Tutto intorno era grigio,il suo studio con quella luce fioca,il cielo fuori,i suoi vestiti.
-Namjoon,andiamo quest'aria depressa non è tua-
Jin era entrato senza bussare,spalancando la porta e dirigendosi subito verso la finestra.
Forse era tutta suggestione,le pareti dello studio erano beige, per una parte, e fuori il cielo era stranamente azzurro,contaminato dalle tende grigie chiuse.
Suggestione,solo quello,con un po'di motivazione mancante e un blocco alla sua creatività che era arrivato come una secchiata d'acqua,rendendo i suoi vestiti aderenti e pesanti.
-che succede Joonie?-Jin si accovacciò ai piedi della sua sedia.
Namjoon si teneva la testa con una mano e con l'altra sorreggeva appena la penna.
-sono un fallito-
-o Dio non iniziamo con le tragedie che ti inventi di solito,hai un blocco e basta non sei un fallito,ti ricordi cosa fai nella vita? Chi sei?-gli prese la mano.
-qualsiasi cosa io voglia scrivere non so come buttarla giù,qualsiasi idea mi sembra già sentita e risentita-sospirò.
-ei,guardami,troverai qualcosa,lo fai sempre e sono le canzoni più belle del mondo,non so parlane anche con Yoongi,con gli altri-
Non ascoltò la fine di quel discorso;banale come una cravatta nera con una camicia bianca,ma fu come essere inghiottito da ciò che si era fermato a guardare.
-shh-
-non permetterti di zittirmi Kim Namjoon-
-devi uscire,subito-
Jin si alzò in silenzio,alzò le mani e raggiunse la porta.
-non sei gentile,ma farò finta sia colpa del blocco-si chiuse la porta alle spalle scuotendo la testa.
La cosa più semplice quando vedi un solo argomento di cui parlare e descriverlo per com'è.
Non scrisse di quello che gli era successo in quei minuti,ma di quello che gli era successo in quegli anni;amare,vivere.
Tutte cose che portavano a un nome di tre lettere.