Viaggiare con la fantasia è semplice: non ci sono limiti , non ci sono vincoli; quando le tue fantasie vengono trascritte il tutto diventa ancora più piacevole, la tua mente vaga fra diversi universi conosciuti o sconosciuti, puoi essere una princip...
Sei in una scatola. Sei in una scatola e non riesci a pensare a nulla, non ricordi nulla in realtà, sommessamente riesci a rammentare il tuo nome. L'acciaio è arrugginito ed è intrecciato come una rete, senti l'odore ferroso entrarti nelle narici; cerchi di reggerti su due gambe, per quanto sia possibile ma improvvisamente un movimento brusco ti fa storcere la caviglia, ti accasci facendo una smorfia di dolore: ti convinci che forse è meglio stare seduti poggiandoti sul pavimento freddo, lasci stesa la gamba dove la caviglia sta iniziando a gonfiarsi. Improvvisamente senti un vuoto nello stomaco, stai salendo in velocità; le tue orecchie si tappano, ma riesci comunque a percepire lo stridìo del metallo, porti le piccole mani alle orecchie cercando di pensare qualcosa di bello ma la tua mente è completamente vuota, i tuoi occhi si offuscano riempiendosi di lacrime: morirai sola e senza alcun ricordo.
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Ma d'un tratto la gabbia color rame si ferma sballottandoti dal lato opposto a quello dov'eri appoggiata, ti massaggi il capo col quale hai appena preso una bella botta; senti dei passi che si avvicinano e ti affretti a metterti in piedi ignorando il dolore che ti provoca la caviglia ormai di colore violaceo. Ti metti in posizione di attacco, non ricordi nemmeno perché sai cosa sia una posizione del genere, scuoti il capo come a voler scacciare via i pensieri: sei pronta ad attaccare chiunque avesse provato a toccarti. Le parti superiori della scatola si aprono, la luce del sole ti acceca e istintivamente porti una mano davanti agli occhi li stringi riavviando le lunghe ciocce color miele che ti cadono davanti agli occhi, stringi i denti ascoltando le voci che continuano ad avvicinarsi verso te. -Dai Thomas, l'ultimo l'ho tirato io fuori, questa volta tocca a te!- -Al sei un pive senza speranza! E va bene vado io.-
Stringi i denti cercando di controllare la paura improvvisamente un ragazzo si materializza davanti a te, è moro ed ha il naso all'insù; ti guarda come se fossi un esperimento o qualcosa del genere, così alzi un sopracciglio chiedendoti cosa tu abbia di sbagliato. Dopo qualche minuto senti di nuovo la voce del ragazzo che hai già sentito.
-Allora Thomas? Non sarà mica vuota?- -È una ragazza!- Lo esclama imbarazzandosi, poi ti porge una mano facendoti cenno di salire con lui. Sei titubante, ma poi accetti l'aiuto e salite insieme, dove sei completamente circondata da ragazzi. Fischi di apprezzamento si alzano dal "pubblico", e tu non puoi far altro che arrossire. Il ragazzo che ti ha tirato fuori aggrotta le sopracciglia, palesemente contrariato dal loro comportamento.
-Ehi, ehi! Brutte teste di Splof, vi sembra il caso?-
Un altro ragazzo biondo fa un passo in avanti passandosi una mano sul mento e poi guardando di lato, sembra quasi sia nervoso vedendoti.
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Guarda Il ragazzo che ti ha tirato fuori e poi un altro ragazzo con dei tratti asiatici, sembra che tutti si capiscano con lo sguardo. Prima di parlarti ti osserva, come ad imprimerti nella sua mente.
-Bene fagio, io sono Newt, quello che ti ha aiutato è Thomas, l'imbecille è Alby e lui è Minho, gli altri li conoscerai dopo.-
Mentre parla li indica tutti e tu annuisci.
-Io mi chiamo Y/N-
Lui ti guarda, i suoi occhi sono lucidi ma proprio non capisci il perché, ti stringi in te stessa imbarazzata, sembrano tutti sapere qualcosa che non sai.
