STO DICENDO? IO? COSÌ? PFFF, FIGURIAMOCI.
Fa tutto parte di un gioco.
Fa tutto parte del gioco.

A:"come scusa? ~Fa parte di un gioco~? Eddai, avvicinati di più che ti faccio vedere come si gioca"
Metto i miei avambracci appoggiati agli armadietti, ai lati della sua testa. Abbasso lo sguardo per la evidente è quasi spassosa differenza d'altezza che c'è fra me e lei.
Mi avvicino alle sue labbra mentre mordo le mie. Noto che le studia bene per un nano secondo, che però a me sembra durare infiniti decenni.
Bellissimi. infiniti. decenni.

Stiamo per baciarci. Non che sia qualcosa di nuovo per me... ma con lei...
L:" PORCADIUNATROIABASTARDA, MA HAI IDEA DI QUANTO MÏNCHIA FACCIA MALE?" dico tenendomi le mani sul pacco.
A:" ehi, io ti ho solamente accarezzato, sei tu che sei così fisicamente debole. La palestra non può aiutare tutte le parti del corpo, amore mio. Detto questo, scusami ma fra 2 minuti suona la campanella e devo prendere dei libri dal mio armadietto ed è dall'altra parte della scuola. Mi è piaciuto giocare con te. A mai più campione" mi saluta continuando a tenere quel fottutissimo sorrisetto che ha da quando mi ha... fatto male, insomma. Accidenti.
Le farò vedere io.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 23, 2020 ⏰

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