quando avevo 5 anni all'asilo c'era un bambino che mi buttava sempre a terra, mi prendeva a calci e rubava le mie caramelle.
quando avevo 5 anni all'asilo c'era un bambino dagli occhi tristi e i capelli scuri che picchiava il bambino che mi buttava a terra e mi rubava le caramelle.
lui si chiama Sam e adesso andiamo nello stesso college.
siamo sempre stati inseparabili: vacanze insieme, gite insieme, varicella anche quella presa insieme. è il fratello che non ho mai avuto, ma in compenso ho una vera sorella. si chiama Valery ed è più piccola di me, bassina, bionda e dei grandi occhioni azzurri.. in poche parole quasi tutto il contrario di me che ho gli occhi marroni e i capelli scuri.
mi chiamo mitchie e sono un completo disastro. alle medie quando camminavo per i corridoi mi cadevano sempre i libri ma nessuno osava ridere di me perché c'era sempre Sam al mio fianco. purtroppo la situazione non è cambiata molto da quando sono qui al college.. sono sempre la solita imbranata.
«hey mitch, ancora persa nel tuo mondo?»
«ehm, cosa?»
sam, in jeans e maglietta neri, mi guarda con aria divertita.
«ti conviene sbrigarti, tra poco suona la campanella. ci vediamo in aula di letteratura»
nel frattempo risatine isteriche e qualche 'Oddio ma quello è Samuel' si aggirano per i corridoi.
io le odio quelle che fanno così. okay, Sam è bellissimo e tutto, ma non vi guarderà mai se fate le oche.
SAM'S POV.
eccola che entra. adoro guardarla mentre con aria imbarazza prende posto accanto al mio.
«non ho studiato nulla, prenderò certamente un bruttissimo voto. bruttissimo!»
«eddai Mitch, stai calma. dici così tutte le volte e poi...»
«buongiorno a tutti ragazzi»
ed ecco che entra il prof Smith di cui Mitch é quasi sicuramente e perdutamente innamorata. fottuto Smith.
«ho preparato per voi delle tracce. sceglietene una e fate un tema su uno dei due libri che vi avevo dato da leggere».
••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••
«bè, com'è andata allora?»
«mmmmmm»
ci avviamo verso l'uscita della scuola e mi fermo..
«hai bisogno di qualcosa» chiedo cortesemente alla ragazza bionda e mezza vestita che mi sta tenendo per il braccio
«si, che ne dici di vederci stasera a casa mia? sai, i miei genitori sono fuori e... mi andrebbe di vedere un film con te, se ti va».
"e adesso che faccio? se mitchie scopre che ci sono andato a letto per me è finita".
«mi spiace ma questo pomeriggio esco con Karina» che in effetti è vero. oggi esco con la ragazza timidina dal viso lentigginoso e i capelli rossi del corso si chimica.
Chelsey, almeno credo che si chiami così, se ne va tutto impettita e furiosa.