Non capisco perché l'uomo debba essere sempre così ancorato al passato, perché si porti gli strascichi di ciò che è stato, è come trascinare un macigno, senza apparente motivo razionale.
La gente era troppa, il cuore aveva deciso di battere troppo velocemente, tremavo e le gambe mi sembravano sempre più inconsistenti, mi inposi di mantenere la calma, di respirare e di andare a testa alta contro ciò che mi dava noia. È così che si fa, le cose si affrontano a testa alta e con eleganza.
Mi chiedo solo se in virtù di questo nobile pensiero non mi sia forzata a fare qualcosa che non mi sentivo di fare.
Mi forzo spesso ad andare avanti quando dovrei trovare il modo giusto per capire il mio dolore.
Ia mia ansia non derivava da nero che per me ormai non ha più importanza anzi volevo anche salutare e magari auguratgli buona fortuna ma so già che non sarebbe stato gradito, ma derivava dal mio non amore che in realtà non è mai stato così importante per definirlo un problema, a dire il vero non è mai stato nulla, né un problema né mi ha causato felicità.
"è solo stato il tuo tentativo di essere e sentirti normale", ametista non aveva torto.
Mi sono accontentata.
La mia era una curiosità scientifica verso la coppia che non è stata soddisfatta anche a causa mia.
Mi rendo conto di non essere una persona facile ma io parlavo francese e italiano e lui parlava inglese.
Mancava di estrazione e io vivo per pensieri e belle parole, mie e di altri. La bellezza è troppo poca per non godersene le gocce nella letteratura o nel cinema e farlo con la persona che si dovrebbe amare.
Credo che io amassi troppo le mie amiche anche solo per deviare un po' di di amore nei suoi confronti, ma oltre questo, gli volevo bene non so perché, gli volevo bene e basta, mi dispiaceva quando soffriva ed ero spensierata i sua compagnia, ma non lo amavo perché mi rendeva spensierata ma non felice.
