7.L'INIZIO

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Sono passate soltanto 24 ore da quando ho deciso di essere finalmente FIDANZATA con Lorenzo eppure tutto mi sembra così forte. È diventato in 24 ore la cosa che penso di più durante la giornata, non c'è un attimo in cui io non abbia voglia di passare qualche secondo con lui. Qualsiasi secondo, per fare qualsiasi cosa, a qualsiasi costo. Apro gli occhi e il mio cellulare è pieno di messaggi del tipo " Mi manchi", " Ti voglio qui, adesso, mi manchi..." ," Sei sveglia? Mi manchi..." , " Ti muovi? mi manchi.." insomma, quasi tutti i messaggi finivano con "Mi manchi" e sinceramente io, che ho sempre provato disgusto per queste relazioni e per queste smancerie, mi sento come impazzita perché adesso mi sembrano la cosa più bella del mondo. Mi manca sempre anche lui, infatti, ho appena aperto gli occhi e già ho il cuore a mille perché tra poco lo rivedrò. Mi alzo dal letto e rispondo ai suoi messaggi " Ciao mio piccolo Lorenzo...mi manchi tantissimo. Adesso sono sveglia, ci vediamo tra poco" e neanche passano 20 secondi che mi risponde
" Muoviti dai su... mi manchi". Il mio risveglio adesso è una fottuta botta di felicità, qualcosa che va oltre le risate durante le sbronze, qualcosa che va oltre il profumo dell'estate, qualcosa che va oltre anche a me stessa. Corro in bagno a docciarmi, pettino velocemente i capelli, vado a fare colazione e sto un po' con mia madre come sempre. Non le ho ancora raccontato di Lorenzo...voglio prima godermi qualche settimana con lui per bene, capire se è realmente una cosa SERIA e poi glie ne parlerò. Saluto mia madre e scendo di corsa, corro per strada, sembro una pazza. Non vedo l'ora di vederlo. Mi fermo un a comprare le sigarette e noto un pacco di cioccolatini al latte, forse gli potrebbero piacere... "anche se... è estate, meglio di no", allora passo davanti un panificio buonissimo vicino piazza S.Marco, noto dei cornetti appena sfornati e penso subito a lui. Non conosco ancora bene i gusti di Lorenzo ma so che lo apprezzerà. Ne compro due, uno per me e uno per lui.
Corro di corsa verso piazza S.Marco che è finalmente a pochi metri da me e...vedo Lorenzo. Quanto è bello, semplice, mi batte forte il cuore, più mi avvicino più aumenta il battito,più sorrido. Si alza e corre verso di me, mi abbraccia forte, ci baciamo per non so quanti minuti e lui urla <<Quanto cazzo mi sei mancata...>> sorridendo, noto il lucido nei suoi occhi...ha gli occhi lucidi! Non ci posso credere, questo ragazzo è fottutamente perso come me. Incredibile. <<Anche tu Lorenzo, anche tu>> urlo sorridendo e lo bacio, lo bacio forte, quei baci in cui non solo senti le labbra dell'altro ma quei baci in cui senti il CUORE dell'altro e quell'altro poi diventi tu, e tu diventi quell'altro e voi diventate una cosa sola e senti un fuoco in ogni organo del corpo, qualsiasi cosa del tuo corpo sta cambiando, la tua mente è focalizzata SOLO su quella persona e non esiste cosa, non esiste persona, non esiste catastrofe che in quel momento possa fermarti. Ti senti forte, forte come non mai. Ti senti un gigante anche con le sembianze di una bambina.
<<Ah... vedi un po'! Ahahaha chi devo incontrare qui? >> è Beatrice, ride ed è palesemente contenta per noi, spero.
<<Ehy Bea... eh... ti avrei spiegato tutto...>> dice Lorenzo, <<Non devi spiegarmi nulla. Ho capito tutto...beh, è evidente! Ahahha sono super felice>>, <<Davvero?>> dico io, <<Certo stupida! Due miei migliori amici che stanno insieme! Una fortuna assurda! L'unico problema è quando litigherete, non chiamatemi>> ride, <<Hahahaha no, non ti chiameremo>> dice Lorenzo, <<Invece si, io la chiamerò>> rispondo ridendo.
Sono contenta che Beatrice è felice per noi, pensavo che dicesse qualcosa del tipo " ti conosco, non farlo soffrire" oppure "sei sicura? È Lorenzo..." invece no, sono contenta che mi abbia dato un po' di fiducia, evidentemente mi si legge in faccia che non sto giocando. Arrivano gli altri ragazzi del gruppo: Daniel, Alex,Alexia,Helena, Nicole, Carlo e Franco... mi aspettavo un commento anche da loro, ma nulla. Lorenzo mi guarda e mi sorride e con un sorriso verso in nostri amici, mi bacia. Tutti rimangono a bocca aperta e scoppiano a ridere, c'è qualcuno che esclama <<Si ma adesso non tenertelo tutto per te!>> ridendo e qualcun altro che dice <<Io lo sapevo...>>. Incredibile, sono tutti felici, non me l'aspettavo neanche io e dallo sguardo di Lorenzo capisco che neanche lui si aspettava una reazione del genere.
<<Venite con noi?>> chiede Daniel, Lorenzo mi guarda e sospira... <<Beh Daniel, in realtà volevo portare Cloe in un posto...domani saremo dei vostri, ok?>>, <<Va bene>> dice Daniel. In realtà... neanche io sapevo che dovessimo andare in un " posto" e vedendo tutti li, quasi mi sentivo in colpa nel dire "No" alle giornate al mare con loro, con i nostri amici. <<Ti ho preso una cosa comunque... adesso saranno freddi>> dico dando i cornetti a Lorenzo, <<Questi erano per il primo buongiorno insieme>>, lui mi sorride, resta fermo come un cretino e apre la busta <<Cazzo! Buoni... grazie amore>>. Mi ha chiamata amore? finalmente... cazzo, stavo aspettando di chiamarlo anche io così. Non vedevo l'ora. <<Amore... ascolta, che ne pensi se oggi stessimo con loro e domani giornata tutta per noi due? Mi dispiace dire di no senza un preavviso...>>, noto la tristezza nei suoi occhi ma che guardandomi passa e dice <<Certo amore, va bene>>. <<Daniel! Siamo dei vostri oggi!>> urla Lorenzo, <<Evvai!>> dice Daniel. Lo sapevo, sapevo che Daniel voleva stare con Lorenzo, come tutti, come le ragazze volevano stare con me e farsi raccontare tutto. <<Andiamo?>> urla Beatrice. Ci incamminiamo verso il mare e mentre i Daniel, Lorenzo, Alex, Carlo e Franco stanno davanti io e le ragazze camminiamo dietro. Lorenzo si gira spesso per guardarmi e io ogni tanto aumento il passo per toccargli un po' la mano. Mi viene da sorridere in ogni momento. Non so cosa mi abbiano raccontato le ragazze, ero presa da Lorenzo e lui da me, me l'ha fatto capire dallo sguardo sorridente mentre mi guardava, non stava ascoltando una parola e faceva fatica a non guardarmi. Sembravamo due pazzi. Lo eravamo. Era perfetto.
Arriviamo a mare e prima di spogliarci Lorenzo mi guarda e dice <<Aspetta, aspetta...la mia fidanzata che si spoglia, nono...>> io rido e lo sposto con una spinta, lui ride ma noto della serietà nel profondo dei suoi occhi. Chissà, forse è serio. Amerei anche la sua gelosia.
La giornata passa felicemente come sempre, partite a beach volley, passeggiate, balli, chiacchiere, tuffi, scherzi e finalmente... i baci di Lorenzo. Quei magnifici baci. Quelle labbra da cui non mi riuscivo a staccare, quei baci dolci, rubati, intensi, forti, veloci, lenti. Baci di ogni tipo, le mie labbra erano completamente dipendenti dalle sue. Come i miei occhi erano completamente dipendenti dai suoi. Niente poteva staccare il mio sguardo da lui e quando succedeva, mi mancava. Sono passate solo 24 ore, non so neanche i suoi posti preferiti, i suoi gusti preferiti, i suoi piatti preferiti. Lui no, non mi aveva mai parlato della sua vita intensamente, non ancora. Neanche io, conosceva la realtà che conoscevano praticamente tutti ma ancora niente di profondo. <<Amore domani mattina sveglia presto>> dice, <<Cosa?! Lo sai che per me è una tragedia svegliarmi presto...>>, <<Beh, domani farai un'eccezione>>, <<Va bene... AMORE>>. Alla parola "AMORE" Lorenzo rimane impietrito, non si aspettava minimamente una parola del genere da parte mia e conoscendo i miei punti di vista sull'amore non si sarebbe neanche aspettato tutta questa tenerezza da parte mia. <<Non me l'aspettavo sai?>> dice, <<Cosa?>> , <<Questo tuo essere...così, così tenera...>>. In effetti neanche io conoscevo questo lato di me, non sapevo di essere così, non con un ragazzo. <<Neanche io...>>, rido.
Ci incamminiamo verso casa e aspettiamo che vadano tutti gli altri via per poterci salutare. <<Usciamo stasera?>> dico, <<No amore, preferisco stare a casa... sai... non mi manchi per niente>> e sorride, <<Va bene...>> rispondo ridendo. Lui mi prende in braccio e mi bacia, io mi lascio trasportare dai suoi movimenti. <<Davvero... LORENZO, usciamo?>>, <<Da oggi odio quando mi chiami così...>> dice, <<È il tuo nome>> rispondo ridendo. Lui sorride e mi stringe forte le guance per potermi dare un bacio, come quello che si da un bambino, stringendogli le guance. <<Comunque... CLOE, credo che dovremmo restare davvero a casa per poter riposare e goderci la giornata di domani! >>, chiamandomi Cloe sento la tristezza prendere il potere sul mio corpo, è vero non era bello farsi chiamare così da una persona importante, dall'unico ragazzo al mondo che vuoi. <<Va bene amore... mi mancherai>>, <<Anche tu>>. In quel momento mi rendo conto di quanto le cose possano cambiare in pochi mesi, qualche mese fa avevo progettato la mia estate, volevo solo divertirmi, odiavo l'amore ed ora... ora sto con Lorenzo. Strano come la vita a volte ti metta in queste situazioni e tu, tu manco te ne rendi conto. Succedono e poi... e poi... sono cavoli tuoi. Ci salutiamo come sempre e vado via verso casa. Andare via da lui mi ha tolto un pezzo di cuore, più camminavo verso casa più la tristezza e l'angoscia mi assalivano, incredibile, non posso crederci neanche io. Ma alla fine è così? È così quando ti manca qualcuno? È normale andare via e dopo neanche 5 minuti stare così male? Chissà se sarà normale. So che anche a lui manco, anche lui sta male, l'ho percepito dall'ultimo suo sguardo prima di attraversare la strada, era triste, era spento. "Mi manchi già..." eccolo, il suo messaggio, lo sentivo. Chissà se è normale avere questo sesto senso così forte nei confronti di qualcuno, come se lui stesse male e io lo sentissi subito, come se fossimo collegati in qualche modo, io lo penso e lui compare. Basta uno sguardo e riesco a percepire gioie e dolori dai suoi occhi, così trasparenti. Incredibile come due persone possano collegarsi così tanto e non è scienza, non è religione, non è niente che può essere studiato o calcolato tramite delle formule matematiche o chimiche, io credo semplicemente che questa sia la SEMPLICITÀ, la complicità, l'essere così dentro una persona in poco tempo da riuscire a percepire le sue emozioni dall'esterno. Che poi... esterno non è. Lui non è un ragazzo, lui è un mondo alieno sconosciuto, un qualcosa che va oltre i limiti dell'essere umano, un qualcosa che racchiude posti oscuri e meravigliosi dentro i suoi occhi e se oggi, se oggi posso dire una cosa è questa : c'è chi ha fatto il viaggio del mondo in 80 giorni, io penso di essere stata altrettanto fortunata perché nei suoi occhi ho fatto il giro del mondo in 24 ore e ho visto posti che nessuno potrebbe vedere MAI. È vero, devo scoprire cultura e usanza di questi posti nascosti ma già la bellezza e da come si presentano mi fanno capire che sarà il viaggio più bello della mia vita.
Torno a casa e mia madre mi sorride e inizia a farmi qualche domanda, io imbarazzata, non rispondo... le racconterò tutto quando sarà il momento. C'è mia sorella, anche lei mi guarda con un'aria strana... sembra quasi che tutti sanno di me. Vado in camera, poso le cose e finalmente posso farmi una doccia. Dopo la doccia mi cambio e mi stendo sul divano in cucina, mi arriva un messaggio : è Lorenzo. "Amore dove sei?" dice, " A casa amore, perché?" rispondo, " Perché sono triste, contiamo le ore per domani?"sorrido come una cretina al suo messaggio e noto gli occhi addosso di tutta la mia famiglia che sorride senza dire nulla. Ritorno seria e mi metto a tavola per cenare.
Dopo cena mi fermo a chiacchierare con la mia famiglia, oggi ci siamo tutti, sono davvero felice... ma c'è qualcosa in me che non va, c'è qualcosa che mi fa mancare il respiro, c'è qualcosa che mi manca. È Lorenzo.
Dopo una lunga chiacchierata con la mia famiglia, vado a letto, sono davvero stanca oggi. Penso a Lorenzo tutto il tempo e sopratutto non riesco a dormire, l'ansia per domani è così forte che mi impedisce di chiudere occhio ma per fortuna... sto per addormentarmi.
Mi sveglio, sono le 8,30, mia madre mi porta il caffè a letto stamattina e dandomi un bel bacio mi sorride, <<Buongiorno amore>> , <<Buongiorno mamma>> sorrido dolcemente. <<Vieni dai, facciamo colazione insieme... mi racconti di questo ragazzo>>, <<Chi?>> , <<Non lo so, come si chiama?>> e io sorrido. Come aveva fatto? Mi aveva vista forse?! Chissà... eppure ad ogni frase scoppiavo a ridere, era evidente, non potevo mentirle, non mi avrebbe creduta. Mi alzo e vado in cucina da lei... le racconto finalmente di Lorenzo. <<Lorenzo? Il tuo amico?>> , <<Si... mamma... il mio "amico" >> rido, <<È un bravo ragazzo, no?>>, <<Si mamma, tanto... è dolcissimo... è calmo... è... >> , <<Ah... ci siamo innamorate! >> , <<Nono... no mamma, no... >>, <<No? Sicura? Poi vedrai...>>. Facciamo colazione insieme e tra una risata e un'altra le dico che oggi Lorenzo vuole portarmi in un posto. Vado di là a cambiarmi e scrivo un messaggio a Lorenzo " Sono sveglia!!! Buongiorno amore", lui risponde subito e dice " Amore... ciao, mi dispiace averti fatta svegliare così presto...purtroppo oggi non possiamo andare in quel posto" , "Cosa? Perché?" , "Problemi col motorino... mi dispiace amore... possiamo stare per la città, andare al mare, mangiare un gelato... cosa ne pensi?". A me non interessava dove eravamo, con chi, quando, se il posto era brutto o bello... io volevo stare con lui, lui era il mio posto quindi non mi importava di sceglierne uno. I miei genitori stamattina vanno al mare, i miei fratelli non ci sono e così decido di correre a prepararmi per andare. Mi preparo di fretta ed esco di casa. Verso la strada mi fermo in un panificio vicino casa mia, prendo dei dolcetti e un succo di frutta. Lorenzo ama i succhi di frutta. Vado a piazza S.Marco e gli scrivo "Sono qui amore", dopo pochi secondi sento delle mani coprire i miei occhi: sono le SUE. Riconoscerei le sue mani, il suo sguardo, la sua voce, il suo odore tra mille persone senza confondermi mai. Mi giro sorridendo e lo bacio forte. <<Ho portato la colazione, mangiamo verso il mare?>>,lui sorride e mi guarda un po' perplesso, resta zitto e all'improvviso mi bacia, mi bacia e sento delle emozioni sempre più forti come se mi stessero strappando il cuore dal petto. <<Andiamo amore>> dice lui, prende dolcemente la mia mano e andiamo verso il mare. Sembra la prima volta che ha preso la mia mano, la sensazione però è sempre più forte, sempre più bella. Le strade di questa città adesso sono più belle, sembra di visitare un'altra città eppure è la mia, ma con lui, con lui sembra tutto nuovo, tutto ha un nuovo profumo. <<Cloe...?!>> sento alle mie spalle... oh cazzo, è Nicolas.
<<C-ciao...Nicolas>> dico con una voce quasi impietrita... Nicolas... cazzo e adesso?! Che figura di m...a. <<Come stai? Ciao Lorenzo...>>, è incazzato, si legge dal suo viso. <<Ciao Nicolas, come va?>>dice Lorenzo, <<Beh...potrebbe andare meglio se la ragazza che mi ha lasciato qualche giorno fa non stesse mano nella mano con quello che doveva essere un suo amico stretto!>>, <<Nico non è colpa sua... non sapevo come dirtelo, non volevo ferirti più di quanto...>>, <<Non volevi ferirmi? Beh, l'hai fatto, sai...dovrei prendermela con lui ma lui non c'entra>>. Prendermela con lui?! Si riferisce a Lorenzo?! all'improvviso sento dentro di me una rabbia, una rabbia fortissima, irrefrenabile, la testa mi pulsa e penso di essere rossa come il fuoco. Nicolas ha tutte le fottute ragioni di questo mondo, lo so, ma dire che dovrebbe prendersela con Lorenzo mi sta uccidendo dentro. Non so che nome abbia questa sensazione ma non è bella. D'un tratto vedo Lorenzo che sta per rispondere e lo blocco dicendo <<Senti Nico, lui non c'entra un cazzo, sono io che ho perso la testa per lui. Non è colpa di nessuno, non permetterti di prendertela con lui, se vuoi sfogarti, fallo con me, sono io la stronza, non lui", <<Certo, lo so, proprio per questo, caro Lorenzo, ti stringo la mano e ti auguro la felicità, goditela. Tanti auguri a entrambi. Ah Clo... sappi una cosa: tu la testa per Lorenzo l'hai persa tanto tempo fa, si capiva dai tuoi sguardi, da come lo guardavi e di come lo stringi e lo guardi adesso, l'unica a non averlo capito sei stata sempre tu. Ciao a tutti e due" dice Nicolas stringendo la mano a Lorenzo e andando via. Io resto imbarazzata, anche Nicolas aveva capito che ero persa di Lorenzo?! Perché non me l'ha detto? O meglio... perché ha fatto finta di nulla? Non capisco. <<Mi dispiace amore...>> dico a Lorenzo dispiaciuta, <<No piccola è tutto ok, lui ha ragione ed è stato molto maturo e comprensivo. Adesso godiamoci la nostra giornata e non ci pensiamo, ti prego", mi stringe forte a se e mi da un bacio di conforto. Mi stringeva sempre di più a lui, sentivo dalla sua pelle la sensazione di paura. Aveva paura di soffrire come Nicolas per colpa mia, lo sentivo. Era strano, i suoi occhi erano spenti anche se felici di stare lì con me. <<Lorenzo, ascolta: non succederà con te>>, mi guarda con le lacrime agli occhi e mi dice <<Lo spero Cloe... non ho mai provato tanto, non ho mai voluto una cosa così tanto nella mia vita, mai. Sei più di tutte le cose che si possono desiderare da bambini, sei più di qualsiasi altra cosa al mondo>>. In quel momento resto senza parole, non sapevo cosa dire, soltanto l'idea di farlo soffrire mi faceva bruciare l'anima e il cuore. Sentivo un dolore ovunque, non poteva succedere, non l'avrei mai fatto, non con lui, no. Per tutta la giornata Lorenzo è stato così, triste, non so perché... pensavo fosse sicuro di me ma evidentemente aveva paura, paura di star male. Dopo un'intensa giornata anche se non una delle migliori, torno a casa. Non mi do pace, il mio ormai passato, non poteva incidere sul mio presente, cazzo. Non può. Non rovinerò tutto, lo giuro. Lo giuro a me stessa oggi. Gli devo dimostrare tanto. Più del tanto. Più del limite.
Mi squilla il cellulare: è Irene. <<Cloooeeee! Come stai amore mio? Mi manchi! Domani torno sai?>>, <<Baby... davvero? Cazzo, non vedo l'ora, ci vediamo? Ho bisogno di te... devo raccontarti delle cose...>>, <<Lorenzo? Ahahah>> , <<Cosa? Come fai a saperlo?>>, <<Sapere cosa?>> , <<Nulla, nulla>>, <<Oh noooo... state insieme?!?!>> , <<Ehm... dai ti spiego domani >>rido, <<Si o no?>>, <<Si Ire...ma da due giorni, ed è già complicato ma bellissimo... credo di essermi innamorata ma c'è qualcosa che dentro di me che non vuole ammetterlo>>, <<Clo...Ahahah non ci posso credere! Tu... innamorata! Fantastico! Ti faccio sapere se domani ci sono sicuro e ci sentiamo okay?! Voglio sapere tutto>> , <<Va bene tesoro e io voglio sapere tu cosa stai combinando! >>, <<Beh... ti spiegherò appena ci vedremo, mi tratterrò due giorni qui. Ciao piccola Cloe, a domani>>, <<Ciao Ire>>. Avevo bisogno di lei, mi avrebbe detto la cosa giusta al momento giusto e l'avrei ascoltata.
Rispondo a vari messaggi su whatsapp di Beatrice, Nicole ed Helena e mi arriva un messaggio di Lorenzo "Scusami amore mio, devo fidarmi di te. Ho semplicemente paura di perderti. Mi manchi". Aspetto qualche secondo per pensare bene a cosa rispondere...
" Amore mio, vorrei farti capire che tutto ciò che è stato prima di te non può valere mezzo numero, neanche fosse zero. Meno di zero. Tu vali tutto, credimi. Per farmi cambiare idea su di te ci vorrebbe un altro Lorenzo, uguale a quello originale, un gemello perfetto ma non esiste e quindi non esiste persona al mondo che possa sostituirti". Sono innamorata... non ci credo neanche io ma è così e devo ammetterlo.
Sapete perché mi sento innamorata? Perché da quando ho visto il suo sguardo triste ho visto il mio mondo crollare, quando lui è in pericolo io mi trasformo in una vipera, potrei mettermi contro chiunque, perché quando entro nei negozi penso prima a lui e poi a me, penso a cosa gli potrebbe piacere, perché quando penso di perderlo sembra che qualcuno mi dia 100 coltellate nello stomaco e contemporaneamente mi scendono 100 lacrime sul viso e ci vorrebbero 100 baci per calmarmi, perché quando lo vedo andar via mi manca il respiro, mi manca, perché mi fanno male le mani quando non posso toccarlo, perché mi sto riscoprendo, perché sto crescendo, perché non sto giocando, perché sono seria e così seria non lo sono mai stata, perché voglio renderlo felice, sereno, perché lo vorrei qui ora, perché quando lui non c'è mi sento sola, perché rifarei ogni minima cosa e perché... perché io in fondo, sono sempre stata innamorata di Lorenzo ma non l'ho mai ammesso a me stessa per paura, la fottuta paura di amare. Devo andare da lui, in casa ci sono solo i miei fratelli, li saluto e scendo. Vado verso casa sua, una stradina vicino Piazza S.Marco. "Ti prego, scendi" gli scrivo. Vedo la luce della sua stanza accendersi, sicuro sarà sveglio. "Sto correndo per le scale amore mio". Gli dirò che sono innamorata di lui?! Oggi?! Non credo sia il giorno giusto ma so che questo è l'inizio, l'inizio giusto, di un amore folle, giusto, un amore pazzo. Tanto pazzo da avermi fatto scendere senza chiavi di casa e con la maglia del pigiama. Ma quando sei innamorato è così, ti senti la persona più forte del mondo e qualsiasi giudizio, qualsiasi commento negativo o positivo, qualsiasi tipo di sguardo da passanti estranei diventa un motivo per amarlo ancora di più, perché sei fiera di ciò che stai facendo. Eccolo, anche lui è in pigiama, ha le lacrime agli occhi e mi stringe forte. Mi guarda e con uno sguardo serio e intenso mi dice <<Cloe... io... TI AMO, non da oggi... non da ieri...ma da tempo, si mi piacevi ma... ora è tutto diverso, io ti amo amore mio, ti amo>>, non rispondo. Non riesco a parlare, ho un nodo in gola, il cuore non lo sento più, le gambe mi tremano... mi siedo sul primo muretto che vedo ed escono delle lacrime, sorrido e non riesco a trattenere nessuna emozione. Lui mi guarda aspettando una risposta, io provo a parlare e ogni volta fallisco... l'unica cosa che riesco a dire tra varie lacrime di gioia spontanee è : <<Lorenzo, ti amo anche io. Credimi>> , lui sorride con un'aria felice e incredula e con il suo sguardo da bambino mi dice :<<Questo è l'inizio Clo... solo l'inizio, vedrai amore mio>> e mi stringe forte a se.

Tu credimi se ti dico che la notte la cerco..Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora