Capitolo 9

841 42 18
                                        

Levi

Giorno 350.
- Buongiorno, Eren...
Lo bacio da rituale sulla fronte.
Il bip dei macchinari mi sta dando alla testa.
Prima mi infastidiva, poi mi rilassava.
Adesso ha ricominciato a darmi fastidio, anche se significa che il cuore di Eren sta battendo.
Gli prendo come sempre la mano e la stringo.
Mi accomodo sulli sgabello.
Chiudo gli occhi e mi appoggio alla parete bianca.
Non vedo niente.
L'odore è quello di pulito, mi piace.
Il rumore è quello fin troppo regolare del battito di Eren.
Bip.
Bip.
Bip.
Bip.
Bip bip.
Bip bip.
Un momento...
La velocità è aumentata...
Apro gli occhi di colpo.
Mi alzo in piedi sempre tenendo la mano di Eren.
Il battito sta aumentando ancora, sempre di più.
Il dottore una volta mi ha detto che il livello medio del battito è intorno al 94.
Prima Eren era intorno all'80.
Ora si è stabilizzato al 90.
Cosa...?!
Vorrei allontanarmi per chiamare il dottore, ma la stretta di Eren non me lo consente.
UN MOMENTO.
LA STRETTA?!?!?
Fisso il corpo immobile di Eren nel suo letto, a meno di un metro da me.
Possibile che...?!
Effettivamente è un po' meno pallido di prima.
E la sua mano che stringe la mia...
È presto per gioire.
Devo averne una certezza.
Mi inginocchio accanto al bordo del letto e avvicino la faccia alla sua.
- Eren...?
Sussurro speranzoso.
La stretta della sua mano si fa un tantino più forte.
Mi venga un colpo.
- L...Le-vi...
Il suo sussurro è quasi impercettibile a causa anche dei rumori delle macchine mediche e della mascherina che ha in faccia.
Ma io l'ho sentito.
L'HO SENTITO, CAZZO!!!
Gli stringo non più la mano, ma tutto il suo braccio, stando però attento a non staccare nessun ago.
- Eren, sei sveglio, cazzo... - dico con la voce tremante dalla gioia.
Mi luccicano gli occhi.
Letteralmente.
Li ho bagnati.
Di lacrime di gioia, cazzo.
- B... Bello svegliarsi c-on te af-fianco...
Non ce la faccio a trattenermi.
SONO TROPPO FELICE, MINCHIA!!!
Mi alzo in piedi e mi chino su Eren per abbracciarlo.
- Eren... Ti amo... Sono stato un coglione, stronzo, bastardo, figlio di puttana e tutto il resto... Mi dispiace, non potrai mai perdonarmi!
Lascio cadere le lacrime che neanche riesco a vedere.
- N... No-n è co-lpa tua, L-evi... O... Ora, p-er favore, n-on parliamo del pa-ssato, okay? V... Voglio parlare d-el futuro, d'or-a in po-i. D-el futuro c-on te...
È così innocente e felice...
Sembra che l'Eren di un anno fa se ne sia andato per sempre...
E che sia tornato il bambino che suo padre scacciò in passato.
Alla fine ce l'ha fatta...
- Sì, Eren... Giuro che non ti lascerò mai più solo, non ti abbandonerò mai.




























Epilogo

Eren

Alla fine, io e Levi siamo diventati attori.
Ci siamo trasferiti a Los Angeles.
Al momento, stiamo recitando la quarta stagione della serie "Attack on titan".
È davvero fighissima.
Ora io ho 23 anni.
E Levi 26.
Viviamo insieme, ci siamo fatti degli amici...
Abbiamo finalmente una vita.
E del passato non parliamo mai.
Ormai siamo cresciuti.
L'unica cosa che mi rimane è una lunga cicatrice sul collo.
Ma quando mi guardo allo specchio, sul collo la prima cosa che noto non è quella, ma tutti i baci di Levi.
Lo amo, cazzo.
Peccato che nella serie tv lui abbia tipo quarant'anni...
Lo prendo sempre in giro per questo.

- Ehi, che stai facendo?
Mi piomba addosso da dietro e guarda lo schermo del mio pc.
- Sto scrivendo a Hanji. È da tantissimo che non la sentiamo, eh.
- Già... - fa lui baciandomi sulla guancia - Chissà se vive ancora in quella casa arcobaleno...
- Guarda che sono passati solo 7 anni da quando ce ne siamo andati... solo 7 anni...
- È quasi surreale. Sembra che che sia passata un'eternità...
Suona il citofono.
Levi si stacca e va a rispondere.
Intanto, spedisco la mail.
Torna.
- Sono Mikasa e Jean.
- Perfetto, tra poco dovrebbero arrivare anche Armin, Annie e Reiner.
Li abbiamo invitati per pranzo.
Sono così simpatici...
Chissà cone sarebbe andata se quella sera fossi andato un po' più a fondo con la lama delle forbici...
Sinceramente, non lo so e non ci tengo a saperlo.
La vita è così bella adesso... e non voglio rovinarmela ponendomi domande inutili.
Mi lego i capelli e spengo il computer.
Suona il campanello.
- Aspetta, Levi. Vado io....


























Fine










Okay, okay.
Potevo allungarla molto, lo so.
Ma non ne avevo voglia😅
Quindi accontentatevi di sta fine

La stessa storiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora