Capitolo 5

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Eren

Passano i mesi.
Levi è praticamente guarito.
Sta iniziando ad andare in palestra e ora ha un fisico parecchio invidiabile.
Rispetto a quello che aveva prima...
E rispetto al mio...
Hanji gli ha consigliato di cercarsi un lavoro.
All'inizio lui era contrario, anche perché ci sono in mezzo io.
Ma infine ha ceduto.
Lui sta bene adesso. È ora che se ne vada da questo posto di merda.
E io...
E io sono peggiorato.
Più Levi migliorava, più io avevo bisogno di tagliarmi.
Non so il perché.
Forse perché non volevo vederlo andare via.
Come sta succedendo adesso.
Levi ha trovato un lavoro in un azienda in California.
Gli danno pure un appartamento gratis vicino all'ufficio.
Un affare.
Il suo aereo parte tra un'ora.
Lui è ancora in camera a fare la valigia.
Lo raggiungo trascinandomi in corridoio.
- Ehi.
Senza alzare lo sguardo dai vestiti, mi saluta:
- Ciao.
È una pila enorme, non credo che riuscirà a chiudere la valigia.
Infatti, deve sedersi sopra per riuscire a chiudere la zip.
È comica la scena, ma non rido.
Non ho voglia di essere felice oggi.
Per qualche motivo, mi sento arrabbiato.
Non so con chi, non so perché.
Con Levi?
No, con lui non potrei mai essere arrabbiato.
Con il mondo?
Con quello sono arrabbiato da quando sono nato.
Non è rabbia.
È meno potente.
Penso sia rassegnazione.
Mista a fastidio.
Mi dà fastidio la partenza di Levi ma sono rassegnato al fatto che debba partire.
Esatto...
- A te sta bene?
Ero così assorto nei miei pensieri che non ho notato Levi che si avvicina a me.
Alzo le spalle e abbasso lo sguardo.
Lui apre le braccia verso di me, avanzando.
Io indietreggio.
Le lascia cadere sui fianchi.
- Mi dispiace...
- Non scusarti. - lo interrompo a bassa voce - È una bellissima opportunità, è lecito che tu te ne vada...
Levi sospira.
- Sai, ho chiesto a Hanji se potevo portarti con me.
Lo guardo implorante e sorpreso.
Lui in risposta si fa cupo e si guarda le scarpe.
- L'ho pregata, ma per vari vincoli legali, non puoi venire...
Il mio sguardo torna al suo posto.
Sapevo che non dovevo farmi illusioni.
Mi prende alla sprovvista, fa un salto e mi abbraccia forte.
Non mi trattengo.
È inutile tentare di fermare le gocce salate e amare che escono dai miei occhi.
Gli bagno la spalla della felpa.
- Levi...
Riesco a sussurrare tra i singhiozzi.
- Eren. Promettimi una cosa, ok? - fa una pausa aspettandosi un cenno di assenso - Promettimi che guarirai presto e che appena lo farai, verrai da me. Anzi, verrò io a prenderti. Però devi essere forte, devi impegnarti, capito?
Gli stringo il tessuto della felpa tra i pugni.
- Ti prego... Levi... Tu devi aiutarmi...
- No - mi stronca - Tu sei forte, ce la farai anche da solo, ne sono certo. Io credo in te, Eren.
Mi bacia debolmente sul collo.
Perché tutti devono abbadonarmi?
Quelli a cui sono legato, mi abbandonano tutti...
Perché deve andare sempre così?!?!?
Sono così orribile che non riescono a restare con me...
Sono un peso per loro...
Non sono inutile, sono peggio!!!
Non sono lo 0, sono un numero negativo!!!
Allontano Levi di colpo, spingendolo indietro. Quasi cade sulla valigia.
Io indietreggio con la vista appannata per gli occhi lucidi.
Corro alla cieca aggrappandomi ai muri del corridoio e infine raggiungo il mio letto nella mia camera.
Mi ci butto sopra e non mi muovo.
Cazzo, cazzo, cazzo...
Sono un idiota!
Merda...
Sono un mostro...
È meglio che Levi se ne vada da me...
- Per favore, non fare così. Se no sarà ancora più dura per me andarmene.
La mano di Levi che mi accarezza la schiena, mi giro a guardarlo seduto sul lato del letto.
I suoi occhi sembrano umidi, ma potrebbe essere anche un riflesso degli occhiali.
Fa un debole sorriso e si abbassa per baciarmi sulle labbra.
Lo trattengo attaccato a me con le braccia.
Lui si lascia andare.
E anche io. Senza farmi pregare.
Vorrei tanto che non se ne andasse...
La California è lontana...
Sentiamo la voce di Hanji che urla dal piano di sotto:
- Levi, il taxi è arrivato!
Le labbra si separano e io lo lascio andare.
Prende la valigia nera e mi tende la mano.
- Mi accompagni, Eren?
La afferro e mi alzo dal letto.
Scendiamo le scale e usciamo sul pianerottolo, dove ci aspettano Hanji e Erwin.
Hanji sta piangendo.
Di gioia, però.
- Levi!!!
Gli si getta addosso urlando in preda ai singhiozzi.
Erwin nel frattempo prende la valigia e la porta al tassista che la mette nel portabagagli.
Levi si scolla Hanji dal collo e saluta Erwin con una stretta di mano.
È arrivato il momento.
Il fatidico momento.
Siamo l'uno di fronte all'altro.
Ci guardiamo.
Lui sorride.
Io no.
Mi abbraccia.
Realizzando, lo stringo anche io.
Poi lo facciamo.
Così, davanti a tutti, Hanji, Erwin e il tassista infastidito, ci baciamo.
Non piango, l'ho già fatto prima.
La situazione traballa tra l'essere malinconica e imbarazzante.
Anche se stiamo continuando a baciarci da un minuto pieno, nessuno osa fermarci.
È Levi che poco dopo si stacca.
Sorride.
Sorride, quello stronzo...
- Ci vediamo, Eren.
Abbasso lo sguardo.
Non piangere, non piangere, non piangere!!!
Eren, non devi piangere!!!
Levi, rattristato dalla mancanza di una risposta da parte mia, cammina mogio fino a salire sul taxi.
Chiude la portiera.
Il motore si accende.
Lui saluta dal finestrino.
Perché è così doloroso...?
Fisso l'auto bianca andare via, fino a che posso vederla.
Hanji mi riporta dentro casa.
Mi sento così vuoto...
E Levi se n'è andato solo da pochi secondi...






















Levi

Mi è sempre piaciuto viaggiare in aereo.
È così bello guardare il mondo dall'alto.
Vorrei tanto che ci fosse Eren accanto a me al posto di un turista messicano che russa come un facocero. E puzza pure...
Eren, ti prego, salvami...
E così, ammirando le città dal finestrino, che rivivo tutti i momenti più belli che ho passato in questi ultimi mesi...
Quando sono arrivato e Eren mi ha visto sotto la doccia...
Quando ho baciato Eren per la prima volta...
Quando ho salvato Eren dai bulli a scuola...
Quando Hanji ha quasi bruciato la casa per preparare una torta il giorno del mio compleanno...
Quando io ed Eren abbiamo dormito insieme la prima volta...
Quando Hanji ha tirato le sopracciglia a Erwin...
Quando ho iniziato ad andare in palestra...
Quando ho inviato il curriculum all'azienda...
Ed ora sono qui.
Su un fottutissimo aereo per la California.
Non sapendo cosa mi aspetta.
E soprattutto non sapendo se Eren ce la farà, senza di me...
In questi mesi è peggiorato tanto...
È da tanto che non mi fa vedere le sue braccia.
L'ultima volta che le ho viste, il mese scorso, erano tutte fasciate dal polso al gomito.
Spero con tutto il mio cuore che superi questo periodo...
Io lo amo...
Prometto che lo verrò a prendere, ad ogni costo.
Aspettami, Eren.



















Angolo autrice

Raga, sono tonnataaaaaa!!!
✌😂
Scusate l'attesa, broh...
Sono una persona orribile che non finisce mai quello che inizia...
😪😅
Vi prego di aiutarmi...
Va be...
Prima o poi finirò questa fanfic...
Eheheheheh
Sciauuuz!!!
Al prossimo capitoloooooooioioioioio!!!!!!

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