1. L'inizio

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Le sue scarpe da ginnastica slittano sul pavimento appena lucidato del centro commerciale, mentre si sposta da un negozio all'altro in cerca dell'abito giusto.
Non indosserà di nuovo un capo d'alta sartoria scelto da suo padre per la cena con i finanziatori, no. Questa volta avrebbe scelto il vestito da sola, rispettando il suo stile e i suoi gusti.

Perciò niente di lungo, niente pizzi e soprattutto niente pailettes. Dio se odia le pailettes, così luccicanti, che si impigliano ovunque e una trappola dolorosa per i suoi lunghi capelli biondi.

Avrebbe scelto qualcosa di più semplice, magari un tubino o un vestito lungo fino al ginocchio, rosa per di più. Si, il rosa è il colore perfetto oltre che il suo preferito.

Si destreggia perfettamente tra scaffali e manichini, ma nulla sembra attirare la sua attenzione.

E pensare che era pure scappata di casa per comprarlo!
Già, perchè andare da qualche parte senza la sua guardia del corpo per suo padre è imperdonabile.
Aveva quindi finto di aver mal di testa e, dopo aver chiuso a chiave la porta della camera, era sgattaiolata fuori dalla finestra e giù in giardino scendendo da un albero per poi correre verso il centro commerciale.

Finalmente un po' di libertà.
Si, perchè in realtà è quello il suo obiettivo; pazienza se non troverà un abito, ma si sarà goduta un intero pomeriggio lontano da quell'inferno.

Setaccia ogni negozio, ma alla fine, stanca e assetata, decide di arrendersi, optando per fermarsi alla caffetteria e bere qualcosa.

Dopo una coda interminabile, può finalmente accomodarsi ad un tavolino con la sua cioccolata calda e un buon libro per passare il tempo.

A Magnolia è quasi Natale e nell'aria si respira qualcosa di magico, oltre all'inconfondibile aroma di biscotti al burro. Dentro c'è calduccio, ma fuori il termometro è sceso sotto lo zero.

Dà un'occhiata veloce al telefono.
Perfetto, nessuna chiamata.
Suo padre non si è ancora accorto della sua assenza.

Il centro commerciale pullula di persone alla disperata ricerca degli ultimi regali e tra la folla, un ragazzo in particolare, sembra piuttosto di fretta.

Infatti, come un uragano, travolge chiunque si trovi sul suo cammino, regalando spallate, spintoni e scuse veloci ai poveri malcapitati.

Anche Lucy ne rimane coinvolta, visto che, distratta nell'osservare lo strano colore di capelli del ragazzo, non vede un uomo che, spinto dalla sua sconsideratezza, si scontra con il tavolino, rovesciandole addosso la cioccolata.

"Mi dispiace, signorina" si scusa subito vedendo il danno.

La bionda scatta in piedi e rovista nella borsa per cercare i fazzoletti.
"Non si preoccupi, è stato un incidente" sorride tirata.
Non ci voleva, quello era uno dei suoi maglioni preferiti.

Il signore si scusa nuovamente e si allontana, così Lucy ne approfitta per recarsi ai bagni del primo piano per rimediare, o almeno arginare, il danno.

- - - - -

Nel frattempo Natsu corre a perdifiato verso la fumetteria.
Maledizione, deve farcela!
Ieri aveva promesso a sua sorella l'ultimo volume del suo manga preferito e lei gli aveva rivelato che ne erano rimaste poche copie al centro commerciale.
Doveva passare quella mattina a comprarlo, ma aveva dormito più del dovuto, colpa della serata festaiola trascorsa con Gray ed ora doveva sbrigarsi se non voleva ritrovarsi a mani vuote e con una sorella triste.

Spinge ogni persona che lo intralcia, ricevendo insulti e imprecazioni, ma non può fermarsi, deve arrivare in fumetteria prima che li vendano tutti.

Wendy è una ragazzina fantastica, intelligente, dolce e disponibile e si merita il miglior regalo di Natale che suo fratello può permettersi.

Scende le scale di corsa e arriva in fumetteria col fiato corso.
Si piega sulle ginocchia tentando di rallentare il battito cardiaco e, una volta ripresosi, si inoltra in quella coltre di libri e manga.

Alcune ragazze ridacchiano sottovoce vedendolo consultare lo scaffale dei manga shojo, ma lui non ci fa caso, troppo impegnato a cercare quello giusto.
"Eccolo finalmente!" Urla contento alzandolo in aria, dopo ore di ricerca.
Ah no, sono passati solo pochi minuti.
Il tempo lì dentro sembra deformato.

Fiero si dirige alla cassa, paga e lo fa impacchettare per bene dalla commessa.
Se l'avesse preparato lui sarebbe stato sicuramente un disastro.

Sacchettino blu alla mano e giusto i soldi per un panino e una bibita, passeggia allegramente tra i corridoi diretto al fast food.

Un boato però scuote l'intero complesso e la gente spaventata si ferma sui suoi passi.

- - - - -

Lucy sta uscendo dal bagno quando quel rumore improvviso e così forte le provoca un bridivo sulla schiena.
Non ha tempo di chiedersi da cosa sia prodotto, che subito il pavimento inizia a tremare, all'inizio lievemente e poi sempre più forte.

Perde l'equilibrio e cade a terra, mente le persone iniziano ad urlare spaventate.

Tutto attorno a lei si muove in una danza macabra, le vetrine si spaccano, i vetri volano ovunque e Lucy si copre la testa con le braccia per non ferirsi.

I muri si sgretolano e immense crepe nascono tra i mattoni.
L'aria si riempie di polvere e paura e, in un momento di estraneamento, la bionda si domanda se sta urlando anche lei o se le grida si stanno solo confondendo nella sua testa.

Le pareti crollano, la gente è in trappola e non può fuggire, la terra trema e tutto sta precipitando.

Lucy riesce ad aprire gli occhi e spostarsi prima che un pezzo del soffitto crolli sopra di lei.

Si trascina per qualche metro, ma all'improvviso anche il pavimento cede e il suo ultimo baluardo si dissolve.
Precipita e c'è solo il buio ad accoglierla.

◇◇◇◇◇

Inizio subito con il botto!

Con questa ff cercherò di trasmettervi molti sentimenti: solitudine, paura, tristezza, ansia... ma anche conforto, affetto e amore.

Giocherò molto su queste emozioni per trasmettere l'idea che non serve avere un bell'aspetto per piacere a qualcuno, basta solo avere dei cuori affini.

Fatemi sapere cosa ne pensate del primo capitolo!!

A presto,
Jade 🌼

The wall between us {NALU}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora