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Primo incontro

Era mattina presto, essendo inverno il sole ancora non si vedeva. Timothée si alzò e guardò dalla finestra se ci fosse un briciolo di sole. L'unica cosa che vide erano delle nuvole grigie minacciose. Guardò l'orologio, la lancetta più corta puntava sul cinque e la più lunga era quasi arrivata all'uno. Leggermente frustrato continuò a guardare fuori, come se i suoi occhi stanchi si fossero soffermati, quando una luce si accese da una finestra. Il corvino sbatté le palpebre.

Rimasero chiuse per più di due secondi. Riaprendole, vide una figura snella camminare per quella stanza. A un tratto la vide prendere lo zaino. Non sapeva chi fosse, ma non era di certo la donna che era venuta ieri per le chiavi, Alina. Timothée non si ricordava di quel nome, aveva in mente quello di Amy. C'era qualcosa che suscitava il suo interesse per lei.

Quando disse di non voler incontrarlo e non volerlo disturbare, si sorpresa da quelle stesse parole. Sua nonna sapeva essere molto persuasiva, infatti se voleva qualcosa da lui la otteneva sempre, mentre quella ragazza, Amy, era chiara quanto esplicita e quanto gentile. Peccato che non era bella come la sua amata Lily. A Timothée piacevano le ragazze belle. Non si ricorda nessuna sua cotta che non fosse stata bionda.

E Lily, lei sí che era bella. Aveva degli occhi marroni chiaro e dei capelli lunghi e biondi. Era magra a buon punto e suscitava un certo fascino su di lui che non riusciva a togliersela dalla testa. Guardava la finestra della vicina pensando alla bellissima Lily, che ieri lo aveva chiamato -anche se, solo per i compiti-. La luce si spegne da quella stanza e il viso di Timothée assunse un'espressione interrogativa. Aspettò ancora po'.

Quegli incanti, dove lo sguardo rimane a guardare un certo punto, finché esso non si muove, capitava molte volte al corvino. Finita la magia stava quasi per andarsene quando vide dalla porta, la stessa ragazza della finestra uscire. Indossava un cappotto nero pesante tipico degli anni novanta. La sua testa era coperta da un capello di lana soffice. Il suo zaino era del medesimo colore. Timothée cercò di capre dove stesse andando e ragionandoci sopra era logico che stesse uscendo dal paesino, e che quindi, stesse andando in stazione. Peccato che stava andando dalla direzione sbagliata. Il corvino stette per un attimo fermo.

Quasi preoccupato. Il suo sguardo non si mosse dalla figura di Amy. Avrebbe voluto dirle che quella era la direzione sbagliata per la stazione, il problema era come. Si era appena alzato dal letto e adesso andava fuori, col freddo che faceva, per correre dietro una ragazza con cui non aveva mai parlato. Pazzia, pura pazzia. Amy si sarebbe spaventata, secondo lui, e lo avrebbe preso a bastanate come se fosse un maniaco. Timothée fece un leggero sospiro di dispiacere per lei, come se se ne fregasse, fece spallucce e andò in cucina ridendo della situazione che aveva appena immaginato, pensava fosse patetico. Guardò cosa ci fosse sopra il tavolo della cucina, c'era ancora la torta alle pesche.

Le riscaldò, e mentre le mangiava si domandò scusa da solo. Aveva preso in giro Amy, e mentre la sua fetta di torta si stava scaldando in padella, a fuoco basso, Timothée si era immaginato che faccia avrebbe fatto la ragazza e quale corsa avrebbe fatto non appena si fosse accorta che stava andando dalla direzione sbagliata. Mangiò la sua fetta in silenzio. Quando uscí di casa era abbastanza tardi e rischiava pure di arrivare in ritardo. Erano le 6.58, sarebbe stato rischioso uscire adesso, perché in città sicuramente ci sarebbe stato traffico, in prima ora sarebbe stato in classe con Lily, la sua ragazza dei sogni, non voleva di certo fare la figura dell'imbranato di fronte a lei.

Come temeva, arrivò a scuola correndo e con sette minuti di ritardo entrò nella classe di biologia. Tutti lo stavano guardando e la prima cosa che fece Timothée era stato cercare con gli occhi Lily, che distolse subito il suo sguardo da lui, come se si vergognasse di aver osato osservare la lurida figura, stanca e affaticata di Timothée.

"Senza nome"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora