Capitolo 29

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Jennifer's Pov

Mi giro molte volte sul letto e non appena apro gli occhi incontro lo sguardo di un ragazzo ancora addormentato, disteso affianco a me.

Ha le palpebre ancora chiuse con le braccia incrociate sotto il mento. I capelli schicciati dalla parte del cuscino.

Ma cosa siamo noi due?

È successo tutto così in fretta. Ammetto di amarlo, ma ci ritroviamo giá a dormire sullo stesso letto. Ovviamente non abbiamo fatto niente di sporco ma siamo solo amici adesso. Non dovremmo, essere innamorati, penso.

E poi lui mi ha solo baciata. Era stato soltanto un piccolo e innocente bacio a stampo. Non mi ha detto un ti amo oppure un mi piaci tanto .

Niente di tutto questo. Quindi perchè illudermi?

L'idea che io non gli piaccia mi fa sprofondare. Forse mi trova solo attraente e vuole solo provarci come con qualsiasi altra ragazza.

Fino adesso non me lo ha dimostrato e spero che vada tutto bene.

Caccio via tutti questi ammassi di collegamenti strambi e tiro un leggero sospiro.

Richiudo gli occhi, cercando di trovare di nuovo sonno.

La luce della finestra entra troppo fitta. Ne riempie l'intera stanza e illumina tutte le pareti verde chiaro. È un verde così chiaro. Un verde pistacchio.

La fuori tutto sta procedendo normalmente. Vanno a scuola, alcuni vanno a fare colazione, continuano la loro solita routine e io sono qua.

Secondo giorno in questa casa.

In questi giorni sembra che sto dipendendo da questo ragazzo dai capelli castani accanto a me. La cosa mi fa imbestialire e mi fa sentire bene allo stesso tempo.

Bene perchè è lui e non so, a modo mio me ne sono innamorata.

Però odio il fatto di dipendere da qualcuno. Non mi è mai capitato.

Ho sempre fatto di testa mia, amo essere intrapendente. Tanto.

Mi rigiro verso la parte opposta dando le spalle a Cameron.

Magari dovrei alzarmi da qui.

Mi allungo verso il comodino afferrando il cellulare.

8:30

È tardi per andare a scuola, ma potrei passare a casa e fare una doccia.

Porto per prima la gamba destra fuori dal letto. Poi la seconda.

Facendo in modo di non far sentire la mia parte del letto vuota ed evitando ogni minimo rumore.

Ridacchio al fatto che qualcuno mi possa vedere in questo momento. Sembro una completa idiota.

Mi dirigo verso la porta a passi furtivi, afferrando le mille cose mie che si trovano sul pavimento.

Merda.

Ho ancora i pantaloncini di Hayes.

Me li sfilo velocemente e faccio cadere rumorosamente il telefono.

No no no.

Cameron si gira mezzo addormentato sul letto e crolla di nuovo sul cuscino, mantenendo gli occhi chiusi.

Grazie, grazie, grazie .

Afferro i miei jeans e mi porto la felpa alla testa.

Dovrei lasciargli qualche bigliettino?

Dark Paradise•Cameron DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora