2.LA ROUTINE

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Venerdì mattina sveglia alle 7:30 e... comincia la giornata. Apri gli occhi e sei già di corsa ma non hai voglia di far nulla e resti a letto tra il caldo, le coperte e l'odore del caffè appena fatto. Ore 7:45, penso " cazzo è tardi" e le urla di tua madre che ti ricordano di essere sempre in ritardo ricominciano ma tu non hai proprio voglia di alzarti e di iniziare la tua ROUTINE. Corri, lo stomaco è chiuso, non c'è spazio per nulla e ti chiedi come faccia la gente a mangiare biscotti, cornetti caldi, bombe alla crema, cappuccini o panini caldi, il tuo stomaco rifiuta ogni cosa. Eccetto il caffè, quello non può mai mancare. Corri, vai in bagno e tra uno sbadiglio e l'altro inizi a sentire l'acqua che scorre velocemente, vedi i vetri che si appannano e la sveglia che continua a suonare, la blocchi, ti docci, ti asciughi, corri. Ore 7:55, cazzo, ancora più tardi e tu ti sei appena asciugata e ti stai lavando i denti, tua madre continua a ripetere che sei sempre in ritardo, oh dio... quanto vorrei dormire. Prendi i trucchi sul mobile e inizi a fare qualche pasticcio, ti aggiusti, ti trucchi un po' e corri.
Corri, corri verso la stanza, prendi i vestiti già scelti, lo zaino e ti avvicini verso la porta.
Ore 8:05, cazzo cazzo, è sempre più tardi, entri in macchina di tua madre, le dai un bacio forte, le accenni un sorriso, lei si scioglie e accendi la radio. Lei corre, è tardi, tu canti, sei strafottente. Ore 8:20, la campanella della scuola è suonata da 5 minuti esatti, c'era traffico, arrivi a scuola e prima di scendere dalla macchina dai un altro bacio forte a tua madre e le dici come sempre " ti amo, a dopo".
Corri, neanche ci pensi e sali le scale correndo, ecco, arrivata alla classe... bussi, entri, chiedi scusa, vai verso il banco.
Ore 8.25 la professoressa ti cancella il ritardo, fa una battuta, tu ridi, tutti ridono e comincia la lezione. Eccola, c'è lei, la tua compagna di banco ma anche compagna di stronzate, compagna di vita : Irene.
Irene è una ragazza bellissima, una delle più belle della scuola, è una ragazza meravigliosa, una ragazza che mi stava sul cazzo all'inizio e poi è diventata tutto, compagna di banco, compagna di vita, compagna di stronzate, bevute, compagna con la quale far casino e fare casini, aveva una forza e una determinazione quella ragazza pazzesca, era sicura di se, forte ma mai altezzosa.
Inizia la lezione e già le prime risate, già le prime urla della prof contro di noi.. <<Silenzio voi due! Vi caccio fuori>> e noi a ridere, mai preoccupate. Ore 9.20, dopo un'ora di lezione si inizia la merenda mattutina, adesso si che il mio stomaco è pronto per ricevere qualcosa. Irene caccia la sua solita merenda e io la mia, ogni giorno qualcosa di diverso, ogni giorno lei prendeva un mio pezzo e io il suo e così facevamo la prima colazione della giornata. Ore 9,25 entra un'altra prof , quella di italiano e inizia la seconda ora del venerdì, ultimo giorno... eh si, perché il sabato a scuola non si andava ed era davvero un fortuna. La seconda ora... oddio, già da quel momento inizi a pensare alle ultime 4 ore che restano per essere libera. La prof inizia a spiegare qualcosa di letteratura italiana e poi bloccandosi si ricorda di dover interrogare qualcuno. Cazzo,non avevo manco studiato molto...avete presente l'ansia di quando la prof scorre col dito sul registro? Esatto, sembra che sta scegliendo la vittima della giornata. Che palle. Chiama, inizia a chiamare 3 ragazzi della classe e per oggi,  sono salva. Durante l'interrogazione io e Irene  organizziamo cosa fare questa sera, d'altronde è venerdì e bisogna divertirsi. Chiediamo alle altre ragazze del gruppo cosa vogliono fare e siamo tutte d'accordo sulla stessa cosa : si mangia in un bel posto in centro e si beve come se non ci fosse un domani.
Passano le ore e... finalmente le 13.15, suona la campanella, lo zaino è già pronto e noi siamo già pronte per scappare via da quella prigione, anche se divertente.
Usciamo, fuori c'è un bellissimo sole, oggi si sta proprio bene e si sente che la primavera si sta avvicinando. È sempre stata una tradizione uscire da scuola e stare fuori in piazza, con altre persone, con altri ragazzi e fare due chiacchiere per poi tornare tutti a casa. Mia madre mi chiama :<< sto arrivando amore>>, io prendo le mie cose e saluto le mie ragazze:
Irene, Monique, Stella, Carla, Rosa e Laura. Loro tornavano sempre a piedi perché abitavano vicino scuola, io no. Arriva mia madre, con un sorriso saluto tutti e urlo << ci vediamo stasera girls!>>.
Ore 14:00 , pranzo, parlo con mamma e con papà e poi via, dopo pranzo di corsa a letto, mi riposo e per le 16:00 mi sveglio.
Ore 16:00, apro gli occhi, prendo il cellulare e 260 messaggi stupidi sui gruppi Whatsapp, non rispondo, appoggio il cellulare sul comodino, mi alzo e vado in cucina.
Il cellulare squilla, è Irene. <<Che fine hai fatto stronza?>>, rido, << Ehy stronza, dormivo, sei pronta per stasera? Come ti vesti? >>, <<Non so, penso una gonna, stivaletti e un body con la giacca di pelle, tu?>>, << Oh no,amore la gonna no... penso jeans, stivali, body anche io e giacca>>, penso,<< Perfetto stronza, allora ci vediamo sotto casa mia o in centro, bye>>.
Ore 19:30, inizio a prendere i vestiti, mi sistemo i capelli, non so se farli ricci o lisci. Li faccio lisci, così ci metto meno tempo,  i miei capelli sono troppo lunghi per aggiustarli in fretta. Ore 20:00, doccia, mi asciugo, mi trucco. Ore 20:30, mi vesto ed esco.
Raggiungo Irene sempre prima per scattare qualche fotografia, ci divertiamo un casino a farle tra di noi, è una passione.
Ore 21:30, siamo tutte in centro, tutte belle e preparate, pronte per iniziare la serata. Carla ci informa che dopo cena ci raggiungono dei suoi amici super simpatici per bere qualcosa insieme. Ore 22:00, ci sediamo tutte al tavolo di questo locale nuovo aperto da poco, ordiniamo due bottiglie di vino e iniziamo a brindare al weekend. Non c'era un motivo preciso per brindare, noi brindavamo sempre ed è sempre stato il momento più bello e divertente. La musica è alta, il vino sta salendo, mangiamo e beviamo, iniziamo a ridere tutte insieme e a spettegolare. Si parla di ragazzi, quelli che piacciono alle altre, poi ad Irene e poi infine tocca a me. C'era un ragazzo che mi piaceva molto esteticamente, ma niente di serio. La musica è sempre più alta, Carla inizia a cantare e all'improvviso si alza sulla sedia per ballare, le altre la seguono e infine anche io, balliamo, ridiamo, cantiamo, ci guardano tutti ma a nessuna di noi importa. A me sicuro no, se gli altri guardano è perché non hanno il coraggio di fare quello che facciamo noi e fanno finta di disgustarsi. Beh, di certo la loro vita non è leggera e divertente come la mia. Arriva il cameriere, carino, molto carino, Monique lo guarda, poi mi guarda e ride e con la sua dolce voce gli chiede << come ti chiami bello?>> scoppiamo a ridere tutte e anche lui.
Ore 23:30, chiediamo il conto, paghiamo e andiamo via verso una piazza in centro dove ci aspettano gli amici di Carla.
Eccoli, c'è anche un ragazzo che ho baciato la settimana prima ma niente di importante, mi ha anche scritta il giorno dopo e ovviamente non l'ho mai risposto, infondo, è stato un bacio, insignificante, era un gioco. Le ragazze ridono, ci uniamo tutti insieme ed entriamo in un locale a pochi metri dalla piazza, la musica anche qui è alta. Iniziamo a ballare e a bere di nuovo, stavolta cocktail e shot di liquori o vodka di vari gusti: fragola, melone, menta.
Mi gira la testa ma è una sensazione pazzesca. Esco fuori a fumare una sigaretta e vedo Irene parlare con 2 ragazzi che erano con noi, sento un odore strano da lontano: stanno fumando marijuana. << Ne vuoi un po'? >> mi chiedono, mi avvicino quasi barcollando e ridendo rispondo << Si, grazie>>. Faccio qualche tiro e poi la lascio a loro, l'odore mi piaceva tanto, il sapore anche e l'effetto di marijuana associata all'alcol ancora di più, mi trasportava in una realtà tutta mia. Una realtà divertente, ridevo ed ero spensierata.
<< Ultimo shot!! Chi lo vuole? Tu...>> sento alle mie spalle, è Rosa, mi abbraccia e mi trascina dentro... << Si, dai l'ultimo>>.. lei ride, paga gli shot e giù in un sorso. Cazzo, è assenzio, brucia. Brucia ma è buono. Adesso mi gira ancora di più la testa, penso di essere quasi ubriaca, esco, prendo un po' d'aria e accendo un'altra sigaretta durata 1 minuto perché all'improvviso arriva Carla che la prende per fumarla lei. Che nervi ma rido.
Ore 2:00, la serata sta procedendo tra giochi, risate, marijuana, alcol e musica. Perfetto, niente di più spensierato e bello.
Ore 2:30, inizio a tornare a casa, barcollo, con me c'è Irene, Monique e Rosa, tornano anche loro, le altre fanno un altro giro e poi tornano a casa.
Ore 3:00, finalmente a casa, mi gira la testa, il mio cane Raul viene verso di me e si fa accarezzare, mi fa male lo stomaco, mangio qualcosa. Mangio un biscotto al cioccolato e vado di corsa in camera, mi spoglio e mi metto a letto. La stanza mi gira intorno, rido ancora per la serata, penso alle ragazze, prendo il cellulare, è tutto sfocato e mente lo prendo mi arriva un messaggio : " Come mai sei sparita? Pensavo di piacerti... tu mi piaci, se qualche mio atteggiamento ti ha infastidito dimmelo". È Luca, quel ragazzo che ho baciato la settimana scorsa, il ragazzo che c'era anche stasera, sbuffo, penso. Rispondo o non rispondo? Okay, rispondo: " Ehm.. si.. senti, mi dispiace per averti baciato, pensavo fosse un gioco e che lo fosse anche per te. Mi dispiace ma non mi piaci, possiamo essere amici tranquillamente, buonanotte". Che palle, penso. Mi arriva un altro messaggio, stavolta è Carla, mi manda una foto di lei, Stella e Rosa che stanno tornando a casa e hanno in mano altri bicchieri, la foto è sfocata, loro sono ubriache. Rido, mi gira la testa, sembra che sto sprofondando nel letto, poso il cellulare, mi giro e dormo.

Tu credimi se ti dico che la notte la cerco..Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora