Pillole Di Cesolas

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13/02/20

Caro diario,
domani festeggerò San Valentino da solo... di nuovo.

Non che mi dispiaccia stare un po per conto mio dopo l'ultima relazione che ho avuto, ma mi sento vuoto e incompleto.

Ahhh, sembro uno di quei quarantenni disperati che rimarrà single fino alla morte, con una vita piena di noia, solitudine e disperazione  quando in realtà ho solo diciotto anni... bah.

Mi dovrò arrendere al fatto di ricoprire il ruolo di terzo incomodo per sta volta.

Non che non mi piaccia stare con i miei amici o viceversa, ma non credo che le loro fidanzate siano troppo entusiaste...

Frank non parteciperà all'uscita con noi perché è partito con Giada per Ibiza, mentre Dario è a casa da settimane con la febbre.
Nelson e Tonno sono quelli che più hanno insistito perché io mi unissi a loro; d'altra parte sono gli organizzatori di tutto ciò.

L'unica mia incognita è Cesare che si è preso una pausa dalla propria ragazza giusto qualche giorno fa.

Il motivo? Ancora sconosciuto a tutti. Spero niente di grave...
Può essere irritante e dispersivo a volte (beh, in realtà spesso), ma è un coccolone e una persona leale in fin dei conti.

Abbiamo legato tantissimo nell'ultimo periodo ed è diventato indispensabile.

Ieri era sul punto di piangere in bagno, anche se lui lo nega. Perché poi? Non si fida di me abbastanza per confidarsi?
Lo accetterei anche se facesse cadere quella maschera strafottente, ma questo sembra non capirlo e continua a fingere di essere indistruttibile. Io non voglio che provi più dolore di quello che già non sente.

Spero ci faremo compagnia a vicenda.

Nic

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-Ehi, Nels

-Dimmi Cesu


-Sei sicuro che funzionerà? Non vorrei rovinare tutto ciò che ho costruito con lui in due mesi... e neanche che mi prenda per pazzo!

-Stai tranquillo, io e Tonno abbiamo tutto sotto controllo.
La missione "facciamo fidanzare i  due idioti " è infallibile!

- Non ti avevo detto di cambiare nome in codice? Questo mi dà i nervi...

-Per questo lo abbiamo scelto.

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Tutto stava procedendo come previsto.

Tonno e Nelson, con l'aiuto delle ragazze, avevano fatto in modo di far stare Cesare e Nicolas il più insieme possibile... anche a costo di passare per stronzi.

A cena li avevano fatti mettere uno accanto all'altro e per tutta la sera si erano isolati per spingere i due a chiacchierare.

Tutto ciò con poca fatica, visto che nel giro di un quarto d'ora i due parevano essersi completamente dimenticati di non essere da soli.

Appena finita la cena le due coppiette si allontanarono con la scusa di andare a recuperare le proprie auto parcheggiate parecchio distante dal ristorante.
Cosa del tutto falsa considerato che appena girato l'angolo della via si appostarono per osservare i due ragazzi.

Cesare fece un lungo sospiro e invitò il più piccolo, un po stranito, a sedersi con lui sulla panchina che dava sulla strada.

Nic non ricordava di averlo mai visto così serio e rigido come in quel momento.
Era  seriamente preoccupato...

- Beh, Bic... sai che l'altro giorno mi hai visto in bagno in un momento non proprio felice, no? - iniziò cauto il più grande.

Certo, che credeva? Trovarsi un Cesare piangente davanti non era una cosa usuale e lo aveva inspiegabilmente scosso.

- Sì, lo ricordo bene. Ti senti pronto per parlarne?
Avanti, dimmi cosa ti ha turbato. -

- Io.. il motivo per cui ero in quello stato è perché avevo lasciato la mia ragazza definitivamente. -

Nic era rimasto un po basito. Se lasciarla le aveva causato così tanto dolore, perché aveva preso quella decisione? Gli aveva fatto del male?

-Ah... i-io non so che dire. È successo qualcosa di grave? C'è di mezzo un tradimento, divergenze o... -

-No, niente di tutto questo. Non l'amavo abbastanza, almeno non più da quando ho avuto la certezza di essermi innamorato di un altro... -

Innamorato di un altro. Un altro... Aspetta, cosa?
Il minore credeva di essersi perso un passaggio.
E poi perché sentiva uno strano fastidio alla bocca dello stomaco dopo quella rivelazione?

- Ti piacciano anche i ragazzi? Non che ci sia niente di male, ma non me lo aspettavo e poi tu... e io e -

- In realtà per ora sono sicuro di niente, se non che mi piaccia tu. -

Ecco, bomba sganciata.
Una sola parola negli occhi di Nicolas: panico.

Cosa avrebbe dovuto dire? Non era pronto a rivelazioni del genere.
Eppure doveva ammettere che il cuore a quelle semplici parole aveva iniziato a battere all'impazzata.

Vedendo il minore in difficoltà, Cesare pensò di aver mandato tutto a rotoli.
Dovava aspettarsi che Nelson si sbagliasse: Nic non lo ricambiava.

- Senti, non preoccuparti. È stata una cazzata dirtelo. Fai finta di niente se preferisci. -

Il maggiore se ne stava andando, ma Nicolas lo fermò quasi immediatamente.

- Aspetta! -
- Nic, non devi darmi una risposta, ti ho già messo abbastanza in difficoltà. Dai, finiamola qua... -

Ma lui gli si paró davanti.
-NO! Adesso mi lasci parlare! -

Il più grande lo guardò qualche secondo negli occhi e ci vide una determinazione indefinita.

-Ascolta Cesare... io non so minimamente dirti cosa sento di preciso, non lo so. Fino a due minuti fa credevo di doverti consolare dalla tua ex, per poi scoprire invece che sono stato io a incasinarti la vita. Fino a poco fa credevo di essere etero e che tu fossi "solo" il mio migliore amico.
Però se sei riuscito a smontare queste mie convinzioni con una misera frase sbiascicata, e sì, voglio una dichiarazione fatta bene la prossima volta, allora forse... forse anche io qualcosa per te la provo, quindi... -

-Quindi baciami, stupido! - esclamò Cesare incredulo e felice  prima di tirarlo a sé e baciarlo con foga, ricambiato dal minore.

Forse era da considerarsi un buon nuovo inizio, no?

Intanto in lontananza ( ma neanche troppo ) gli amici stavano ancora guardando la scena.

- Crescono c-così in fretta- fece Tonno piagnucolando.
- Andateci dentro ragazzi! Cesolas forever! - urlò Nelson.

Le due donne si guardarono disperate.
- ... Idioti -

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