Diventò del colore del fuoco

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Alex si stufò di stare lì.

Si alzò e andò verso la cameretta.

Aveva il vizio di starsene a testa bassa, camminando, fissando il pavimento.

Cominciò a fare avanti e indietro per il corridoio, giocherellando tra le righette del parquet.
"Ops".

Mio fratello uscì dal bagno, i due si incrociarono.

Alex rimase immobile, con le mani sul petto di Raul.

Lo scemo sapeva che era troppo imbarazzata e ebbe la geniale idea di sorriderle.

Mai sorridere a una ragazza.

Ci mettete ancora più a disagio di quanto già pensiamo di essere.

Mio fratello aveva solo un asciugamano per coprirsi, le gocce di acqua colavano dai capelli fino a evaporare sulle spalle.

Devo ammettere che sarei stata in imbarazzo anch'io.

Alex diventò del colore del fuoco, abbassò la testa e scappò in cameretta.

Raul mi guardò ridendo.

La piccola spiava Raul dal piccolo spiraglio che aveva creato aprendo di pochissimo la porta.

Raul si girò verso la cameretta.

Alex chiuse di botto la porta, dalla serie che avrebbe voluto scomparire nel nulla.

Per la seconda volta.
"Che stupido,l hai quasi fatta svenire"

Gli diedi l'accappatoio tra le mani e ridendo per la situazione, scesi le scale.

Nella cameretta c'era il silenzio assoluto, Raul era rientrato in bagno, ma Alex non sarebbe uscita per nulla al mondo.

Ripensavo che forse è l unica volta in cui Alex ha raggiunto una temperatura più alta del solito.

Stranamente, tra le braccia di mio fratello.

Liz chiese di Alex.
"È scappata in cameretta, vai a farle compagnia"
"Perché è scappata?"
"Si è scontrata con tuo zio,forse si è sentita a disagio"

Scoppiò a ridere e correndo andò da Alex.

Ero un po' perplessa dalla sua reazione.

Forse Liz aveva scoperto qualcosa, dovevo solo trovare il modo di venirle a sapere.

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