6.LA VERITA'

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Probabilmente è notte fonda, continuo a rigirarmi nel letto tra il caldo e i miei pensieri, non riesco a smettere di pensare a questa situazione. Penso alle mani di Lorenzo, a come tenevano le mie e impazzisco. Sto impazzendo, la situazione con Nicolas non aiuta a migliorare le cose. Mi alzo e prendo la bottiglia d'acqua lasciata sulla mia scrivania. Ora mi sento un po' meglio ma non riesco comunque a non pensarci, ho una sensazione strana allo stomaco, sembra nausea ma non lo è. Sembra quasi di essere tornata a questa mattina quando nonostante tutte le cose mangiate, lo stomaco continuava a brontolare. Prendo un quaderno e inizio a disegnare e a scrivere qualche frase, scrivere è sempre stata una di quelle cose che ho sempre fatto quando ero in difficoltà, scrivendo libero ogni mio pensiero più nascosto, era la mia forza nascosta e volevo che nessuno lo sapesse. Dopo aver liberato qualche emozione su un pezzo di carta attraverso una penna, riesco a sentirmi meglio ma la situazione, quella, non cambia.

Apro gli occhi, intravedo la luce del sole entrare dalla finestra e i rumori di mia madre provenire dalla cucina, sento anche il buon profumo del caffè. Prendo il cellulare sul comodino e mi accorgo che sono le 8:30 del mattino, chi ragazza in vacanza e libera da tutto si sveglia così presto? voglio dormire ma non ci riesco. Passa qualche minuto e il mio pensiero è già su Lorenzo,cazzo. Mi alzo dal letto e vado in cucina, per fortuna c'è mia madre che mi fa compagnia, si sorprende anche del fatto che sono già sveglia. Riesco a rilassarmi solo tra le sue braccia. Approfitto dell'orario per fare colazione e chiedo a mia madre se le va di uscire, forse una passeggiata mi aiuterà a non pensare a questa situazione.                                                                         Torno a casa verso ora di pranzo, mangio qualcosa velocemente e nonostante i messaggi di Beatrice, Helena e Nicole oggi decido di non andare al mare, non mi va, nonostante non vedessi l'ora di rivedere Lorenzo e neanche so il motivo. Mi arriva un altro messaggio, stavolta è Nicolas: "Ehy amore, tutto ok? oggi ti va una passeggiata?" , non so proprio cosa dire, non mi va di vederlo, vorrei starmene tutto il giorno a casa ed uscire stasera con il gruppo per vedere Lorenzo. Ma non posso, non posso fargli questo, si merita una spiegazione assolutamente. Rispondo: " Ehy Nico! Si.. se puoi possiamo vederci anche ora, ti aspetto?" , lui in pochi secondi risponde di sì e il mio cuore inizia a battere come se stessi facendo chissà che cosa, adesso mi ci vorrebbe la forza e la tenacia di Irene a ricordarmi che non è la prima volta che mi trovo in una situazione così e posso gestirla tranquillamente. Stavolta però è diverso, devo ferire i sentimenti senza un valido motivo. Dopo circa 20 minuti, arriva Nicolas, devo andare. Esco di casa e più mi avvicino alla strada dove mi sta aspettando, più crescono i miei sensi di colpa. Eccolo, lo vedo.       << Ehy Nic>> , lui prova a baciarmi ed io mi sposto, <<Tutto ok Clo?>> dice lui, <<Nic, in realtà.. no>>, <<Cosa è successo?>> , <<Nico, in realtà... ecco... volevo parlarti...>>, non sapevo cosa cazzo inventarmi, i suoi occhi buoni e tristi mi stavano uccidendo dentro, <<Ecco Nico, te lo dico senza troppe parole, non possiamo più frequentarci, tu sei un bravissimo ragazzo ma io non ce la faccio, questa situazione è diventata troppo, troppo impegnativa per me, non voglio prendere in giro nessuno, tu con me vorresti fidanzarti, io no, non provo le stesse cose che provi tu, non provo la felicità che provi tu quando ci baciamo, non va bene>>, il suo sguardo è spento, noto la tristezza dai suoi occhi e sì, mi fa male ma sono libera, mi sento finalmente libera. <<Beh...non so cosa dire, pensavo che le cose stessero andando bene...ma...okay, mi dispiace, vado via>>, lui va via sul suo motorino e sinceramente sì, mi dispiace ma mi sento finalmente libera. Era triste, forse si aspettava qualcosa ma la verità è questa: non mi sarei mai innamorata di lui come non mi sono mai innamorata nella mia vita di nessuno. Mentre torno a casa arriva un messaggio sul mio cellulare: è Beatrice: "Stasera 20:00 piazza S.Marco, ciao amore!>>. Non ha detto chi ci sarà, penso...chissà se ci sarà Lorenzo anche se non ho molta voglia di vederlo, prima di conoscere lui e prima di uscire di nuovo tutti i giorni con le mie migliori amiche la mia vita era semplicissima. Non era tranquilla, è vero, ma non avevo tutti questi pesi, non provavo tutte queste emozioni. Sto pensando di chiudere con Lorenzo e sto pensando che mi manca fumare, bere e andare a ballare con le mie amiche Irene, Carla, Rosa ecc...  mi manca il mio stile di vita con loro, mi divertivo e basta e sinceramente, preferisco un senso di vuoto piuttosto che un senso di incognito. Può darsi che a Lorenzo non piaccio e che è soltanto gentile con me o che fa così perchè lui è fatto così. Non lo so. Non so se stasera uscirò, per ora torno a casa e voglio liberare la mia testa da qualsiasi pensiero che riguardi i ragazzi.                                                                                      Sono già le 19:15 e io non ho ancora deciso nulla, ho passato tutto il pomeriggio con mia madre e ho dormito un'ora. Non ho assolutamente voglia di uscire e vedere Lorenzo e farmi fottere il cervello con altre sensazioni. Devo decidere e devo anche dirgli la verità, anche a lui. Devo dirgli che non possiamo essere amici, questa non è un'amicizia normale, l'amicizia non ti fa provare tutte queste sensazioni, l'amicizia anche se ti prende per mano non ti sconvolge mattine, pomeriggi e notti, l'amicizia non ti fa brontolare lo stomaco. Io sto decisamente negando a me stessa questo sentimento ma in fondo, in fondo lo so che a me Lorenzo piace e stavolta non è un piacere estetico, cazzo, è qualcosa che va oltre. Okay, esco. Vado a prepararmi subito e scelgo dei vestiti di fretta molto semplici, mi trucco poco, saluto come sempre i miei genitori ed esco di casa. Sono le 20:30, sono in ritardo, mi arriva un messaggio di Helena che mi chiede dove sono, sono già tutti lì e mi aspettano. Arrivo in piazza, sono tutti lì, vedo Lorenzo da lontano che si gira  e mi sorride, io accenno un sorriso innervosito e saluto tutti. <<Dove andiamo?>> chiedo, <<Siamo indecisi se andare al Love&Wine o al Positive bar... tu cosa ne pensi?>> mi chiede Beatrice, <<Beh il Love&Wine non credo che vi piacerà, si beve vino e si mangia poco, io direi al Positive>>, << Va bene Positive per tutti?>> chiede Daniel e come dei deficienti rispondiamo in coro un bel sì. Ci avviamo verso il Positive che non dista molto da piazza S.Marco, circa 5 minuti a piedi. Sicuro dopo cena parlerò con Lorenzo e devo anche aggiornare Beatrice sulla situazione, non avevamo avuto modo di parlare ancora molto bene. Arriviamo al Positive, purtroppo l'unico tavolo disponibile è per 5 persone, noi ne siamo 7. Tutti corrono verso il tavolo e Nicole si siede su Helena, Beatrice su Daniel e... io resto in piedi. Tutti si siedono, tranne me. <<Prendo una sedia, tranquilli>> rido, <<Dai vieni qua>> dice Lorenzo, <<Cosa?Nono tranquillo Lorenzo>>. Non volevo sedermi sulle sue gambe, non ora che volevo addirittura chiudere i rapporti con lui, assolutamente no. Vado a cercare un'altra sedia e... Lorenzo mi afferra il braccio e mi fa sedere su di lui, lui ride e io no. Passano pochi secondi prima di notare il suo viso sorridente, quel sorriso che avevo in testa da giorni ora è qui davanti a me. Ho ceduto, di nuovo. Sto ridendo anche io e mi batte forte il cuore. <<Sei una stupida, lo dico sempre>> dice e ride guardandomi negli occhi. Non capisco nulla. Ordiniamo insieme agli altri dei panini ed altre cose mentre io e Lorenzo parliamo tanto, io gli dico di volergli parlare e lui mi guarda con uno sguardo serio. Arrivano le cose che abbiamo ordinato e iniziamo tutti a mangiare e tra una chiacchiera e l'altra Lorenzo mi accarezza dolcemente la gamba, impazzisco. Non riesco a non pensare alle emozioni che sto provando. Sono più forti di quella giornata in costiera, più forti di qualsiasi altra cosa, mi sento un uragano dentro lo stomaco, nella testa e nel cuore e non smette, no, non va via questa sensazione, diventa ad ogni carezza più forte, più sentita. Non smettere, ti prego. Penso tra me e me. Sento la mia pelle ruvida in ogni parte del corpo, la mia faccia diventare rossa e mentre gioco con la forchetta, mi giro e c'è lui a pochissimi centimetri di distanza da me. Adesso gli altri non esistono, ci siamo solo io e lui. È come se ci fosse una luce proiettata soltanto su noi due, dei suoni che soltanto con lui riesco a percepire e so, lo leggo nei suoi occhi, li sta sentendo anche lui. Niente può portarmi alla realtà adesso che sto vivendo come se stessi sognando. Tutta la confusione e la rabbia provata in questi giorni è svanita, è andata via in un attimo. Non sento più nulla, o meglio, sento tutto ma solo con lui. Mi guarda, mi sciolgo sempre di più, la sua mano scivola lentamente sulle mie gambe e con dolcezza prende la mia mano. Prima un dito, poi un altro, poi un altro ancora e più avanzano i suoi movimenti più sento il calore arrivare dritto al mio cuore, più questo mi batte, più la mia pelle diventa ruvida e il mio stomaco si stringe, sembra quasi non averlo. Prende la mia mano, è perfettamente incastrata con la mia, sento il suo cuore battere con l'altra mano e i nostri sguardi che ammirano ogni parte dei nostri corpi. Sembra di stare facendo l'amore solo con uno sguardo. Tutta l'aggressività, la mia rabbia, il mio essere scontrosa con il mondo, il mio essere stronza e il mio volermi divertire... è svanito tutto, in un istante. Non so quanto tempo sia passato, so che in un attimo i nostri occhi si sono incrociati così tanto che dai suoi occhi potevo vedere l'immagine riflessa di me stessa e dai miei lui poteva vedere la sua. Ho visto il suo mondo per la prima volta in quell'istante e sono sicura che un momento così, non lo dimenticherò mai più per il resto della mia vita, ne sono già sicura. I nostri volti sono sempre più vicini e le labbra mi pungono così tanto che sembra mi abbiano conficcato degli aghi dentro, sembra di leggere quelle strane poesie sull'amore sulle quali ho sempre riso e ho sempre avuto un pensiero negativo perché mi facevano venire " la nausea", quelle poesie in cui si diceva che quando vuoi baciare qualcuno e il desiderio è molto forte ti fanno male le labbra, una cosa del genere. In un attimo le sue labbra si avvicinano dolcemente e le mie ancora di più. Ci baciamo. Un bacio veloce spezzato da un <<Oddio>> di Beatrice e degli altri ragazzi che erano seduti al tavolo con noi. Lo avevamo dimenticato. Ormai la mia testa, il mio cervello pensava non a Cloe e basta ma a Cloe e Lorenzo. Se lo avevo dimenticato io, lo aveva dimenticato anche lui. Scoppiamo tutti a ridere mentre Daniel cerca di non metterci in imbarazzo facendo una delle sue battute stupide sul cibo.
La serata continua così per quasi due ore e per la prima volta non vedo l'ora di alzarmi da quel maledetto tavolo che mi ostacola nel baciare il mio Lorenzo. Ho detto MIO? Si, si Cloe, hai detto tuo. Sei fottuta. Questa è la verità. <<Andiamo, ti prego..>> mi sussurra Lorenzo, <<Si...>> rido, <<Andiamo?>> chiede lui agli altri e finalmente ci alziamo. Paghiamo velocemente il conto e andiamo via. Andiamo verso il mare, adesso lo amo ancora di più, è per il mare che siamo andati in quel posto ieri, è per il mare se ho passeggiato con Lorenzo, è per il mare se ora sono qui e lo bacio. Gli altri ragazzi vogliono farsi una passeggiata verso il centro e bere una birra. <<Vieni a bere una birra con noi?>> chiede Beatrice, <<No Bea...resto qui con Lorenzo...mi sa che dobbiamo parlare e non poco ahahah >>, penso di non aver detto mai di no ad una birra nella mia vita e questa cosa mi fa sorprendere e sorridere all stesso tempo, <<Va bene piccola Clo... poi mi spiegherai eh...>>dice ridendo Beatrice, io rido e loro si allontanano. Siamo io e Lorenzo, da soli. <<Ma... quel ragazzo?>> mi chiede, <<Quale ragazzo? Nicolas?>>, <<Si...cioè è...>>, <<Non è nessuno Lorenzo, stamattina ho chiuso con lui>>, <<Davvero?>>, <<Si...>>, <<Perché?>> , <<Beh, secondo te?>> e rido, com'è possibile che non capisce? <<Mi dispiace comunque, è un bravo ragazzo. Quindi... sei single? >> e ride, <<Hahaha... beh... si>> rispondo, <<Beh e quindi... dato che ci siamo baciati... sei...>> lo bacio prima che finisce la frase, avevo bisogno di baciarlo e di non essere interrotta da nessuno.Nessuno. <<Sei la mia fidanzata?>> mi chiede sorridendomi, <<Cosa?!>>, <<Cioè... vuoi essere la mia fidanzata signorina Cloe?>> prendo qualche minuto per pensarci, non ci credevo, non avevo mai detto di sì, non mi ero mai impegnata così tanto. <<Lorenzo, io non sono mai stata fidanzata seriamente... cioè, frequentata per molto tempo si... ma mai fidanzata ufficialmente>>, <<Hai paura?>>, <<Beh... non di te, cioè di me, cioè di noi. Non sono una ragazza tranquilla come te...non ho uno stile di vita come il tuo... ecco, non so...>>, <<Va bene, ho capito...>> era triste, no, no cazzo non volevo, lui era al momento la cosa più preziosa che avessi per le mani e non doveva soffrire, non poteva soffrire, io si, Lorenzo no. Non ho mai avvertito un senso così forte di altruismo negli confronti di altre persone, eccetto la mia famiglia. <<Si Lorenzo, voglio essere la tua ragazza, non so se sarà facile ma voglio provarci con tutta me stessa>> e gli sorrido, lui mi prende in braccio e mi bacia.
Ci siamo baciati tutta la serata, non abbiamo fatto altro, non avevo voglia di parlare, volevo soltanto sentire la sua pelle sulla mia, volevo vivere con quelle sensazioni che solo lui poteva darmi. <<Mi piaci Cloe, mi piaci tantissimo>>, <<Anche tu Lorenzo,troppo>>, <<I tuoi capelli profumano tantissimo>> mi dice e io scoppio a ridere, <<Mi porto a casa il tuo profumo stanotte>> dice e io mi sciolgo.
La serata finisce così, tra un bacio e un altro, tra una risata e un'altra, oggi vado a dormire con la gioia nel cuore, con il suo profumo tra le labbra, la sua immagine nella testa, la sua voce nelle orecchie. È una sensazione pazzesca e... la verità, la verità, la verità è che sto fottutamente impazzendo, sto fottutamente male adesso, mi manca. Appena sono andata via mi è mancato dopo un secondo, ci sono voluti 20 minuti per salutarci e andare via verso casa. Un messaggio, è lui: "Mi manchi già...", come cazzo ha fatto?! Mi ha letta nel pensiero?! Mi ha sentita?! Oddio... mi manca davvero. Mi manca qualcuno. Questo vuol dire quando ti manca qualcuno? Stare male? Così tanto? ora lo so. La verità è che lui era fottuto, io ero fottuta, ci stavamo fottendo una vita già dopo poche ore. "Mi manchi anche tu, ci vediamo domani". Non vedo l'ora che arrivi domani, conto le ore per poterlo rivedere prima di andare a dormire e cerco di dormire in fretta, più dormirò più il tempo passerà veloce, più passerà veloce più rivedrò Lorenzo. Un altro messaggio, è ancora lui "Sto contando le ore prima di rivederti". Eccola, eccola la verità... la verità è che la vita mi sta dando una lezione per tutte le volte che ho disprezzato l'amore, tutte le volte che ho provato disgusto, adesso, adesso mi ha fottuta. Mi ha letteralmente connessa ad una persona senza che io chiedessi nulla. La verità è che sembra che lui sia entrato letteralmente dentro di me e che mi abbia rubato ogni convinzione che avevo sull'amore, sulla vita. La verità è che è sempre stato così, dal primo giorno, e ora...e ora me ne rendo conto.

Tu credimi se ti dico che la notte la cerco..Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora