《•십오•》

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Come fossero sospesi su un prato di lucciole,lucciole che brillavano per loro e non.

Il cielo nei suoi occhi era nuvoloso quella sera e minacciava pioggia;notò che anche per gli altri era così.

Non erano loro a preoccuparlo però,ma piuttosto quel bellissimo papavero rosso che da qualche minuto vedeva un po' appannato.

Venne giù un acquazzone proprio mentre Jin,al microfono, parlava di quella loro conversazione,quella senza telecamere,nella quale aveva tenuto Taehyung stretto a se,mentre piangeva in silenzio.

Sentiva Jimin dietro di lui,che singhiozzava piano,mentre accanto a se vedeva quel papavero piegarsi su se stesso,come durante un temporale.

Sapeva che avrebbe voluto urlare,che non voleva fasi vedere così da quelle sue amate lucciole,ma continuava a lasciarsi andare giù,sul gambo.

Si girò veramente a guardarlo quando tirò su la corolla,umida e bagnata dalla rugiada e dalla pioggia.

Ma continuava a piangere,con una mano sul volto e una in tasca;qualcosa frullava già nella testa del più piccolo.

Taehyung lasciò finalmente libero il suo viso, stringendosi una mano con l'altra,voltandosi d'istinto alla sua destra.

A Jungkook si strinse il cuore e una morsa lo colpì allo stomaco,allungò il braccio,la mano dietro al suo collo,afferrò il peduncolo di quel fiore,e strinse a se il suo ragazzo;una mano tra i capelli e una intorno alla schiena.

Lo hyung finse di stare bene per una frazione di secondo,tirandosi su e staccandosi,ma Jungkook lo conosceva,si conoscevano,per quello lo tirò di nuovo a se.

Senza lasciarlo,si inchinò,imitando gli altri,mentre Taehyung sembrava non avere aria in corpo,singhiozzava cercando di respirare.

Divisi solo da Yoongi durante un abbraccio di gruppo che diceva molto di più di cento discorsi.

Non aveva smesso di piangere sceso dal palco,ma lui era sempre nei paraggi,spaventato e ferito da ognuno di quei singhiozzi.

Sembrava essersi calmato solo arrivato in stanza.

Jungkook si assicurò di fargli fare una doccia,lo aspettò con un'asciugamano in mano e come fosse con un bambino, strofinò sui capelli e sulla faccia.

Lo fece ridere e gli si scaldò il cuore.

-posso dormire con te?-chiese il minore.

Taehyung annuì,gli prese la mano e raggiunsero il letto.

Stesi nel buio,entrambi ancora ad occhi aperti.

-so che avevamo detto che se non lo dicevamo non ci saremmo mai illusi,che lo sappiamo senza dirlo-bassa,la voce del maggiore sembrava ancora più bella.

-di che parli?-

-mi sono innamorato di te,sono innamorato di te-disse come per correggersi.

Altro che farfalle,mille piccole api che pungevano e allo stesso tempo ricoprivano l'interno del suo corpo di dolce e scintillante miele.

-non mi devi rispondere-aggiunse.

-ho detto una cazzata,volevo solo tutelarci,non sappiamo mai cosa può succedere,quindi ho detto un'enorme minchiata,avrei dovuto dirti ti amo ogni giorno,dovrei farlo per recuperare,ma poi ti stancheresti-

Dal petto di Jungkook,Taehyung sollevò la testa e si sporse baciandolo.

-grazie per prima-disse poi.

I petali rossi si adagiarono rilassati,Jungkook prese ad accarezzarli,prima di chiudere gli occhi e addormentarsi.

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